lunedì 20 marzo 2017

non ci sono soldi per la manutenzione delle scuole, l'adeguamento antincendio, per sistemare le strade e così la classe dirigente tenta di spostare l'attenzione sui progetti impossibili, è la volta della proposta dei voli low cost al Comani di Latina Scalo

(Foto del giornale Latina editoriale oggi del 20 marzo 2017)
questo lo scrivevo nel settembre 2012: 1) secondo me è cambiato poco dalle precedenti situazioni tecniche e
infrastrutturali in merito all'aeroporto. Le notizie di questo mese
confermano (come nel 2006/2007 quando se ne è iniziato a parlare) che
l'aeronautica militare non consente la convivenza con quella civile.
Le infrastrutture non sono idonee ad un eventuale scalo civile
(collegamento con la ferrovia, con le strade, mezzi pubblici). Quello
che è cambiato è lo stop o il ridimensionamento della metropolitana
leggera (che secondo qualcuno è semplicemente un tram) che comunque
non essendo ben collegata all'aeroporto non avrebbe dato un aiuto
significativo alla viabilità. La crisi economica che si è accentuata
(già in atto all'inizio della discussione) insieme alla chiusura per
fallimento di diverse compagnie low cost e alla conseguente
diminuzione del traffico aereo. Lo prova anche il taglio degli scali
(vedere per esempio
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/24/governo-taglia-aeroporti-parma-forli-e-rimini-a-rischio/333002/
e anche http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/31/molise-102mila-euro-per-laeroporto-spa-ma-laeroporto-non-esiste/338481/
oppure http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=43487). Senza contare
che secondo alcuni professionisti del settore non è Latina (dal punto
di vista tecnico) il sito indicato per un aeroporto ma il sud della
provincia. Anche il tramonto definitivo con il fallimento del progetto
dell'intermodale devono far riflettere.

2) in generale va ridotto il traffico su gomma e aumentato il traffico
pubblico, quindi anche quello aereo, ma sopratutto quello su rotaia
collegato a tutti gli altri trasporti pubblici (mare, aereo,
metropolitana, tram, autobus). Ovviamente il progetto dell'aeroporto
dovrebbe essere preceduto da:
a) procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale ai sensi della legge
8 Luglio 1986, n.349, sul Piano di Sviluppo aeroportuale,
b) comunicazione di quali sono i contenuti del SIA (Studio Impatto
Ambientale), soprattutto riguardo l’inquinamento acustico ed
atmosferico derivante dai progetti di sviluppo previsti,
c) esposizione della definizione del livello di rumore aeroportuale,
fondamentale per definire le zone di rispetto dell’intorno dello scalo
aereo,
d) elenco delle misure di prevenzione e protezione idonee a garantire
la sicurezza e la salute del personale dipendente operante nello scalo
aereo sono stati assunti dalle Autorità aeroportuali?

Cosa bisognerebbe sicuramente fare?
rendere efficienti le strutture esistenti (Ciampino e Fiumicino, ma
anche ferrovie, metropolitane) e la viabilità.
Di conseguenza il progetto dell'aeroporto dovrebbe essere inserito nel
contesto generale e non fare progetti che sanno di spot se non della
necessità di spostare l'attenzione dai veri problemi ai soliti sogni
attualmente non realizzabili.
Poi non è vero che le aziende se ne vanno perché non ci sono
infrastrutture, ma per il sistema generale di blocco di iniziative
vere, collegate al territorio a favore di progetti faraonici ma
scollegati al territorio.
Si dovrebbe quindi partire dall'analisi del territorio e non dalla
necessità della speculazione di qualcuno.

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