venerdì 28 agosto 2015

Rifiuti: Cerroni-Fortini a stracci in faccia. Il Supremo: "Ora che gestisce lei la vergogna"

Botta e risposta tra il re di Malagrotta e il presidente dell'Ama. All'invito alla rassegnazione di Fortini Cerroni replica: "Ora che il servizio è pubblico i rifiuti sono il disonore e la vergogna di Roma". LA LETTERA


rifiuti roma800
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Mentre Roma è sommersa dai rifiuti e l'Ama arriva a fine agosto in evidente difficoltà, il presidente Fortini è sempre più impegnato nella battaglia mediatica contro l'ex re dei rifiuti, Manlio Cerroni. La nuova tenzone nasce da un'intervista al quotidiano La Repubblica nella quale il presidente dell'Ama affonda contro "il supreno": "Cerroni deve capire che i rifiuti di ROma non sono del Colari ma dell'Ama". E così è arrivata la replica attraverso il web manliocerroni.it dove il proprietario di Malagrotta affida le sue esternazioni mentre è in corso il processo.  Così il quasi novantenne Cerroni scrive al presidente Fortini, rispondendo con ironia: "Agosto o non agosto le interviste sono il suo forte e non perde occasione per apparire.... Mi ha colpito l'ultimo attacco personale.. veramente troppo e assolutamente fuori luogo. Lo sanno tutti (anche lei) che quanso i rifiuti di Roma erano da me coordinati e rappresentati, Roma nel 1973 è stata la sola metropoli al mondo che per lo smaltimento dei rifiuti invece che pagare ha incassato circa 800 milioni. Ora che il servizio è pubblico e Lei lo gestisce i rifiuti della Città Eterna reappresentano urbi et orbi il disdoro, il disonore e la vergogna di Roma a prescindere dai costi (molto più elevati) che ricadono sulla collettività".
La conclusione è un gancio al mento: "Se le vuole continuare a polemizzare con me anziché collaborare ... io non mi tiro indietro: dove, come e quando vuole sono pronto ad un dibattito pubblico. E' sempre lora di parlare il linguaggio della verità".

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