mercoledì 30 dicembre 2015

sindaci della provincia, prevenzione dall'inquinamento, facciamo il censimento delle centrali a biogas e biomasse?

il sindaco Galimberti del comune di Cremona(leggere http://www.welfarenetwork.it/smog-galimberti-a-milano-in-regione-lombardia-per-definire-misure-strutturali-20151227/) , con 71 mila abitanti, individua una serie di attività di sensibilizzazione e controllo per prevenire i danni dello smog e dell'inquinamento che provocano, in Italia  si muore di smog molto più che in ogni altro paese dell'Unione europea. Il costo sociale è altissimo. Le 84.400 vittime stimate dall'Agenzia europea dell'ambiente gravano sul bilancio italiano per 226 miliardi di euro l'anno: il 14,6 per cento del Pil.
Le misure adottate dal comune di Cremona sono:

aumento della percentuale di controllo sugli impianti termici nelle abitazioni
controllo e censimento degli impianti a biomasse
- limitazioni del traffico concordate
- campagne di sensibilizzazione per corretti comportamenti individuali sui seguenti temi:
a) abbassamento del riscaldamento nelle abitazioni
b) risparmio energetico
c) utilizzo dei mezzi pubblici, soprattutto nei percorsi casa-scuola
d) utilizzo della bicicletta
e) accordo con le autoscuole per insegnare un corretto uso dell'auto ed un sistema di guida che minimizza le emissioni
f) non utilizzo di camini, barbecue, combustione non controllata".
Tutte indicazioni e scelte che dovrebbero e potrebbero essere replicate nei vari comuni della provincia di Latina e dai Sindaci che sono i primi responsabili della salute pubblica nel proprio territorio comunale.
Tra l'altro l'uso della bicicletta, rispetta a Cremona, nella nostra provincia è sicuramente favorito dal clima migliore e dai percorsi interamente pianeggianti in tutta la pianura pontina.
Le numerose centrali a biomasse e biogas in provincia di Latina (3 anni fa l'allora assessore provinciale all'ambiente affermava pubblicamente: siamo preoccupati per l'informazione libera sui danni delle centrali perché ne dobbiamo fare parecchie), emettono, secondo l'Arpa, numerosi inquinanti anche cancerogeni e sicuramente polveri sottili, ossido di azoto, COT (carbonio organico totale),  in questi giorni tristemente salita alla ribalta della cronaca.
Purtroppo nulla che non fosse noto e previsto, lo denunciamo da anni, ma l'organizzazione provinciale attuata da anni sta disseminando di impianti inquinanti che nuociono gravemente alla salute.
Se la regione Lazio e il Cotral (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/12/il-cotral-e-la-regione-lazio-contro.html) agiscono in modo contrario al trasporto e alla salute pubblica e la regione Lazio approva o non ostacola impianti con emissioni inquinanti non si può dire che i sindaci pontini si siano distinti per la tutela della salute pubblica, tranne qualche eccezione.
E' stato fatto il censimento di questi impianti? quali risultati ha dato?

Impianto a biogas di Borgo Bainsizza: l'Arpa faccia subito chiarezza (vedere http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/impianto-biogas-di-borgo-bainsizza-larpa-faccia-subito-chiarezza)

Impianto a biogas di Borgo Bainsizza: l'Arpa faccia subito chiarezza (vedere http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/impianto-biogas-di-borgo-bainsizza-larpa-faccia-subito-chiarezza)
In merito all'articolo pubblicato sabato 28 giugno sul sito del fattoquotidiano.it, Legambiente precisa di essere venuta a conoscenza della notizia dello sforamento dei limiti di legge da parte dell'impianto di biogas, dal giornalista del medesimo quotidiano on line.
Saremo i primi a chiedere conto dei problemi rinvenuti e a seguire la vicenda presso l'Arpa e eventualmente a ricorrere alla procura della Repubblica. Ribadiamo che legambiente non ha nulla a che fare con la gestione dell'impianto, nè direttamente nè indirettamente. Come riportato dall'articolo, siamo soci di Azzeroco2 che a sua volta è socia, per il 10%, della società Esco Lazio che gestisce l'impianto che fino ad oggi è sempre risultato progettato e gestito in modo esemplare. Chiarire la situazione dell'impianto in questione, come di ogni impianto a biogas, e garantire una gestione nel pieno rispetto della legge è per noi fondamentale. Rimaniamo infatti convinti che gli impianti a biogas ben progettati e gestiti siano una opportunità per i territori e per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti”.

nota stampa , sabato 28 giugno 2014
Temi:
Pubblicato il29 giugno 2014

Biogas, clostridi, Parmigiano-Reggiano. Autogol biogassista

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