martedì 21 novembre 2017

Cancer Alley, il corridoio del cancro lungo 100 miglia in Lousiana. La Exxon Mobil condannata a 300 milioni di...

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Cancer Alley, il corridoio del cancro lungo 100 miglia in Lousiana. La Exxon Mobil condannata a 300 milioni di...

Cancer Alley: la Exxon condannata a pagare 300 milioni di USD per inquinamento. Il giorno dopo scoppia un'altra sua raffineria.

Scoppia un incendio dalla raffineria della Exxon Mobil alle 2:30 del mattino.

Non e' una novita' in questa zona, con raffinerie e impianti petrolchimici che si snodano uno dopo l'altro.  Quando non scoppiano ci sono puzze e perdite. Tutti i giorni.

Siamo infatti a Cancer Alley -- la stradina del cancro lunga circa cento miglia lungo il fiume Mississippi fra Baton Rouge e New Orleans.  Come da copione, la Exxon manda comunicati tranquillizzanti -- e' tuttapposto e non ci sono danni. Li manda subito. Di routine.

Punto, fine. Nuovo inzio, nuova corsa. Ma come fanno a dire sempre cosi subito, e senza ombra di dubbio che e' tuttapposto? 

La cosa interessante e' che questa raffineria non e' lontano dalle altre otto della Exxon Mobil che e' stata sotto indagine dall'agenzia per la protezione dell'ambiente (EPA) e del dipartimento per la giustizia americano per inquinamento. 

Secondo le accuse, la Exxon e i suoi otto impianti avevano violato le leggi sull'inquinamento con emissioni fuori da ogni controllo, e che non avevano ne installato ne controllato le fiammate dai loro impianti causando danni alle persone e all'ambiente. La Exxon aveva accettato di installare impianti di monitoraggio e di controllare le sue emissioni in tutto il Texas e in tutta la Louisiana al costo di $300 milioni. Fra i due stati la Exxon opera almeno 26 impianti.

Oltre ai 300 milioni altri 2.5 milioni in pene civili.

E' tanto? E' poco?

Beh certo, per la Exxon, una delle ditte piu' ricche del pianeta, gli importu con tanti zeri alla fine da pagare non sono cosi un grande problema. La cosa importante pero' e' che almeno questi soldi verranno spesi per il monitoraggio e la salvaguardia dell'ambiente. 

E certo questa soluzione e' la soluzione "meno peggio". Perche' come sempre, il monitoraggio e le multe e i sensori non sono che contentini.

L'aria continuera' ad essere malsana perche' le emissioni continueranno ad esserci e non puo' essere altrimenti.

Il petrolio non porta mai aria fine, porta invece benzene, composti organici volatili, idrogeno solforato. E queste cose non fanno bene a nessuno.

Come sempre, la soluzione e' l'abbandono repentino dell'uso, la produzione e la distribuzione dell'energia fossile e' abbracciare il sole il vento con tutta l'energia e la volonta' che possiamo avere.



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