sabato 27 dicembre 2014

discarica di Borgo Montello: L’impero crollato in venti giorni Tutte le ombre nei rapporti tra soci era il 30 gennaio 2014



L’area sequestrata dal Gico nell’ambito dell’inchiesta sull’imprenditore Il padrone di Montello Il terreno di Ecoambiente

risulta essere di una società di Giovanni De Pierro SEGRETI ACQUISTATA NEGLI ANNI 90 E CEDUTA A ECOMONT IL CONTRATTO NON È STATO MAI TRASCRITTO, LE CONSEGUENZE http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/01/larea-sequestrata-dal-gico-nellambito.html

Le accuse a Bruno Landi Dove tutto è cominciato Ecoambiente tra processi, arresti e sequestri nella discarica di Borgo Montello http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/01/le-accuse-bruno-landi-dove-tutto-e.html

discarica di Borgo Montello: L’impero crollato in venti giorni Tutte le ombre nei rapporti tra soci

DETTAGLI LE ULTIME INDAGINI RUOTANO ATTORNO ALLA TITOLARITÀ DEGLI INVASI In meno di tre settimane l’impero economico, commerciale, politico e tecnico della discarica di Borgo Montello è crollato portandosi dietro il velo spesso, a tratti impenetrabile, che ha accompagnato gli ultimi sedici anni di vita di questa discarica. A inizio gennaio si chiude con sette arresti l’inchiesta della Procura di Roma sull’impero di Manlio Cerroni, definito socio di fatto di EcoAbiente, il cui rappresentante legale è Bruno Landi, un altro degli arrestati che in quel momento era anche ad di Latina Ambiente, spa partecipata al 51% dal Comune. Dieci giorni più tardi viene arrestato Francesco Colucci, presidente e ad di Unendo, il socio unico di minoranza di Latina Ambiente e controllore di Daneco, la società che si è aggiudicato l’appalto da 35 milioni di euro indetto da EcoAmbiente per costruire un impianto di trattamento dei rifiuti a Borgo Montello, nell’area adiacente la discarica che sorge, appunto sul terreno considerato di proprietà della Capitolina srl, società riferibile a Giovanni De Pierro, arrestato ieri. Tutti i privati che a vario titolo giravano attorno a Ecoambiente sono finiti in carcere. Il Comune non risulta coinvolto in alcuna di queste indagini ma adesso si fa strada il dubbio sull’estrema leggerezza con cui ha valutato i suoi soci, le imprese con cui ha avuto a che fare e quelle con cui ha pianificato i futuro di Montello. Giovanni De Pierro aveva avuto grossi guai con la giustizia anche prima di ieri e il suo nome come titolare del terreno era già emerso a giugno scorso senza che questo sia diventato neppure oggetto di una interrogazione. La stessa curiosa indifferenza ha caratterizzato il comportamento della Regione Lazio che si è presentata alle riunioni della conferenza di servizi sulla bonifica dell’area su cui insistono l’invaso di Ecoambiente e i vecchi siti senza mai sollevare eccezioni sulla questione «Capitolina srl». Dagli ultimi sviluppi delle indagini emerge altresì che alcuni dei maggiori e più discussi gruppi del settore si sono passati tra di loro competenze, terreni, servizi, appalti, scambi di ogni genere e sempre su Montello. E ognuno che è subentrato nella gestione degli invasi o sui terreni non si è chiesto quale fosse il vero passato della discarica, cosa ci può ancora essere dentro gli invasi e se le bonifiche hanno dato i loro frutti. Scoprire che i nomi coinvolti sono sempre gli stessi è l’ulteriore beffa di questa montagna di rifiuti che occupa più di cinquanta ettari e molto spazio per dubitare sulla sua storia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Editoriale Oggi 30 gennaio 2014 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/01/discarica-di-borgo-montello-limpero.html http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/01/discarica-di-borgo-montello-limpero.html

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