giovedì 27 marzo 2014

Torna l’incubo delle armi chimiche CIVITAVECCHIA

I cittadini non ci stanno. Non vogliono altre scelte piovute dal cielo, tra l’altro in un territorio già provato dal punto di vista ambientale con due centrali ed un porto di carattere...CIVITAVECCHIA I cittadini non ci stanno. Non vogliono altre scelte piovute dal cielo, tra l’altro in un territorio già provato dal punto di vista ambientale con due centrali ed un porto di carattere internazionale. E sono pronti alle barricate. Questo perché torna a farsi strada l’ipotesi della realizzazione di un ossidatore termico per la distruzione delle armi chimiche presso il Centro Tecnico Logistico Interforze (Cetli) Nbc a Civitavecchia. » quanto emerge dalla risposta che il sottosegretario alla Difesa ha dato alla parlamentare del Movimento 5 Stelle, Marta Grande. «Verranno bruciate le armi chimiche della seconda guerra mondiale - si legge nella risposta - ma l’impianto non si configura quale inceneritore in quanto i proiettili non detonano per effetto del calore generato elettricamente fino a temperature di 500 gradi ma all’interno di apposite camere senza fiamma libera alimentata da carburante esterno, come avviene negli inceneritori a oltre 100 gradi». Ma tutto questo non consola, dal momento in cui il Ministero ammette «lo smaltimento di altri aggressivi chimici non eliminabili con la tecnologia attualmente in uso al Ce.T.li.». Tra l’altro, sempre secondo la Difesa «Il termo ossidatore è assimilabile a un forno industriale di piccola capacità e pertanto non è inserito nella tipologia di impianti che necessitano della Via e dell’Aia». Il sottosegretario Gioacchino Alfano sottolinea poi come «l’impianto in questione garantirà un impatto ambientale minimo: i valori delle emissioni saranno costantemente monitorati in tempo reale da una centrale remotizzata». Il capogruppo Sel alla Pisana Gino De Paolis avverte il Ministero: ìdovrà fare i conti con la Regione, sicuramente sul piano politico, ma anche su quello autorizzativo, per quel che le compete. Resto fermamente convinto che il Ministero della Difesa e lo stesso Cetli Nbc debbano dare un segnale di trasparenza e tranquillità ai cittadini».

D. G. http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/03/27/torna-l-incubo-delle-armi-chimiche-1.1233899

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