E' evidente che anche Fabrizio Cirilli è contro l'inquinamento e i danni delle centrali a biogas e biomasse. Questo il sunto del suo intervento nell'incontro di venerdì a La Chiesuola Latina "i timori del biogas" al Fogolar Furlan:
Fabrizio Cirilli, vicesindaco e
assessore comunale all'ambiente: alla luce dei danni delle centrali a
biogas, bisogna allertare genitori, operatori scolastici, dirigenti,
rappresentanti per evitare il ripetersi di situazioni come quelle
dette dalla signora (si riferiva alla strumentalizzazione dei
ragazzi della prima media di Borgo Podgora usati in favore della
speculazione delle centrali a biogas). Gli
enti locali poco possono fare in un discorso di autonomia scolastica.
I due incontri quello della settimana scorsa e quella di questa sera
che ben si sposano. L'altra si è parlato sindaco in prima persona
individuato un problema cioò che si rischia di trovarciu sul
territorio e quqali sono gli strumenti mettere in atto per non far
realizzare questi progetti. Oggi dall'esposizione del Professore si è
parlato di cosa significa sponsorizzare le centrali a biogas e a
biomasse. Il regolamento che l'altra sera ci eravamo impegnati a
fare, fatta una sorta di cronoprogramma, dovremo riuscire a portare
in consiglio entro i prossimi 30 – 40 giorni entro l'estate. Quanto
ho ascoltato dal Professore è evidente che siamo di fronte ad una
norma sbagliata. Le istituzioni le amministrazioni comunali devono
trovare soluzioni per contrastare (questi impianti
inquinanti, queste centrali a biogas e biomasse ndr).
(questa norma che consente di realizzare le centrali a
biogas e a biomasse) a
fronteggiare situazione, con strumenti per contrastare un meccanismo
perverso perchè ci pone di fronte al rischio di non capire
più niente dal punto di vista educativo. Ci troviamo le scuole che
vuoi per interesse, ignoranza, per studidità per sottovalutazione
per cinico calcolo ci portano i ragazzi a far le gite. Portano gli
enti locali a doversi dotare di strumenti normativi come quelle che
abbiamo fatto per contrastare quelle situazioni (di inquinamento e
aggressione al territorio, alla salute, all'economia, all'agricoltura
ndr) di cui Libralato ha parlato. questo non vuol dire che gli
enti locali le amministrazioni si devono tirare indietro, devono
mettere in campo tutti e di più gli strumenti per contrastare tutto
quello che ha detto il professore stasera che nuoce l'aspetto
economico, sociale, della salute, sanitario, di contro individuare
elementi da cambiare nella norma, altrimenti rischiamo la frattura
sociale che ci porta al tutti contro tutti. Dall'incontro di questa
sera emerge cose che mi ero permesso di dire l'altra volta. Si tratta
di capire cosa praticamente mettere in atto per fermare il progetto
de La Chiesuola. Dopo l'esposizione di questa sera ci si deve
interrogare, le associazioni di categoria devono capire che questi
non sono impianti agricoli ma industriali. I parlamentari devono
capire tutti che al di là del fatto se un comune si può dotare o
meno di un regolamento per evitare questi impianti dannosi.
se una cosa un impianto una centrale fa
male non la dobbiamo far delocalizzare, non la dobbiamo proprio far
realizzare. Se deve cambià la legge. E' mio compito da
amministratore individuare le norme. Ma se una cosa fa male non ci
dobbiamo arrampicare sugli specchi per evitare di farla fare nei
pressi, dobbiamo allontanarla. Un invito a proseguire questo
ragionamento su un doppio binario: da una parte regolamentare per
evitare, arginare, i rischi paventati dal Professore. Dall'altra far
correggere norme sbagliate.
intero convegno all'indirizzo http://www.ustream.tv/recorded/46028921
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