giovedì 25 dicembre 2014

Biocarburanti poco bio: giro di vite UE

Il Consiglio dei ministri dell’energia dell’Unione europea ha raggiunto un accordo sulla proposta di direttiva dellaCommissione europea che mira a limitare le emissioni di CO2 generate dal cambiamento di utilizzo del suolo, come ad esempio la distruzione di foreste, per far posto alle piantagioni di biocarburanti convenzionali.
Le nuove regole sul cosiddetto  “Indirect land-use change” (Iluc), approvate in prima lettura dai 28 governi al termine del semestre di Presidenza italiana, modificano la direttiva sulla qualita' del combustibile e quella sulle energie rinnovabili. In particolare, quest'ultima stabilisce che entro il 2020 una quota minima del 10 percento dell'energia complessivamente consumata nel settore dei trasporti deve essere rappresentata da biocarburanti. Questi permettono una riduzione di gas a effetto serra rispetto ai tradizionali combustibili fossili, come petrolio e gas.
Quando avevano adottato la normativa sulle rinnovabili, il Parlamento europeo e il Consiglio avevano tuttavia chiesto alla Commissione di analizzare e quantificare gli effetti negativi sul risparmio di gas serra derivanti dalla conversione dei terreni e, se necessario, e presentare una proposta di revisione legislativa. Da qui le nuove regole proposte dall’esecutivo di Bruxelles.
Il Consiglio sottolinea che l’obiettivo della proposta di direttiva e' quello di avviare una transizione verso i biocarburanti che offrono sostanziali riduzioni dei gas serra, proteggendo al contempo gli investimenti già effettuati. A tal fine viene imposto ai fornitori di biocarburanti l’obbligo di segnalare preventivamente le emissioni dovute a cambiamenti indiretti dei suoli
La proposta di direttiva limita a una soglia massima del 7 percento la porzione di biocarburanti di prima generazione, ossia quelli prodotti mediante coltivazioni agricole, sul totale dell'energia consumata dal settore dei trasporti . Le nuove misure incoraggiano poi il passaggio verso la seconda e terza generazione di biocarburanti, ossia quelli prodotti con materiale vegetale riciclato, che hanno in minore impatto ambientale. Vengono infatti introdotti incentivi e l’obbligo per gli Stati membri di impostare obiettivi nazionali che assicurino che i biocarburanti avanzati rappresentino almeno il 0.5 percento della quota del 10 percento da riservare alle energie rinnovabili nel complessivo consumo energetico dei trasporti.
 http://lambienteditutti.blogautore.repubblica.it/2014/12/23/biocarburanti-poco-bio-giro-di-vite-ue/

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