martedì 31 maggio 2016

NUOVA INCHIESTA IN CAMPANIA Via le prime ecoballe Ma spuntano rifiuti speciali sul Vesuvio

GIORNATA DOUBLE FACE sul versante
rifiuti in Campania. Mentre a
Giugliano prende il via l’operazione di rimozione
dei 5 milioni di ecoballe stipate dai
tempi dell’emergenza (“siamo pronti a cancellare
la vergogna della Terra dei Fuochi”,
proclama il governatore De Luca), nei pressi
del Vesuvio il Noe e la Procura di Napoli
scoperchiano l’ennesimo pentolone nascosto
di monnezza e veleni, 200.000 metri
cubi di rifiuti speciali nascosti in cava Fiengo.
In un’area di 15 ettari i militari hanno trovato
carcasse di automobili, bidoni di materiale
bituminoso, vestiti bruciati, pneumatici.
Il procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso
ha guidato personalmente il sopralluogo
ed ha assistito ai carotaggi propedeutici
alle analisi dell’Arpac, che avrebbero evidenziato
la presenza di rifiuti stratificati
già nei primi metri di scavo. “Servono interventi
urgenti di bonifica” sostiene il magistrato
a capo del pool Ambiente. Intanto le
prime ecoballe rimosse a Giugliano dovrebbero
presto raggiungere la Spagna e la
Romania, dove verranno smaltite coi loro
impianti.
VIN. IUR

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