venerdì 27 maggio 2016

Dopo Koh Tachai, Thailandia chiude 10 siti immersioni A causa dell'aggravarsi del fenomeno di sbiancamento dei coralli

(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Dopo aver chiuso ai turisti l'isola di Koh Tachai per i danni ambientali provocati dal turismo di massa, la Thailandia vieta l'accesso anche in almeno 10 siti per le immersioni a causa dell'aggravarsi dello sbiancamento dei coralli. I siti si trovano in prossimità delle spiagge che vanno dalla provincia di Rayong, a est, verso Satun a Sud.

Secondo quanto riportato dal sito della Cnn il fenomeno di sbiancamento - che accade quando per le acque troppo calde i coralli espellono la loro alga vitale, che dà loro colore, andando incontro anche alla morte - è il peggiore degli ultimi sei anni e interessa già tra il 40 e l'80% delle barriere della costa orientale nel Golfo di Thailandia e in quella occidentale, nel mare delle Andamane. Le aree più colpite sono quelle di Koh Ma Prao e Koh Chumpon, sbiancate per l'80%, ha spiegato Nattapol Rattanaphan, direttore della divisione dei Parchi nazionali marini, all'emittente americana. La decisione dovrebbe permettere agli ecosistemi corallini di recuperare naturalmente.

La notizia arriva dopo qualche giorno dalla "chiusura" di una popolare isola turistica, Koh Tachai, nel parco nazionale delle Isole Similan, dal prossimo 15 ottobre e per un periodo indefinito, per evitarne il degrado ambientale. Un paradiso naturale che per le sue peculiarità era diventato una meta molto popolare, forse troppo, tanto che il sovraffollamento, secondo le autorità thailandesi, ne ha causato "il degrado delle risorse naturali e dell'ambiente". La chiusura dell'isola permetterà il recupero ambientale "prima che il danno diventi irreparabile".(ANSA).
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