giovedì 19 gennaio 2017

terremoto Visso (Macerata)Marco Scolastici vive a 1000 metri di altezza: manca l’acqua L’allevatore laureato che fa il pecorino: “Siamo isolati, così gli animali muoiono”

La rabbia
“Dicevano: ‘Non
vi lasceremo soli’,
parlavano di
casette e tunnel...
Ma ora qui non
arriva nessuno”SANDRA AMURRI
inviata a Macerata
“Non faccio altro che ripensare a
quando ci dicevano: ‘Non vi lasceremo
soli’. Non mi arrendo, non lascio
che il mio sogno, divenuto realtà
grazie alla passione e al duro lavoro
mi venga distrutto”. Un dolore misto
a rabbia quello di Marco
Scolastici, allevatore di
28 anni che dopo la laurea
in Economia e commercio
a Roma, è tornato
a vivere a pochi chilometri
da Cupi, frazione di
Visso (Macerata), a 1000
metri di altezza, nel cuore
dei Sibillini per occuparsi
dell'azienda familiare,
ora presidio di
slow-food.
Marco produce un
pecorino biologico aromatizzato
di alta qualità. O, meglio, lo
produceva fino alla scossa di ottobre
che ha “reso inagibile il laboratorio,
le stalle e la casa”. Fino a quattro giorni
fa, quando è arrivata la neve, Marco
viveva in tenda e ogni
mattino accudiva i suoi
asini, le sue pecore, poi
la temperatura è scesa
fino a meno 16 ed è stato
costretto a rientrare
nella casa gravemente
lesionata, ma almeno
riscaldata. Solo da poche
ore, con l'aiuto dei
suoi due dipendenti, è
riuscito a creare un corridoio
nella neve, alta
quasi 4 metri, per poter
uscire di casa. “Sono isolato

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