domenica 29 gennaio 2017

Hotel Rigopiano e slavina L’errore Il nome del figlio di Alessio Feniello era stato dato tra i sopravvissuti Lacrime e rabbia ai funerali: il padre di Stefano vuole querelare il prefetto


Le cerimonie
Il parroco
di Castignano:
“Non si può
morire di turbina,
non mangiatevi
i nostri soldi” dall’inviato a Silvi Marina (Pe)
Il momento in cui prevale il
dolore per Alessio Feniello è
solo una parentesi, terminato
il funerale del figlio Stefano,
morto a 28 anni, ritorna a prevalere
la rabbia. Per il modo in
cui le istituzioni hanno gestito
l’emergenza e per come è stato
trattato dal prefetto di Pescara
Francesco Provolo. “Prima mi
ha illuso –non si dà pace Alessio
–leggendo il suo nome nella
lista di cinque persone vive”,
dopo ore di attesa straziante
insieme agli altri parenti
delle vittime all’ospedale di
Pescara nella notte di venerdì
20. Poi l’elenco diventa di
quattro persone, pochi minuti
dopo davanti alla stampa, per
ritornare ad essere di cinque
ma senza il nome di Stefano. E,
la mattina dopo, sabato 21, alla
richiesta di chiarimenti da
parte di Alessio lo sprezzante
atteggiamento del prefetto:
“Ho parlato ieri sera, quando
avrò altre cose da dire le dirò”.
Mentre arrivavano
le ambulanze
con i salvati,
tra cui Stefano
non c’era. Per
questo motivo
Alessio ha dato
mandato al legale
Camillo Graziano
di procedere
con una
querela contro il
prefetto. L’avvo -
cato Graziano
porterà alla Procura,
inoltre, il computer di
Stefano, contenente la mail di
rassicurazioni ricevuta
dal l’albergo Rigopiano nella
notte tra il 16 e 17: potete venire,
la Provincia
garantisce la pulizia
della strada
che porta qui da
Farindola.
P E SC A R A ieri ha
dato il suo ultimo
saluto anche a Roberto
Del Rosso, il
p r o p r i e t a r i o
dell’hotel Rigopiano,
in città è
stato proclamato
il lutto cittadino.

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