lunedì 5 dicembre 2016

Coldiretti, in Italia -28% terre coltivate in 25 anni Colpa modello sviluppo sbagliato. Oggi Giornata mondiale suolo

(ANSA) - ROMA, 5 DIC - L'ultima generazione è responsabile della perdita in Italia di oltre un quarto della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell'abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della Giornata Mondiale del suolo che si celebra oggi. Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo si abbattono - sottolinea la Coldiretti - i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato - sostiene la Coldiretti - è che sono saliti a 7.145 i comuni italiani, ovvero l'88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. Di questi 1640 hanno nel loro territorio solo aree a derivata propensione a fenomeni franosi, 1.607 sono invece i comuni a pericolosità idraulica e 3.898 quelli in cui coesistono entrambi i fenomeni. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l'Italia - conclude la Coldiretti - deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell'attività agricola. (ANSA).
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