mercoledì 17 maggio 2017

Cassinate, termocombustore: valori alle stelle per ferro, alluminio, nichel e piombo

Sui sei piezometri presenti nell’area dell’impianto di San Vittore del Lazio si evidenzia che si rilevano superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione per alcuni parametri determinati sulle acque sotterranee prelevare dai sei piezometri presenti nell’Impianto”. A scrivere queste poche righe è l’Arpalazio nel documento n° 63999 del 07/08/2015 a seguito del “Controllo straordinario” effettuato il 25 e 26 giugno dello stesso anno. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale nella sua nota discussa nell’ultima Conferenza dei Servizi relativa al rilascio del VIA (Valutazione Impatto ambientale) riporta anche delle eloquenti tabelle per rendere ancora più comprensibile il lavoro svolto. La situazione descritta evidenzia notevoli superamenti delle concentrazione rilevata rispetto ai valori limite riportati dal D. Lgs 152/06 (Tab.2, All.5, Parte IV) di alcuni elementi. Dati che letti da “profani” richiederebbero degli accurati chiarimenti da chi di dovere per tranquillizzare (o meno) sulle eventuali ricadute sulla salute pubblica. Ad esempio nel PV3 (“valle”) il valore di alluminio totale tocca quota 32000 microgrammi quando il limite di legge è 200. Nel PM3 (“monte”) il ferro totale raggiunge quota 30000 con il limite fissato sempre a 200. Parliamo per entrambi i casi di sforamenti di ben 150 volte il limite consentito. Questi sono i dati più eclatanti ma non per questo i più temibili, ammesso che ci siano delle ripercussioni sulla salute. Lo spettro dei parametri fuori norma non si limita “solo” al ferro e al mercurio (che in altri casi toccano quote di tutto rispetto come 29000, 16000, 6400, 4380 e altri sforamenti minori microgrammi/l) ma coinvolge anche il manganese totale che raggiunge il top nel PM3 “monte” con il valore 658 con il limite fissato a 50 microgrammi per litro, più di tredici volte il valore di legge. Il manganese disciolto si attesta su valori più bassi toccando al massimo quota 487 microgrammi per litro, il limite è identico a quello totale. Sforamenti anche per l’arsenico totale in due piezometri: PM3 (“monte”) a 11 con valore limite a 10 e PV1 (“valle”) che sale a 14. Non c’è da stare tranquilli nemmeno a vedere i dati riportati per il tallio e il nichel. Nella relazione dell’Arpalazio vengono riassunti i dati dei campionamenti effettuati negli anni scorsi evidenziando che alcuni parametri risultano “ricorrenti”, cioè registrano sforamenti anche nelle precedenti misure annuali, mentre altri risultano delle new entry e su questo non c’è da stare molto allegri. http://www.linchiestaquotidiano.it/news/2017/05/17/cassinate,-termocombustore-valori-alle-stelle-per-ferro,-al/16996

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