Le critiche si sa, soprattutto da chi ci stima,
servono. Ieri sono stato molto criticato per la mia intervista relativa alle
dichiarazioni di Roberto Lessio, assessore all’ambiente del comune di Latina,
sulle sue mancate risposte o sulle sue risposte senza assunzione di
responsabilità in merito all’impianto a biogas nell’invaso sequestrato S8 della
discarica di Borgo Montello gestita dalla società Indeco. Nel senso che,
secondo le critiche, avrei dovuto condannare questo atteggiamento “a sua
insaputa” di Lessio, come avrei fatto per qualsiasi assessore della destra, pd
compreso. Mi hanno detto vanno bene 30 anni di conoscenza, di condivisione di
iniziative in difesa dell’ambiente, dei diritti civili e sociali, dell’acqua
pubblica, ma, ancora una volta, da assessore Lessio ha toppato. Ci sono due
però:
1. 1. Gli
assessori vengono scelti dal sindaco che, speriamo, deve amministrare per 5
anni e francamente se Lessio, per alcuni del comitato di Borgo Montello è “memoria
storica”, per altri “un maestro un fatto di ambiente”, un “difensore dei
diritti civili e sociali che ha pagato personalmente tali difese”, è, da quello
che sappiamo, l’unico di LBC che conosce (almeno in parte) il mondo ambientale
come dimostrerebbe il suo curriculum e i suoi articoli e libri di denuncia,
sicuramente farina del suo sacco;
2. 2. Certamente
per l’amministrazione Coletta c’è l’imbarazzo sulle priorità, sono talmente
tante. Sicuramente Lessio ha bisogno di tempo per comprendere, all’interno
della macchina amministrativa, come e dove intervenire. Per chi è fuori da
certi meccanismi non è facile comprendere metodi e mezzi per intervenire. Sono
sicuro che all’interno dell’amministrazione (o di LBC) c’è qualche timore da
superare in merito all’autonomia decisionale e che Lessio può dare una svolta
decisionale a favore dell’ambiente
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