mercoledì 28 dicembre 2016

Quella diga uccide: costretti a fuggire ogni volta che piove Nuoro La paura di TorpèDecine di case evacuate per un acquazzone, con lo spettro dei morti del 2013. Il cantiere infinito ormai è un incubo

L’allerta
è sempre
massima,
ma siamo
in ansia
ogni volta
che piove
un po’
di più.
Questa
diga ormai
è una
incompiuta
IL SINDACO
CABRAS
La tragedia
La diga di Torpè
(Nu) dopo
il violento
nu bifragio
nel novembre
del 2013 Ansa
MADDALENA BRUNETTI
Cagliari
C’è una diga in Sardegna
che non trattiene
l’acqua. Incompiuto
e senza collaudo, l’invaso
di Maccheronis minaccia
le case di Torpè, cittadina a pochi
chilometri da Nuoro, dove
quattro giorni fa sono state evacuate
una trentina di abitazioni
per paura di un’alluvione. Non
c’è altra difesa: si deve scappare.
Quando la pioggia s’infittisce, la
diga si riempie in fretta e poi trabocca.
Milioni di metri cubi si riversano
a valle e corrono verso
le case. E l’acqua ha già ucciso: il
18 novembre del 2013 la Sardegna
ha contato 18 morti.
UNA DELLE VITTIME a bitava
all’ombra dello sbarramento.
Anche tre anni fa, la diga non aveva
trattenuto la piena e un fiume
di fango aveva allagato campagne
e paese, arrivando - in alcuni
casi - fino ai soffitti. Così ha
perso la vita la pensionata Maria
Frigiolini, rimasta intrappolata
in casa. L’acqua l’aveva sorpresa
a letto mentre i suoi familiari erano
riusciti miracolosamente a
rifugiarsi sul tetto. Loro, come
altri, erano stati poi tratti in salvo
a bordo di gommoni e barche di
fortuna. Per questo martedì
scorso una cinquantina di persone
sono state allontanate dalla
parte bassa di Torpè: case a rischio
inondazione.
L’allerta meteo era stato diramato
il giorno prima: il passaggio
di un ciclone sull’isola ha fatto
scattate il livello di criticità elevata
e lo sbarramento di Maccheronis

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