lunedì 24 febbraio 2014

i roghi a Farneto Maenza Priverno Sezze Sicurezza a livelli di guardia Dal Pd appello al Prefetto: serve un piano per superare questa emergenza

La richiesta di incontro con D’Acunto firmata da Moscardelli, Forte, La Penna e Di Mambro NODI L’ESCALATION DI INCENDI DOLOSI SUI LEPINI, MA ANCHE LE DENUNCE DEL PRESIDENTE DEL TAR E DELLA DDA SULLE PIAGHE PONTINE LA STRATEGIA «OCCORRE PREDISPORRE UN NUOVO PIANO CHE COINVOLGA TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI NEL CONTRASTO» DI VALERIO SORDILLI Le intimidazioni di fuoco registrate negli ultimi giorni nel comprensorio lepino, le segnalazioni del presidente del Tar di Latina e della Direzione distrettuale antimafia, fino alle coltellate della scorsa notte nel capoluogo pontino. C’è più di una ragione dietro la richiesta di incontro presentata al Prefetto di Latina Antonio D’Acunto e firmata dal senatore Claudio Moscardelli, dal consigliere regionale Enrico Forte, dal segretario provinciale del Partito democratico Salvatore La Penna e dal responsabile dell’area legalità e giustizia della segreteria provinciale dei democratici pontini Luigi Di Mambro. Vogliono fare il punto sulla escalation di criminalità che ha investito il territorio pontino nella sua interezza, per questo dal piddì hanno chiesto formalmente al prefetto un faccia a faccia allargato. Molti, a quanto pare, gli argomenti sul tappeto. «I recenti e molteplici episodi di intimidazione concentratisi nelle ultime settimane nell’area compresa nei comuni di Priverno e Maenza, nonché alcuni accadimenti anch’essi di probabile matrice dolosa avvenuti nel Comune di Sezze, ci inducono a concentrare la nostra attenzione sul tema della sicurezza e della legalità anche nel comprensorio Lepino», scrivono i quattro Pd nel documento fatto recapitare in Prefettura. Ma è solo l’inizio. «Le denunce del Presidente del Tar del Lazio, riguardano tra l’altro i numerosi abusi edilizi, specie in aree sottoposte a vincolo ambientale e segnalano un preoccupante fenomeno di illegalità che richiede un potenziamento del contrasto da parte delle isti- tuzioni - aggiungono i quattro - Emergono, o comunque vanno accertate e combattute con fermezza, responsabilità di singoli e di gruppi che agiscono con violenza intimidatrice contro l’interesse degli imprenditori e della collettività, come sta di fatto avvenendo nell’area lepina, ove è necessario un potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine». E ancora. «Le ulteriori segnalazioni della Dda in ordine all’esteso fenomeno di riciclaggio di denaro “spor - co” attraverso il circuito di alcune società finanziarie, commerciali e in determinati settori dell’edilizia rappresentano un ulteriore motivo di allarme - aggiungo - sul quale siamo certi che la s.v. continuerà a mantenere alto il livello di attenzione, ma che richiede un ulteriore e più organizzato argine ad una definitiva penetrazione della criminalità organizzata nel territorio pontino». Da qui la richiesta al prefetto di Latina di continuare ad investire in sicurezza, tenendo alta la guardia e incrementare la rete di sicurezza che già copre il territorio della provincia di Latina ed i suoi cittadini. Perché, spiegano i democratici «questi fenomeni - che da anni sono denunciati da singoli, associazioni ed istituzioni - sono ormai da considerarsi a livelli di guardia per la nostra provincia: una vera emergenza su cui occorre fare un’ulteriore sintesi ed approntare un piano che coinvolga tutti i soggetti chiamati a contrastarli, in primis gli enti locali e le forze dell’ordine, ma anche i singoli cittadini e la comunità provinciale che deve essere oggetto di una ancor più efficace campagna di sensibilizzazione ». Latina Editoriale Oggi 24 febbraio 2014

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