giovedì 29 maggio 2014

CLINI, CHE BRUTTO AMBIENTE L’ITALIA CHE NON CAMBIA

L’ex ministro arrestato faceva il bello e il cattivo tempo da 25 anni tra conti esteri, hotel a 6 stelle
a Rio, consulenze e presunte ruberie. Vegas, capo della vigilanza sulla Borsa, “avver te” i suoi
funzionari troppo corretti: “Dovrebbero andarsene loro”. Ma nessuno si era accorto di nulla?
I 25 ANNI DEL SISTEMA CLINI
DIRETTORE GENERALE AL MINISTERO DAL 1989: GESTISCE POTERE, CONTATTI E INCARICHI IN TUTTO IL MONDO
FINE DI UN REGNO
Spese, viaggi, consulenze
Il viceré dell’A m b i e n te
ora è all’angolo: la sua
compagna si dimette
da assessore, nuovi
indagati al ministero
il fatto quotidiano 29 maggio 2014
di Valeria Pacelli
e Marco Palombi
Èla fine di un regno
durato un quarto di
secolo. Quello di
Corrado Clini, direttore
generale al ministero
dell’Ambiente dal 1989: ci arrivò
in quota Psi (lo volle Giorgio
Ruffolo) dopo una breva
carriera alla corte di Gianni De
Michelis. 25 anni in cui Clini è
stato spesso il vero ministro
gestendo progetti di bonifica e
cooperazione per miliardi di
euro. Solo quelli in Montenegro
e Sudamerica, su cui indaga
la Procura di Roma, valgono
214 milioni. L’ex ministro di
Mario Monti - oggi finito ai
domiciliari per aver distratto
fondi destinati a progetti di
cooperazione (dice la Procura
di Ferrara) - è stato una potenza,
anche internazionale. È il
sistema Clini, su cui non tramontava
mai il sole.
CORRADO IL CINESE
A Pechino, per dire, il nostro è
conosciutissimo: ha incarichi e
consulenze con università e
istituzioni cinesi. D’altronde
coi fondi del suo ministero, i
cinesi hanno costruito il loro
ministero dell’Ambiente. A
Shanghai, invece, c’è il padiglione
italiano e altri progetti
italiani del “Sino-italian cooperation
program” si ritrovano
un po’ in tutta la Terra di Mezzo.
Spesso, peraltro, il nome del
progettista è quello di Mario
Occhiuto, architetto con studio
a Roma, Pechino e Cosenza,
città di cui è sindaco dal 2011 e
che governava fino a ieri con
l’assessore all’Ambiente Martina
Hauser, compagna di Clini
(che in città si vedeva spesso, da
ministro persino a inaugurare
il canile).
CORRADO IL BRASILIANO
Clini ha la cittadinanza onoraria
di Rio de Janeiro. Gliel’han -
no data per il ruolo che ebbe
alla Conferenza sui cambiamenti
climatici tenutasi in città
nel giugno 2012: l’allora ministro
lavorò all’evento con passione,
sia prima che dopo, passando
quasi due settimane insieme
a Martina Hauser nel
lussuoso Hotel Fasano, sulla
spiaggia di Ipanema. Anche in
Brasile, comunque, il network
di Clini funziona nei due sensi:
il ministero dell’Ambiente finanzia
programmi di cooperazione
e l’ex ministro diventa
consulente, in questo caso per
la sostenibilità ambientale delle
Olimpiadi di Rio 2016 (lo fu
anche per quelle di Pechino).
CORRADO L’AMERICANO
Il nostro migliore amico al ministero
dell’Ambiente”. Di più.
Un architetto chiave del ponte
tra gli Stati Uniti e l’Europa in
materia di cambiamenti climatici”.
Tra il 2002 e il 2010 sono
una ventina i cablo di Wikileaks
in cui si parla di Corrado Clini
come di un uomo vicino alla
sensibilità americana sui temi
ambientali: e infatti dal protocollo
di Kyoto agli Ogm, spesso
le posizioni del nostro hanno
collimato con quelle Usa.
Nemmeno le aziende italiane -
e non solo l’Ilva - hanno avuto
di che lamentarsi di Clini. Raccontò
un paio d’anni fa L'e -
spresso : “Nel 1995 entra in polemica
con Greenpeace, che
denunciava collegamenti tra la
presenza di diossina nella Laguna
e il petrolchimico di Marghera.
Non bisogna criminalizzare
le aziende che abbiamo
costretto a investire miliardi
nel disinquinamento’. Pochi
mesi dopo i magistrati sequestrarono
gli impianti”.
CAV. MARTINA HAUSER
Martina Hauser, classe 1968, ex
moglie di un ministro montenegrino
e attuale compagna di
Clini, ha avuto una carriera fulminea:
giovanissima, dopo la
laurea alla Luiss, si occupa di
investimenti (sostenibili, ovviamente)
nell’area dei Balcani;
è nel 2004 che sbarca al ministero
dell’Ambiente per guidare
la “Task Force for Central
Eastern Europe” e l’anno dopo
- grazie a Carlo Azeglio Ciampi
- diventa addirittura Cavaliere
del Lavoro. Dal 2010 guida anche
altre strutture del dicastero:
da quella sull’energia eolica
offshore a quella che si occupa
di valutare l’inquinamento da
fonti fossili e ha programmi di
cooperazione in Brasile, Cina e
Balcani. Trascinata nell’inchie -
sta giudiziaria di Roma, dove è
indagata per associazione a delinquere
finalizzata alla corruzione
col compagno, ieri Martina
Hauser ha mollato dimettendosi
da assessore a Cosenza.
Nella cittadina non ne saranno
contenti: sotto la sua guida, infatti,
il ministero dell’Ambien -
te ha spesso sovvenzionato lo
sviluppo, sostenibile ça va sans
dire , del comune. Va detto che
pure a Duino, Trieste, dove la
cavalier Hauser risiede in una
villetta vista mare, si sono ritrovati
1,6 milioni del ministero
dell’Ambiente per ristrutturare
costa, paese e relativo porticciolo,
quello in cui amava attraccare
anche l’ex ministro col
suo motoscafo.
L’INCHIESTA DI ROMA
Il pm titolare, Alberto Galanti,
vuole chiarire se esista o meno
un sistema che permetteva la
creazione di un giro di tangenti
all’estero: a far iniziare le indagini,
infatti, sarebbe stata la segnalazione
di una polizia straniera.
È per questo che la Guardia
di Finanza avrebbe fatto
scattare un controllo fiscale su
Corrado Clini scoprendo che
risultava proprietario di poco o
nulla: né una casa, né quote societarie,
nulla di nulla, ad eccezione
di una Fiat 500. La cosa
ha insospettito gli agenti, che
hanno coinvolto la Procura di
Roma. Risultato: oggi Clini, oltre
che a Ferrara, è indagato
nella capitale con la compagna
(anche per le consulenze ottenute
dal ministero) e altre persone.
Tra questi alcuni funzionari
del dicastero dell’Ambien -
te che - sospetta il pm - avrebbero
favorito una serie di irregolarità.

Sono vittima
di odi e pregiudizi”
CORRADO CLINI ieri non ha risposto alle
domande del gip di Ferrara, ma ha presentato
una memoria. “Le accuse che mi sono
state rivolte –scrive al giudice –mi spaccano
il cuore (...) Spero che ancora una volta i fatti
e i risultati del mio lavoro prevalgano sui pregiudizi
e sull'ideologia”. Poi l’ex ministro
dell’Ambiente passa ai fatti e spiega di aver
svolto tra il 2004 e il 2011 “un’attività di supporto
alla formazione” di una Ong in Iraq:
attività per la quale “ho ricevuto la copertura
delle spese e un compenso (non ancora riscosso)
finanziati con risorse diverse da
quelle del ministero dell’Ambiente ”. “Il mio
lavoro - aggiunge - è sempre stato finalizzato
a integrare sviluppo economico e protezione
dell’ambiente, senza pregiudizi
ideologici e vincoli politici, con procedure rapide
e trasparenti". E infine attacca: “Ho suscitato
negli anni polemiche e iniziative contro
di me, sostenute da chi specula sull’ambiente
per convenienza politica con l’appoggio
delle burocrazie che vivono di rendita sui

ritardi e le opacità delle procedure”.

Nessun commento: