domenica 23 ottobre 2016

IL DELITTO DI MOGADISCIO Annullata a Perugia la condanna del somalo Hasci, libero dopo 16 anni Il falso testimone e tutte le manovre attorno all’omicidio dell’inviata Rai e dell’operatore Hrovatin Ilaria Alpi, ora è tutto da rifare

di Andrea Palladino, il fatto quotidiano
La mamma Luciana Anche la parte civile ha chiesto l’assoluzione: “Sono offesa, non sapremo mai la verità”
Dietro l’omicidio Il possibile movente legato ai traffici di armi su cui lavoravano i due giornalisti
IL 20 MARZO ‘94 l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi e l’o p e ra to re , M i ra n H rova t i n , furono uccisi in Somalia
LA CORTE D’A P P E L LO di Perugia ieri ha annullato la condanna per Hasci Omar Hassa, in carcere da 16 anni per un omicidio, si disse, a scopo di rapina
LE ALTRE P I ST E r i co n d u co n o il delitto alle inchieste su traffici d’armi e rifiuti dei due giornalisti
» ANDREA PALLADINO Riparte dazero l’inchiesta sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Con un punto fermo che la sentenza della Corte di appello di Perugia sulla revisione della condanna di Hashi Omar Hassan –il somalo condannato nel 2002 a 26 anni di carcere con l’accusa di essere stato un membro del gruppo di fuoco che uccise i giornalisti Rai il20 marzo 1994 –ha messo nero su bianco ieri: “Assolto per non aver commesso il fatto” è il giudizio dei magistrati perugini, chiamati a rileggere l’indagine 22 anni dopo l’agguato di Mogadiscio. L’inchiesta della Procura di Roma, che si basava quasi esclusivamente su un testimone definito “in esi ste nte ” dal sostituto procuratore generale di Perugia Dario Razzi nellarequisitoria finale, finisce nel baule dei brutti ricordi: “Comunque lasiguardi, che abbia detto il vero prima o dopo –ha spiegato il pg Razzi –il teste Gelle non esiste. È inaffidabile. Ed è comunque più credibile quando ritratta”.

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