mercoledì 28 maggio 2014

CLINI, IL CONTO “PESCE” E LE PRESUNTE MAZZETTE un milione di euro denaro pubblico con 8 bonifici


SI CHIAMAVA COSÌ IL DEPOSITO BANCARIO A LUGANO SUL QUALE IL TECNICO
AVREBBE FATTO ARRIVARE UN MILIONE DI EURO DI DENARO PUBBLICO CON 8 BONIFICI
DALLA CAPITALE
Roma punta a capire se
dietro alcune commesse
si nascondano giri
di soldi. Dalla Calabria,
si chiedono le dimissioni
della compagna
di Valeria Pacelli
Pesce, era questo il
codice del conto
corrente a Lugano
riconducibile, secondo
le autorità elvetiche,
all’ex ministro Corrado Clini,
finito ai domiciliari con l’accusa
di peculato. Sul conto
corrente numero 0247 678051
sono arrivati otto bonifici per
un totale di 1.020.000 euro da
ottobre 2008 a giugno 2012.
Secondo l’accusa quel milione
di euro è denaro proveniente
dai finanziamenti che dovevano
essere versati per il progetto
New Eden, al quale lo Stato
italiano aveva promesso, dopo
l’ok di Clini, 54 milioni. Anche
Augusto Calore Pretner,
ingegnere padovano, finito
anche lui ai domiciliari sempre
con l’accusa di peculato,
aveva un conto a Lugano. Lui
aveva scelto un nome diverso:
Sole”, dove sono confluiti -
dopo una serie di passaggi societari
- altri 2.030.000 euro,
sempre destinati in origine al
progetto New Eden. Il restante
del denaro, circa 120 mila euro
era finito su un ulteriore
conto, chiamato “Schiavo” di
una terza persona, deceduta.
Tutti gli escamotage
societari dall’estero
A dare il via agli accertamenti,
Eurojust che segnalava alcune
transazioni finanziarie ritenute
sospette tra una società di
Ferrara, Med Ingegneria, di
cui è amministratore delegato
Marco Gonnella e la Gbc, società
olandese. Secondo l’accusa:
Gli elementi di prova attestavano
che la Gbc aveva emesso
fatture per operazioni inesistenti,
per consentire alla Med
Ingengeria di creare fondi illeciti”.
La segnalazione
dall’Olanda arriva in Italia, a
Ferrara precisamente. La società
olandese Gbc - scoprono
gli investigatori - aveva emesso
fatture anche nei confronti di
due enti, ossia la Nature Iraq e
la Free Iraq Fondation, beneficiari
dei finanziamenti del
ministero dell’Ambiente
nell’ambito del progetto italiano
New Eden, nato nel 2003
per riqualificare il territorio
iracheno. Particolarità: i due
enti vengono presieduti dalla
stessa persona, ossia Azzan Alwash,
ambientalista e ingegnere
iracheno, presente nella
compagnie governativa temporanea.
I fondi dei due enti
vengono utilizzati in modo sospetto,
perchè parte del denaro
italiano poi sarebbe stato prelevato
con bonifici dagli importi
elevati, dai 230 ai 420 mila
euro. Ma c’è di più. Perchè
durante le perquisizioni disposte
in Olanda negli scantinati
della Gbc, viene trovata
anche documentazione che
porta direttamente a Lugano.
A questo punto interviene
l’autorità elvetica che in un “atto
del 27 marzo 2014 manda le
carte (in Italia, ndr) nell’ambito
di un’indagine per riciclaggio
promossa nei confronti anche
di Clini”. In Svizzera Corrado
Clini avrebbe un conto, aperto
nel 2005, su cui aveva diritto di
firma anche Augusto Pretner.
Su questo conto sono arrivati
quindi 8 bonifici “tramite il
conto di passaggio
0247-.573197 Limecross Limited
Tortona, in arrivo dal conto
0247-757398 Collphade
Ete.inc”. Ma il conto “Pesce”
non sarebbe l’unico riconducibile
all’ex ministro. In un passaggio
dell’ordinanza il gip
spiega: “La relazione nel periodo
dal settembre 2006 all’agosto
del 2011 è stata di fatto
svuotata con 18 bonifici verso
altro conto gestito da Freelance
Ltd. presso una banca di Lugano”.
Questi i dettagli di una
complessa analisi della movimentazione
bancaria effettuata
dai magistrati di Ferrara in
collaborazione con le autorità
olandesi e svizzere. Ad ottobre
del 2013 l’ex ministro Clini era
stato interrogato a Ferrara.
Quando i pm gli hanno mostrato
la documentazione bancaria,
il tecnico ha risposto: “Al
riguardo non so niente di tali
rapporti. In ragione del mio incarico
però prenderò i necessari
provvedimenti a tutela
dello Stato italiano”. Risposta -
scrive il gip del decreto emesso
due giorni fa - “che non appare
credibile”. Clini, per il giudice,
era parte di un “complesso e
sofisticato meccanismo preordinato
all’appropriazione indebita”.
Tanto che per il giudice
Piera Tassone sussiste il pericolo
di reiterazione del reato,
in virtù dell’attività continuata
per ben quattro anni”.
Guai grossi
nella capitale
Ieri Il Fatto ha anticipato la notizia
che la procura di Roma ha
indagato anche la compagna di
Clini, Martina Hauser, per associazione
a delinquere finalizzata
alla corruzione. I pm
romani vogliono capire se dietro
ad una serie di progetti finanziati
all’estero si nasconda
un presunto giro di mazzette. E
così al vaglio della magistratura
ci sono finiti due finanziamenti
concessi dal dicastero
dell’Ambiente: quello per la
Cina dal valore di 200 milioni
di euro, e quello del Montenegro
per altri 14 milioni. Intanto
ieri il movimento “Rivolta
ideale”, fondato dall’avvocato
Michele Arnoni di Cosenza e
l’ex sindaco della città, Pietro
Mancini, hanno chiesto le dimissioni
della Hauser, assessore
all’ambiente proprio nel comune
calabro.

il fatto quotidiano 28 maggio 2014 

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