lunedì 12 febbraio 2018

Aziende del legno sostenibili arrivate a 1000 in Italia Certificate dal Programma PEFC, +8% nel 2017

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/green_economy/2018/02/12/aziende-del-legno-sostenibili-arrivate-a-1000-in-italia_e6fe352b-ecda-4913-9a1e-4cb141dd47d4.html
(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Il 2017 in Italia si è chiuso con un grande risultato per la certificazione forestale: sono ben 77 (+8% rispetto al 2016) le nuove aziende in Italia che hanno scelto di certificare la propria attenzione all'ambiente con lo standard PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes). Si è quindi superato il traguardo delle 1.000 aziende certificate PEFC in Italia, per un totale di 1.005.

Il Triveneto è l'area con più aziende virtuose in Italia, con Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia ai primi tre posti (rispettivamente con 236, 183 e 174 aziende certificate PEFC). Segue la Lombardia, con 121 aziende di trasformazione con la tracciabilità fino al bosco d'origine.

Le segherie, il commercio, edilizia e carpenteria, mobilio, editori e tipografie sono le categorie con maggiori aziende certificate (fanalino di coda, ma di grande rilevanza, i prodotti forestali non legnosi, come miele, funghi, sughero, oli essenziali).

Secondo i dati del PEFC Italia, sul territorio italiano sono 745.559,04 gli ettari gestiti in maniera sostenibile attestati dalla certificazione PEFC. In particolare, aumentano i pioppeti certificati che, con 340 nuovi ettari, hanno portato la superficie totale a 4.690,90 ettari.

A livello geografico, l'area a maggior certificazione è quella gestita dal Südtiroler Bauernbund - Unione Agricoltori di Bolzano (con 300.899,70 ettari, il 40,3% del totale PEFC italiano), seguita dall'area gestita dal Consorzio dei Comuni Trentini - AR Trentino (con 258.566,72 ettari, il 34,6%) e da quella gestita dall'UNCEM in Friuli Venezia Giulia (con 81.913 ettari, il 10,9%). Seguono poi le superfici forestali certificate della Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Basilicata, Umbria e Veneto. (ANSA).
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