martedì 23 dicembre 2014

Aprilia «Via Gorgona, l’esproprio lo deve pagare Rida»

L’assessore Fioratti Spallacci: la delibera è chiara, spese a carico della società
DI LUCA ARTIPOLI
Scontro sull’esproprio per
l’ampliamento di via Gorgona
tra amministrazione
comunale e Rida Ambiente. Dopo
la richiesta di accesso agli atti
in Comune promossa dalla società
di trattamento, è l’assessore
ai Lavori Pubblici Mauro Fioratti
Spallacci a chiarire la situazione
dell’iter progettuale sull’adegua -
mento stradale. E la sua spiegazione
è semplice: gli atti non
sono stati inviati in Regione Lazio
non c’è ancora chiarezza su
chi dovrà pagare gli espropri. E
chiaramente per il Comune la
liquidazione spetta in toto alla
Rida Ambiente. «La delibera del
Consiglio comunale in questo
senso è chiara, nel documento -
commenta Fioratti Spallacci - si
afferma che tutti gli oneri sono a
carico dell’azienda, anche quelli
di progettazione. Perciò non abbiamo
ancora inviato gli atti in
Regione » .
Ed è proprio sul soggetto che
dovrà liquidare gli espropri per
permettere l’ampliamento che
infuria lo scontro. Perché l’am -
ministratore unico della società
Fabio Altissimi è di parere completamente
opposto alla coalizione:
a suo giudizio i costi spettano
all’amministrazione che con
l’operazione potrà acquisire via
Gorgona a patrimonio comunale.
Inoltre il titolare della società ha
sollevato un problema anche sui
costi avanzando, nei mesi scorsi,
una verifica sulla conformità edi
edilizia
su uno dei terreni da espropriare:
quello della ditta Galanti
che quasi 20 anni fa ha avanzato
una richiesta di condono in sanatoria.
Una pratica che in parte (la
richiesta e la perizia del 1999)
venne seguita proprio dal geometra
Fioratti Spallacci, che all’epo -
ca però non era né assessore, né
consigliere e non poteva sapere
che a distanza di 15 anni si sarebbe
ritrovato a gestire proprio questa
vicenda. Tuttavia secondo il
delegato ai Lavori Pubblici quelli
dei costi è un falso problema. «Il
primo tratto di via Gorgona è
stato recepito nella variante di
recupero dei nuclei abusivi, dunque
se in quel tratto rientrano
anche i terreni di Galanti bisogna
pagarli come una strada, discorso
diverso è invece per l’ultima tratto
dove andremo ad allargare la
strada, lì si tratta di una zona
agricola e verrà pagata come tale.
Tutto ciò senza considerare -
conclude l’assessore - che i privati
da espropriare sono tre. In
generale parliamo di una differenza
marginale sui costi, dunque
non vedo problemi particolari».
IL QUOTIDIANO - Martedì 23 Dicembre 2014
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