domenica 28 febbraio 2016

La spartizione dei porti s’è fermata a Genova Il patto La Liguria doveva andare a Fi. Il governo s’era opposto, ma c’è l’inciucio su Biasotti. Così Ncd guadagna un deputato

L’uomo di Toti Il coordinatore forzista (indagato) lascerebbe spazio a Minasso, ex Msi, poi Fi e ora vicino agli alfaniani
 » FERRUCCIO SANSA T redici a te e due a me. Come con le figurine. Ma in ballo ci sono le poltrone di presidente delle Autorità Portuali italiane. Il patto più o meno tacito diceva: 13 al centrosinistra e due al centrodestra. Cioè Genova, la figurina più ghiotta, e Venezia. POI, COLPO di scena: il Governo propone di mettere un tecnico nello scalo più importante d’Italia. E Giovanni Toti, governatore forzista della Liguria, gli risponde picche: ho vinto io e i presidenti dei porti ce li prendiamo noi. Due giorni fa l’incontro a Roma con il ministro Graziano Delrio, e Toti lo dice chiaramente: “Serve un accordo politico di sistema per garantire un equilibrio al governo delle autorità portuali”. Quale? “Le autorità di Genova-Savona e La Spezia-Carrara devono essere coerenti con l’amministrazione che ha vinto le elezioni. Non possono es

Nessun commento: