giovedì 28 agosto 2014

partecipate acqualatina ecoambiente bocciati gli Ato provinciali I passaggi chiave della relazione del commissario Cottarelli al Governo


Bocciati gli Ato provinciali
«Estendere le aree di intervento per garantire vera efficienza»
RILIEVI DI INEFFICIENZA
AMPIO SPAZIO
DEDICATO AI SERVIZI
RIFIUTI E IDRICO
E ALLA DIVISIONE
IN AMBITI
CONSIDERATA OGGI
POCO REMUNERATIVA

DI TONJ ORTOLEVA
Più che un programma
di razionalizzazione
quello promosso
dal commissario
Carlo Cottarelli è una
vera e propria stroncatura
delle società partecipate
dagli enti locali.
L’analisi svolta sulla
mole di società presenti
in tutta Italia ha mostrato
perdite considerevoli e
dubbia efficienza. Da qui
tutta una serie di consigli
da parte del commissario
alle amministrazioni locali,
riassumibili in una
parola: disfatevi, laddove
possibile, delle partecipazioni
e gestite o in
house o privatizzate.
La relazione presentata al
Governo è di una quarantina
di pagine. In particolare Cottarelli
consiglia al Governo
di modificare la legislatura
vigente su diversi ambiti.
«Bisogna chiedersi se l’atti -
vità svolta dalla società partecipata
possa essere svolta
da un privato o se possa
essere svolta direttamente
dall’ente partecipante», scrive
Cottarelli nella relazione.
Ed è un passaggio chiave,
perché subito dopo spiega
quali sono i danni attualmente
prodotti dalle partecipate,
ossia grosse perdite, aumento
incontrollato della spesa
(soprattutto alla voce «personale
») e efficienza scarsa
nell’offrire il servizio. A Latina
e provincia, ogni lettore
quando pensa a una società
partecipata, difficilmente ha
la possibilità di esprimere
buone parole su di essa. Pensiamo
a Latina Ambiente,
all’apriliana Multiservizi o
scendendo al sud alla Formia
servizi: storie e vicende diverse,
ambiti di intervento
completamente opposti, ma
risultati discutibili. Per non
parlare della partecipata per
antonomasia, quella che ha
raccolto maggiori critiche,
ovvero il gestore del servizio
idrico Acqualatina. Proprio
sull’acqua Cottarelli dedica
un capitolo a parte e lo fa
parlando degli Ato, ossia gli
ambiti ottimali entro i quali
il servizio viene svolto. Ebbene
Cottarelli boccia l’at -
tuale suddivisione su base
provinciale in quanto «troppo
spesso questi ambiti sono
piccoli rispetto alle effettive
esigenze e le società che vi
operano non hanno spazi
adeguati per produrre utili.
Per il settore idrico si propone
di intervenire sulla normativa
Ato allo scopo di
estendere i bacini territoriali
di riferimento per agli affidamenti,
avendo come are
obiettivo un livello sovraprovinciale
». Stesso discorso
Cottarelli propone per i rifiuti,
dove sarebbe opportuno
prevedere «anche l’istituzio -
ne di un soggetto terzo controllore,
cosa attualmente assente
nella normativa nazionale,
che sia in grado di
garantire un servizio davvero
efficace ed efficiente per il

cittadino». il quotidiano di Latina 28 agosto 2014

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