domenica 30 ottobre 2016

Continua la “guerra” dei rifiuti tra aziende e tecnici pagate da aziende concorrenti in conflitto di interesse?

La società Ecoambiente, secondo l’articolo di ieri sul quotidiano “Latina editoriale Oggi”, avrebbe richiesto l’annullamento dell’AIA di Rida Ambiente per il Tmb di Aprilia. Tutti sappiamo che il Tmb di Aprilia ha una capacità praticamente doppia di trattamento dei rifiuti rispetto a quella prodotta dalla provincia di Latina, anche in assenza di una valida ed efficiente raccolta differenziata  che dovrebbe ridurre ulteriormente il fabbisogno. Questo fatto, insieme alla scadenza delle autorizzazioni del Tmb di Ecoambiente, sulla cui validità i cittadini oltre a nutrire dubbi hanno presentato ricorso, spiega il motivo del ricorso, per interesse diretto verso una concorrente della società Ecoambiente. Come se Rida Ambiente che ha presentato, per il tramite della Paguro o comunque con partecipazioni societarie nella Paguro, facesse ricorso contro le AIA di Indeco o di Ecoambiente, per favorire la realizzazione della propria discarica. L’invaso della società Indeco S8 è sequestrato dall’8 gennaio per l’esaurimento dei volumi che secondo la regione Lazio era noto da agosto 2015. Di conseguenza l’AIA Indeco è scaduta e la stessa società avrebbe dovuto effettuare (almeno dal mese di agosto) la gestione post mortem che avrebbe dovuto imporre la regione. Regione, di solito ritardataria o comunque poco reattiva, che il pomeriggio dell’8 gennaio diffondeva un comunicato a favore dell’Indeco di critica della Procura… Anche l’AIA di Ecoambiente, per esaurimento dei volumi, è scaduta e ugualmente e la stessa società avrebbe dovuto effettuare  la gestione post mortem che avrebbe dovuto imporre la regione. Invece anche qui la regione è reattiva per difendere le società di Borgo Montello ma non certo per imporre l’attuazione della normativa per la quale è già sotto procedura di infrazione. Sorvoliamo sulla procedura di chiusura delle conferenze AIA su alcuni rinnovi, tutti impugnati dai cittadini per presunte irregolarità o addirittura per mancanza di disponibilità dell’immobile in procedenza sequestrato dalla Procura di Roma. Un po’ come nelle storielle di chi accusa l’altro… In questa storia, anzi con altre storie di impianti di compostaggio esistenti o bloccati, con collegamenti a soggetti variamente chiaccherati si inserisce spesso anche il comune di Aprilia. Non risponde alle lettere dei cittadini, per esempio, sui problemi Kyklos e guarda caso, come i cittadini temevano, arriva un terribile incidente. Lo stesso comune poco incisivo in merito alla turbogas e anche qui un incidente previsto dai cittadini… Per contrastare il progetto della discarica della Paguro il comune di Aprilia nomina un consulente di una ditta operante nel comune di Aprilia e nello stesso settore dei rifiuti. Tutto legittimo? Sicuramente.  Però diventa difficile per i cittadini pensare che comuni o regione in modo disinteressati sulla questione rifiuti. Questione che per molti esponenti (o ex) della regione significa processi… 

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