lunedì 26 maggio 2014

rifiuti tossici interrati anche nella fabbrica del fasciocomunista di cui non si parla per la ex Fulgorcavi a Latina

CHIESTO UN VERTICE ISTITUZIONALE

Nexans, la bonifica e un'area strategica. I sindacati: "Adesso parliamo di sviluppo"

Cecere (Femca Cisl): si aprono spiragli importanti sull'ipotesi di rilancio di quello stabilimento

Un nuovo incontro per tornare a parlare di Nexans e delle opportunità di sviluppo che potrebbero essere create all’interno del vecchio stabilimento di Borgo Piave. I sindacati confederali nei giorni scorsi hanno scritto alla multinazionale, alla regione Lazio, alla Provincia e al Comune di Latina per chiedere un incontro urgente in cui valutare le ipotesi di rilancio dell’area. Questo all’indomani  del via libera di Comune e Provincia proprio al piano di bonifica proposto dalla società, che apre uno spiraglio – sostengono le organizzazioni sindacali - su di una vicenda sulla quale sembrava essere sceso il silenzio. Come si ricorderà dal marzo 2013, scaduto il lungo periodo della cassa integrazione, e per gli operai rimasti si è aperta la mobilità che metterà fine ad una delle storie industriali più  importanti della nostra provincia-
"CHIUSURA NELL'INDIFFERENZA DELLA POLITICA" “Una pessima pagina scritta tra la quasi totale indifferenza della classe politica ed amministrativa, a cominciare da quella locali - commenta Roberto Cecere segretario Generale della Femca Cisl di latina - . Una storia fatta di logiche lontane da Latina che hanno deciso di chiudere lo stabilimento, di lavoratori che si sono fidati di un accordo sottoscritto dalla Regione e dall'Azienda che parlava di ricollocazione, di corsi di formazione, di un piano industriale capace di creare occupazione, e di come tutte queste persone sono state tradite  nelle loro aspettative, perchè nulla di quanto promesso è stato fatto”. Soprattutto di una azienda che, fino all’ultimo, ha voluto difendere l’indifendibile, scaricando su non meglio specificati ritardi che stavano subendo i lavori di bonifica del sito, lo slittamento di un piano industriale in grado di ricollocare i lavoratori rimasti ancora in cassa integrazione. Questo continuo allungarsi dei tempi, ha finito per scoraggiare qualunque nuovo imprenditore avesse avuto l'idea di investire sul sito di Borgo Piave.  E’ stato dunque un tentativo per nascondere quella che  fin da principio è stata la strategia della multinazionale francese: chiudere lo stabilimento di Latina senza farsi carico di ricollocare quelle persone che avrebbero perso il posto di lavoro? Oggi che, finalmente, è arrivato l’annuncio che la bonifica potrà iniziare “ continua il Segretario della Femca Cisl”  alcune situazioni potranno riaprirsi,  a partire da quello di poter utilizzare nei lavori gli ex dipendenti attualmente in mobilità. Infatti  il verbale di accordo sottoscritto in Regione Lazio nel marzo 2013, prevedeva esplicitamente il coinvolgimento dei lavoratori ex Nexans nei lavori di bonifica del sito”
LA BONIFICA DEL SITO All’interno dello stabilimento   dovranno essere rimossi o messi in sicurezza oltre cinquemila metri cubi di scarti provenienti da demolizioni, rifiuti industriali, rottami ferrosi, eternit, scorie di fonderie e ceneri contenenti metalli pesanti, diossine ed amianto. “Una volta terminati questi lavori  si potrà, e si dovrà, tornare a parlare di reindustrializzazione del sito e di  nuovo impiego per gli ex operai della Nexans - conclude Cecere - la sfida alla quale il sindacato chiama azienda ed istituzioni, è proprio quella di far ripartire un piano industriale concreto e capace di attrarre investitori. Aziende pronte a scommettere sulla bontà dell’iniziativa per ridare a borgo Piave la sua originale destinazione di vera zona industriale della Città”.
http://www.corrieredilatina.it/news/economia/6699/Nexans--la-bonifica-e-un.html

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