venerdì 11 agosto 2017

Uova contaminate con insetticida, ministri salute convocati a Bruxelles. Ue: “Anche Italia a rischio”

Allarme in 15 Stati dopo che il 2 agosto l'Olanda ha scoperto un lotto contenente Fipronil, vietato dalle leggi europee. La sostanza sarebbe stata distribuita da una società chimica belga. Arrestati due dirigenti dell'azienda olandese Chickfriend. Parigi ha ritirato i prodotti a rischio. Anche l'Italia avrebbe ricevuto uova dalle aziende in esame. Nei giorni scorsi il ministero della Salute ha assicurato che non risultano distribuzioni contaminate. Ma la Coldiretti chiede verifiche sugli alimenti elaborati con i prodotti inquinati La Commissione europea convocherà una riunione speciale a Bruxelles per discutere il caso delle uova contaminate da Fipronil. Da giorni è allarme per le milioni di uova commercializzate in Europa contenenti il pericoloso insetticida, che se mangiate in gran quantità possono provocare danni ai reni, al fegato e alla tiroide. La sostanza tossica, usata per prevenire i pidocchi nel pollame, è vietata dalle leggi europee per prodotti destinati al consumo umano. Molte uova sono state ritirate dagli scaffali dei supermercati in Belgio, Olanda e Germania e distrutte ma tante altre sarebbero già state consumate. Mentre le autorità belga e olandesi si scambiano accuse, lo scandalo si si è allargato anche in Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Svezia e Danimarca dove sono arrivati lotti delle uova sotto accusa. Tanto rendere necessario il vertice con i ministri degli Stati membri coinvolti e le agenzie di sicurezza alimentare per fare il punto su una situazione che appare ancora confusa. L’appuntamento è per fine settembre.
La convocazione arriva dopo che lo scorso 2 agosto l’Olanda ha lanciato un’allerta europea per aver scoperto partite di uova contaminate con l’insetticida vietato nel mercato alimentare. Le autorità olandesi hanno indicato come esportatore il Belgio dove sono state trovate uova infette. Da qui lo scambio di accuse. L’emergenza ha coinvolto 13 Stati europei. Tuttavia, gli esperti e le autorità sanitarie assicurano che, nonostante i livelli di tossicità riscontrati in alcune partite superino il limite consentito nella catena alimentare, questi non rappresentano un pericolo per la salute.
In Italia, il ministero della Salute attraverso la direzione generale per l’igiene e la Sicurezza degli alimenti nei giorni scorsi ha fatto sapere che “non risultano distribuzioni di uova contaminate con Fipronil, ma assessorati regionali e Nas proseguiranno nel monitoraggio e comunicheranno gli esiti delle verifiche e i risultati dei campionamenti su uova effettuati”.  Oggi, 11 agosto, un portavoce della Commissione europea ha specificato che l’Italia figura tra i 15 Paesi ad aver ricevuto uova dalle aziende coinvolte nello scandalo delle uova. Tuttavia, viene chiarito che questo non significa che abbia ricevuto uova contaminate. Coldiretti chiede maggiori controlli sulla provenienza dei derivati di uova usati in pasta, dolci e altre preparazioni.  Altre l’Italia, gli altri Stati coinvolti sono: Belgio, Svezia, Francia, Gran Bretagna, Austria, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia e Danimarca. Tra i paesi non Ue, figurano Svizzera e Hong Kong.
Mentre in Danimarca si viene a sapere che sono stata vendute venti tonnellate di uova infette, in Francia il 10 agosto il ministro dell’’Agricoltura Stéphane Travert ha detto che “un lotto di 48mila uova, il 0NL43651-01, può essere stato acquistato dai consumatori, perché messo in vendita da Leader Price tra il 19 e il 28 luglio”. Ma già una prima tranche “di 196mila uova di provenienza dal Belgio è stato messo sul mercato tra il 1° aprile e il 2 maggio”. Il ministro ha sottolineato che “queste uova sono state consumate senza impatto sulla salute“. Ma che “l’insieme dei prodotti contenenti uova contaminate verrà ritirato dal mercato nell’attesa dei risultati delle analisi”. In Gran Bretagna, invece, sono state distribuite quasi 700.000 uova contaminate prodotte in aziende olandesi. Lo ha affermato la Bbc citando l’agenzia per l’alimentazione britannica. In Germania, dove sono state importate circa 10 milioni di uova con l’insetticida, molti supermercati come Aldi hanno interrotto la vendita, in attesa che si chiarisca la situazione.
La contaminazione da Fipronil sarebbe stata originata da una partita di Dega-16, prodotto contro zecche e pulci delle galline,venduto dalla società olandese Chickfriend, che a sua volta si sarebbe rifornita da un distributore belga di prodotti chimici. Il proprietario della società belga è sospettato di aver aggiunto del Fipronil al Dega-16 per aumentarne l’efficacia disinfettante. Sia in Belgio sia in Olanda sono state avviate inchieste penali.
Nella giornata del 10 agosto, proprio nell’ambito delle indagini sullo scandalo delle uova tossiche, sono state arrestate due persone in Olanda. I dirigenti della compagnia ChickFriend sono accusati di aver messo a rischio la salute pubblica e di essere in possesso di sostanze proibite. I due manager, Martin van B. e Mathijs IJ, sono sospettati di aver usato il composto illegale per prevenire i pidocchi nel pollame. Pochi giorni fa avevano chiuso il sito web e la loro pagina di Facebook, e sembravano essere scomparsi nel nulla. Circa 180 produttori olandesi di uova sono stati clienti di ChickFriend e, oltre alla Germania, l’Olanda e il Belgio, le uova infette sono state distribuite anche in Svizzera, Svezia, Francia e Inghilterra. Nel mirino degli inquirenti, che hanno effettuato varie perquisizioni, c’è anche la società belga Poultry-Vision.
Il comandante Luigi Cortellessa alla guida dei Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari ha fatto sapere che “il consumatore italiano può stare tranquillo perché noi svolgiamo controlli costanti sulla sicurezza alimentare e siamo in grado di vigilare sulla corretta tracciabilità dei prodotti alimentari, in particolare delle uova” afferma Cortellessa segnalando che “fino ad oggi, dall’inizio di quest’anno, abbiamo sequestrato 2,5 milioni di uova con etichette false”.
Ma la Coldiretti sottolinea come l’Italia abbia importato nei primi quattro mesi del 2017 ben 578mila chili di uova in guscio di gallina dai Paesi Bassi. Non risultano invece importazioni dal Belgio. La Federazione ha posto l’accento sui “derivati delle uova usati a livello industriale e gli alimenti realizzati con le uova a rischio” e sulla necessità di  “togliere il segreto sulla destinazione finale dell’import di tutti i prodotti alimentari”. Sulla stessa linea anche la Codacons. “Le istituzioni hanno assicurato che non risultano distribuite in Italia le uova contaminate con fipronil, ma il ministero può affermare con altrettanta sicurezza che le uova all’insetticida non siano state utilizzate per prodotti lavorati venduti nel nostro paese?”, è la domanda il presidente dell’associazione Carlo Rienzi. di  | 11 agosto 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/11/uova-contaminate-con-insetticida-ministri-salute-convocati-bruxelles-ue-anche-italia-rischio/3788801/

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