domenica 23 febbraio 2014

L’Europa contribuisca alla salvezza del clima del Pianeta

Delusione e profonda preoccupazione per le proposte su clima ed energia per il 2030 della commissione Europea.
 Firma la petizione per l’obbiettivo: 60-50-50 per il 2030.
Il Mondo con il celebre protocollo di Kyoto del 1997, entrato in vigore il 2005, e divenuto per l’Europa dal 2009 obiettivo “20-20-20” per il 2020, sembrava avesse preso coscienza della drammaticità delle condizioni del Clima del Pianeta, attivando un percorso per la riduzione delle emissioni di gas serra, e per l’innalzamento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Invece tutto continua ad andare nella direzione che porterà il Pianeta alla catastrofe. 

La COMMISSIONE EUROPEA su Clima ed Energia  ha presentato ufficialmentea Bruxelles il 22 gennaio scorso le nuove proposte su clima ed energia da raggiungere entro il 2030:
-  la riduzione del 40% sulle emissioni del 1990
-  27%  di energie rinnovabili (senza imporre alcun vincolo ai singoli paesi)  sul totale
- nessuna indicazione per il risparmio e l’efficienza energetica,
si prefigura così un pesante arretramento rispetto allo schema del protocollo di Kyoto, (riduzione emissioni rispetto al 1990, percentuale copertura da fonti rinnovabili, percentuale risparmio ed efficientamento) .
Noi Cittadini europei esprimiamo una forte delusione e profonda preoccupazione per le proposte presentate dalla Commissione Europea. Tali valori sono bel lontani da quelli necessari per ridurre le emissioni della CO2 del  90-95% nel 2050: un dato fondamentale, universalmente riconosciuto,   per contenere il surriscaldamento del Pianeta entro i due gradi, che sono la soglia prima dell’apocalisse.
Gravissime sono anche le conseguenze delle scelte della commissione Europa, oltre che sull’Ambiente e la qualità della Vita  anche  sulla economia, la produzione ed il lavoro.
Gravissima è anche l’assenza nel documento della Commissione Europea ad ogni riferimento all’effetto catastrofico della deforestazione e della riduzione globale del Verde del Pianeta, che è l’altro elemento centrale del suo surriscaldamento.
Noi rifiutiamo l’ennesima umiliazione di un’Europa sempre più schiava delle lobby, un’Europa che finge di ignorare le problematiche ambientali salvo poi piangere sulle catastrofi dopo che esse sono avvenute, così come tristemente accade ed è accaduto anche per i biocidi da rifiuti in Campania e le catastrofi idrogeologiche nel mondo.
Occorre profondere il massimo sforzo per imporre ai prossimi decisivi incontri un cambiamento radicale dell’attuale proposta della Commissione.
Ti chiediamo perciò di firmare la petizione alle Assemblee dei Ministri europei dell’energia e dell’ambiente del 3 e 4 marzo prossimo e dei Capi di Stato e di Governo del 21 e 22 marzo prossimo perché venga deliberato il trinomio assolutamente realizzabile per il 2030:  60-50-50 (60% riduzione emissioni CO2 rispetto al 1990, 50% del fabbisogno energetico coperto da fonti rinnovabili, 50% riduzione consumi con risparmio ed efficientamento).
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