sabato 31 dicembre 2016

IL GOVERNO DEL DISFARE Fedeli smonta mezza legge Renzi Scuola, basta “deportati” Ma il super-preside resta



Il neo ministro dell’Istruzione dopo aver incontrato i sindacati, decide che non sarà più il temuto “algoritmo” a decidere dove spedire gli insegnanti Resta però la chiamata diretta da parte del dirigente 
IL VIDEOMESSAGGIO Oggi Mattarella: “Nuova legge o niente voto”
EUROCENSURA Dal Parlamento europeo a Pitruzzella (Antitrust) a Orlando Vogliono imbavagliare il Web Bruxelles ha approvato a novembre un documento “per contrastare la propaganda nei confronti dell’Ue da parte di terzi” Il nostro ministro della Giustizia auspica che Facebook controlli da solo tutto ciò che fa veicolare. Il numero uno dell’authorit y che dovrebbe occuparsi di concorrenza e mercato spiega al Financial Times la sua ricetta di “bonifica”
CARO GENTILONI, TIRARE A CAMPARE O TIRARE LE CUOIA? ANTONIO PADELLARO Giulio Andreotti diceva che è sempre meglio tirare a campare che tirare le cuoia. Paolo Gentiloni, se non fa attenzione, rischia di tirare le cuoia
Quanti miliardi avremmo r i sp a r m i ato se Renzi&Padoan, anziché raccontarci la fiaba di Jp Morgan, avessero nazionalizzato subito Mp s ? La risposta a pag. 6
CAMBIATE MUSICA, DIRE “POPULISMO” NON HA PIÙ SENSO » GUIDO RAMPOLDI Il 2016 ci consegna intatto un enigma politico che partiti e pubbliche opinioni s’illudono d’aver sciolto: come si spiegano le sorprese elettorali di cui è stato prodigo l’Occidente?
LA SIRIA DISTRUTTA Archeolo gi in guerra sulle rovine di Andrea Palladino
Fo, libro postumo sul “m a s c h i o” che si fece Regina
GUERRA TIEPIDA La risposta di Putin al ceffone di Obama “Niente espulsi”: lo Zar fa il lord (e aspetta Trump) In uno degli ultimi atti presidenziali, il leader democratico caccia 35 funzionari russi: “Sono spie” Il capo del Cremlino non controbatte e continua a elogiare il prossimo inquilino della Casa Bianca
“Niente nozze, ho scelto Berlinguer: è il mio Garibaldi”
Teramo, macché terremoto: parte il museo dei gatti
 S - C O N C E RTO Il maestro all’Auditorium fa piangere i bimbi “Babbo Natale non c’è”. Licenziato » LEONARDO COEN T anto tempo fa, alla vigilia di Natale, chiesi al giovane pizzaiolo sotto casa di indossare gli abiti di Babbo Natale, compresa una barba bianca lunga lunga, gli consegnai un sacco di juta, lo riempii di giocattoli e gli chiesi di salire a casa a mezzanotte e bussare forte forte. Mio figlio Stefano aveva 4 anni. Quando sentì i colpi alla porta, aspettò tutto agitato che noi l’aprissimo. Rimase a bocca aperta, gli scintillavano gli occhi, felice come mai l’av evo visto: “È Babbo Natale! Che bello! Grazie!”, l’a l l egria contagiò grandi e piccini. Fu una festa nella festa. Lo ricordiamo ogni Natale: e rimpiangiamo quei momenti di pura gioia
tratto da www.ilfattoquotidiano.it

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