sabato 1 aprile 2017

Esposizione all’amianto, verso il riconoscimento di vittima del dovere a favore di Antonio Dal Cin e non solo

L’importante e attesa novità arriva dal Ministero dell’Interno che in una nota chiede alla Prefettura di Latina di integrare i rapporti dai quali si evince l’esposizione non occasionale (all’amianto durante l’attività lavorativa). Il Ministero dell’Interno non si accontenta e vuole conoscere tutti gli altri casi di esposizione all’amianto e di conseguente malattia e richiesta di vittima del dovere oltre che di causa di servizio. L’iniziativa di Antonio Dal Cin, residente a Sabaudia,  potrebbe diventare dirompente per la tutela del territorio e la difesa della salute dall’amianto e anche esemplare apripista per le cause di servizio durante l’attività lavorativa. Allora questo contesto riguarda la vittima del dovere. Il non solo, perché detto riconoscimento consentirebbe ad altri militari delle Fiamme Gialle affetti da patologie asbesto correlate e ai familiari di quelli deceduti di beneficiare di analoga concessione. Il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, a seguito delle nuove memorie presentate dall'Avv. Ezio Bonanni ai sensi dell'art. 10/bis della L. 241/90, apre un'Istruttoria e chiede al Ministero dell'Interno di richiedere all'Amministrazione Guardia di Finanza i Rapporti Informativi. Dunque il Ministero dell'Interno scrive alla Prefettura di Latina al fine di attivarsi in tal senso.
Ripercorriamo gli avvenimenti più salienti di questa fondamentale iniziativa:
Antonio Dal Cin, ex militare della Guardia di Finanza, è in attesa che il CVCS (Comitato di Verifica per le Cause di Servizio), organo consultivo che opera presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, emetta il previsto parere in ordine alla riconducibilità delle infermità dipendente da causa di servizio alle particolari condizioni ambientali od operative di missione, al fine del riconoscimento di "Vittima del Dovere".
Si fa dunque espresso riferimento alla domanda presentata nel 2013 dall'Appuntato Scelto della Guardia di Finanza (in congedo) Antonio Dal Cin, tesa ad ottenere i benefici previsti dalla normativa vigente in materia di soggetti equiparati alle "Vittime del Dovere (ai sensi della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e del D.P.R. 7 luglio 2006, n.243).
Dopo un primo parere negativo, l’Avv. Ezio Bonanni del foro di Roma, patrocinante in Cassazione e presso le Magistrature Superiori, che assiste il Dal Cin, in data 12 dicembre 2016, ha formulato osservazioni e produzioni documentali ai sensi dell’art. 10-bis della Legge 241/90, con contestuale richiesta di accoglimento di tutte le domande formulate e reitera dell’atto di costituzione in mora per ottenere il risarcimento di tutti i danni. Quanto sopra, in risposta alla notifica ricevuta dal legale e relativa alla ministeriale prot. n. 559/C/3/E/8/GdiF/392 del 11.11.2016.
Pertanto, il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, al fine di esprimersi in ordine alla riconducibilità dell'infermità di cui è affetto il militare alle particolari condizioni ambientali od operative del servizio svolto dal militare in argomento, ha deliberato, nell'adunanza n. 222 del 6 marzo 2017, di richiedere a questo Servizio Assistenza ed Attività Sociali, Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, a completamento della documentazione già in atti, di acquisire e trasmettere: 1. (....) 2. (....).
Ciò posto si prega codesta Prefettura di Latina, U. T. G. di voler richiedere all'Amministrazione di appartenenza dall'Appuntato Scelto della Guardia di Finanza in congedo Dal Cin Antonio di integrare il rapporto come richiesto dal Comitato di Verifica, trasmettendolo con cortese sollecitudine, a quest'Ufficio per l'ulteriore inoltro al predetto Comitato. Si resta in attesa di un cortese sollecito riscontro.
Una vicenda che ancora non si conclude, quella di Antonio Dal Cin, gravemente malato, che fatica ad ottenere il riconoscimento di diritti sacrosanti e legittimi, sebbene sussistano tutti i presupposti fattuali e giuridici affinché gli venga riconosciuta la qualità di “Vittima del Dovere”, come “equiparata alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata”, ai fini della corresponsione delle relative prestazioni previdenziali ed assistenziali, e come formulato nella domanda presentata nell'anno 2013 e tesa al riconoscimento di vittima del dovere ex. Art.1 commi 563 e 564 L.266/2005 per i soggetti equiparati ex. art. 20 L.183/2010 e contestuale domanda di risarcimento e dei benefici previsti dalla legge.
Bisogna quindi precisare che con nota nr. 40956/2016 del 09/02/2016 il Centro Informatico Amministrativo Nazionale della Guardia di Finanza di Roma – Ufficio Trattamento Economico Personale in Quiescenza, ha notificato al diretto interessato l'atto amministrativo avente per oggetto: “Pos. N. 105413. Notifica determinazione dirigenziale”, giunta con nota nr. 229953/2016 del 20/05/2016, dal Reparto Tecnico Amministrativo Lazio – Ufficio Amministrazione – Sezione Matricola F. C., con la quale l’infermità: “Asbestosi pleurica” è stata riconosciuta “DIPENDENTE DA FATTI DI SERVIZIO”, in quanto all’esame della documentazione sanitaria e degli atti allegati è dato ravvisare, nel caso di specie, il nesso di casualità utile tra l’infermità denunciata dal richiedente e riscontrata dalla Commissione Medica con l’attività di servizio prestata e che, comunque, gli elementi e le circostanze di fatto evidenziati si prospettano in rapporto di valida efficienza etiopatogenetica con l’insorgenza e l’evoluzione della predetta affezione. Quanto sopra dopo aver esaminato e valutato, senza tralasciarne alcuno, tutti gli elementi connessi con lo svolgimento del servizio da parte del dipendente e tutti i precedenti di servizio risultanti dagli atti; e quindi DELIBERA di esprimere il richiesto parere in senso indicato in parte motiva. Il tutto in Roma, nell’adunanza n. 354/2015 del 23/12/2015, del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, con atto notificato in data 28.05.2016.

A questo punto, non resta che attendere la conclusione dell’iter in corso, nella speranza che questa istruttoria possa concludersi presto e sia emesso un parere che tenga conto della sussistenza della Causa di Servizio e dei Rapporti Informativi come richiesti alla Guardia di Finanza, così che Antonio Dal Cin veda finalmente riconosciuti i suoi diritti, senza dover ricorrere nelle sedi di giustizia. 

1 commento:

giovanni ha detto...

Sono stato abituato durante il servizio in M.M. dal 1972 al 2011, 39 anni di cui 18 d'imbarco, a non essere certo della licenza finché non mettevo piede a casa e mi toglievo la divisa. In questo caso specifico vale la medesima regola. Sono anni che continuiamo a crede, sperare, immaginare ed ancora sperare, ma la fine non arriva più, fermo restando la fine di molti nostri colleghi che non possono più combattere per una giusta causa. Se bastasse dare una medaglia a chi ha navigato con l'amianto, oggi non saprei più dove attaccarle, ma parlando di cause in tribunale, di cure mediche, di sovvenzionamenti e rimborsi per cure mediche, allora tutto è fermo.