mercoledì 31 dicembre 2014

autostrade la farsa e l'imbroglio del project financing, dopo la Brebemi toccherà alla Roma Latina, se mai si farà l'appalto e l'inizio dei lavori devastanti e inutili

Il regalo di Natale alla Brebemi
NELLA LEGGE DI STABILITÀ 300 MILIONI DI EURO PER L’AUTOSTRADA NATA “SENZA SOLDI STATALI”
PAGA PANTALONE
Altro che “project
financing”a costo zero
per l’Erario: a ripianare
i conti fallimentari
arriva l’aiutino
di governo e Regione
di Camilla Conti
L’autostrada meno trafficata
d’Italia la dovevano pagare
i privati. E invece no. Perché
alla fine tra le pieghe della
legge di Stabilità 2015 approvata
nelle scorse settimane dal
governo spunta uno stanziamento
pubblico di 300 milioni
per la A35 meglio conosciuta
come Brebemi. Contributo che
la società concessionaria controllata
da Intesa Sanpaolo e
dal gruppo Gavio aveva chiesto
per riequilibrare il suo piano
economico e che va ad aggiungersi
agli altri 60 milioni assegnati
dalla Regione Lombardia
prima di Natale.
A sollevare il caso è stato ieri
l’Eco di Bergamo ricordando anche
che il finanziamento della
Regione aveva suscitato non
poche polemiche anche fra lo
stesso governatore Roberto
Maroni, favorevole alla concessione,
e il ministro ai Trasporti
e alle Infrastrutture
Maurizio Lupi il quale, solo pochi
giorni fa, era sembrato contrario.
Durante un conferenza
stampa a Palazzo Lombardia
aveva, infatti, evidenziato che i
vertici della Brebemi spa si erano
spesso vantati di essere riusciti
a costruire l’autostrada solo
con soldi privati: “Mentre
ora ci chiedono un contributo
pubblico” aveva detto. Non solo.
Durante la discussione per
l’approvazione della legge regionale
finanziaria 2015, il capogruppo
del Pd in Consiglio
regionale, Enrico Brambilla ha
duramente criticato la decisione
della Regione di partecipare
al riequilibrio del piano economico
della Brebemi-A35 attraverso
un contributo da 60 milioni
da versare in tre anni, dal
2015 al 2017. Ad aggravare la
questione, secondo Brambilla,
è che i 60 milioni sono stati
stanziati togliendoli dal fondo
destinato all’edilizia sanitaria.
DALLA MAGGIORANZA è stato
però fatto notare come anche
il governo Renzi, che ha come
principale partito all’inter -
no lo stesso Pd, abbia deciso di
sostenere Brebemi. Sono così
affiorati i fondi pubblici inseriti
attraverso un emendamento,
nella legge di stabilità 2015 con
un nome tecnico che passa
inosservato. Si chiama “Fondo
interconnessione tratte autostradali”
e ha una dotazione
complessiva di 300 milioni di
euro che verranno stanziati, 20
milioni di euro all’anno, dal
2017 al 2031. Alla ripartizione
delle risorse, da utilizzare
esclusivamente in erogazione
diretta, si provvede con delibera
Cipe (il comitato che coordina
gli investimenti statali) su
proposta del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
Nata con la promessa di autofinanziarsi,
la Brebemi diventa
ora l’autostrada più sussidiata
del mondo”, ha commentato
Dario Balotta, responsabile trasporti
di Legambiente Lombardia.
A rendere i contributi pubblici
una farsa”, secondo Balotta,
ci sono poi gli sconti del
15 per cento (fino a maggio)
per i pendolari annunciati da
Brebemi. Dalla sua inaugurazione,
avvenuta a luglio, la “di -
rettissima” di 61 chilometri che
collega Milano, Bergamo e Brescia
viene utilizzata da meno di
17 mila veicoli al giorno contro
i 60 mila previsti. “Inoltre -
conclude l’esponente di Legambiente
- lo sconto di 1,60
centesimi non basterà a far
cambiare idea agli automobilisti,
perché il pedaggio costerà
comunque il 45 per cento in più
della parallela A4”.
Di certo è stato svelato il grande
inganno chiamato project financing
di cui aveva già scritto il Fatto
Quotidiano nell’agosto scorso.
Il miracoloso sistema che apparentemente
fa finanziare le
grandi opere dai privati perché
le casse pubbliche sono vuote.
Solo che alla fine paga comun-
que lo Stato.

14 MARTEDÌ 30 DICEMBRE 2014 il Fatto Quotidiano

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