16 marzo 2018
I lavori incentivati
La guida spiega in maniera dettagliata, anche con esempi, i principali interventi per i quali vengono concesse le detrazioni dall’Irpef.
Si tratta, in sostanza, dei lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia eseguiti su immobili residenziali, di qualsiasi categoria catastale, e loro pertinenze.
Quelli di manutenzione ordinaria (per esempio, la tinteggiatura, l’intonacatura, il rifacimento di pavimenti) spettano solo se effettuati sulle parti dell’edificio necessarie all’uso comune (scale, tetti, cortili) o sui locali destinati a servizi comuni (portineria, alloggio del portiere, lavanderia eccetera).
Tra gli interventi ammessi all’agevolazione rientrano quelli effettuati per:
- ricostruire o ripristinare l’immobile danneggiato da eventi calamitosi
- eliminare le barriere architettoniche e favorire la mobilità delle persone con disabilità gravi
- prevenire atti illeciti: apposizione di cancelli, grate alle finestre, porte blindate, saracinesche installazione di videocamere
- cablare gli edifici e contenere l’inquinamento acustico
- conseguire risparmi energetici
- adottare misure antisismiche
- bonificare gli edifici dall’amianto
- evitare gli infortuni domestici.
Per quanto riguarda le opere antisismiche, è il caso di ricordare che, oltre a importi più elevati, sono previsti tempi più lunghi e regole più specifiche per usufruirne. Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, la percentuale di detrazione può arrivare, infatti, fino all’85%.
Inoltre, per gli interventi condominiali è possibile per i beneficiari, in alternativa alla fruizione della detrazione, cedere il corrispondente credito. Al tema del “sisma bonus” l’Agenzia dedicherà una guida ad hoc nella quale saranno illustrate le modalità di cessione del credito.
Le altre agevolazioni fiscali
Il fisco incoraggia il recupero del patrimonio edilizio non soltanto con la detrazione Irpef per gli interventi effettuati. Il pacchetto delle agevolazioni è più ricco e comprende:
- l’Iva ridotta al 10% sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni
- la detrazione per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati e per la costruzione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune
- la detrazione per l’acquisto o l’assegnazione di case già ristrutturate
- la detrazione del 19% degli interessi pagati sui mutui stipulati per la ristrutturazione della casa.
Nella guida, quindi, non potevano mancare le indicazioni necessarie per usufruire anche di questi incentivi.
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