domenica 18 marzo 2018

sfalci e potature esclusi dal materiale da incenerire nelle centrali a biomasse, devono andare negli impianti di compostaggio



Stefano Vignaroli https://www.facebook.com/stefanovignarolim5s/photos/a.460555044061546.1073741842.398506616933056/1639670592816646/?type=3&theater
31 min


#SFASCIePOTATURE: alla fine il #Ministero Ambiente ha dato ragione al #M5S, in particolare a me, Alberto Zol e a Dario Tamburrano (aveva interrogato la Commissione #EU).
Nel “collegato agricoltura” si inserivano anche gli sfalci e le potature (riferito ai soli giardini e parchi cittadini) tra i materiali da escludere dalla definizione di rifiuto, consentendo di bruciarli come biomassa a fini energetici.
L'unico stato, l'#Italia, a prevedere ciò.
In apparenza un dettaglio che sarebbe stato invece un danno enorme per tutti i CENTRI DI #COMPOSTAGGIO (il Comune di #Roma sta iniziando implementazione).
Chi produce #compost di qualità già soffre la #concorrenzasleale di chi recupera energia (maledetti #incentivi a chi brucia, nessuno a chi recupera materia tranne il piccolo fondo che ho fatto istituire per plasmix e cdr), figuriamoci se avesse dovuto pagare gli sfalci delle città che sono ottimo strutturante (ricco di carbonio) da miscelare insieme agli scarti alimentari nel processo di biodegradabilità. Il compost di qualità, che un buon compostaggio aerobico sa garantire, è fondamentale per nutrire e fertilizzare i terreni nonchè un potente stoccaggio di #CO2.
Il Ministero riconoscendo l'azzardo mi ha risposto che provvederà a rivedere la norma nella prossima legge europea 2018.
Per colpa di qualche parlamentare #PD rischiavamo una procedura di infrazione EU.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto

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