ai cittadini di Latina costerà 40 mila euro l'incarico professionale per capire cosa significa il comma 6 dell'art. 14 del D.Lgs. 175/2016, composto da 45 parole. Circa 888 € a parola... E' vero che l'italiano diventa sempre più difficile, lo capiscono in pochi. Bassa è la percentuale di quelli che lo conoscono e poi sanno interpretare leggi e burocrazia. Se un ente pubblico considerasse sacri i soldi che gestisce sarebbe, forse più attento e parsimonioso? Magari anzichè incaricare un consulente poteva scrivere al Ministero e chiedere una circolare esplicativa e attuativa. Ma forse i 40 mila euro non serviranno per spiegare queste 45 parole e invece saranno tutti impiegati per : occuparsi della redazione dello Statuto, dei patti parasociali e dei contratti di servizio. Forse anche redazione dello statuto, patti parasociali e contratti di servizio non sono incarichi alla portata di dirigenti e funzionari già assunti? o degli amministratori? società in house per 5 anni, dopo il fallimento di società a controllo pubblico titolare affidamenti diretti,le pubbliche amministrazioni controllanti non possono costituire nuove società
Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175
Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica
(G.U. 8 settembre 2016, n. 210)
Art. 14. Crisi d'impresa di società a partecipazione pubblica
comma 6. Nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società a controllo pubblico titolare di affidamenti diretti, le pubbliche amministrazioni controllanti non possono costituire nuove società, né acquisire o mantenere partecipazioni in società, qualora le stesse gestiscano i medesimi servizi di quella dichiarata fallita.http://studiogiorgiolibralato.blogspot.it/2017/01/societa-in-house-per-5-anni-dopo-il.html Necessaria una professionalità esterna per farsi strada nei meandri giuridici. In supporto all’attività di progettazione in mano ad Erica, ed in funzione di completamento dell’unità tecnica, il Comune intende inoltre avvalersi di una figura giuridica in grado di far luce tra i tornati dell’intrigato percorso volto a valutare la fattibilità dell’operazione in base alla normativa vigente, a quel decreto Madia bocciato dalla Corte Costituzionale che però resta ancora in vita per quanto riguarda l’universo partecipate. A fronte di tale necessità e del fatto che nella dotazione organica del Comune non sono disponibili professionalità, oltre quelle in corpo all’Avvocatura impegnate costantemente nella gravosa gestione dei contenziosi dell’ente, è stata varata lo scorso 6 dicembre una determina a contrarre che avvia la procedura ad evidenza pubblica per l’indizione di un appalto dei servizi legali, volto proprio ad assegnare tale incarico. Una figura che oltre a districarsi nelle ombre del testo sulle partecipate, dovrà occuparsi della redazione dello Statuto, dei patti parasociali e dei contratti di servizio. Sul piatto una somma complessiva di 40 mila euro. http://www.latina24ore.it/latina/131731/latina-rifiuti-inhouse-gestione/
Nessun commento:
Posta un commento