venerdì 29 novembre 2013

Affari in nome del biogas Legambiente e il numero due di Confindustria insieme per gli impianti

Le contestazioni sulle quote societarie di Recall che vuole costruire una centrale allo Scalo Latina Oggi 29 novembre 2013 DI GRAZIELLA DI MAMBRO Nella battaglia tra chi è a favore e chi contro le centrali a biomasse spunta un tassello mancante che riguarda i rapporti tra una delle più importanti e accreditate associazioni ambientaliste e i costruttori delle centrali. Si tratta di Legambiente, da sempre favorevole a questa nuova modalità di produzione di energia, alternativa a quella più diffusa che sfrutta fonti esauribili. Solo che le teorie favorevoli al biogas, in grandissima espansione in provincia di Latina, dotata da anni di un piano energetico, sono diverse e proprio in queste settimane si sta consumando una polemica durissima tra i residenti nelle due aree interessate, Maenza e Borgo Bainsizza, e le società autorizzate alla costruzione. I Verdi, contrari e assai critici nei confronti del biogas e delle modalità con cui si arriva alle autorizzazioni che sono in molti casi piuttosto blande, sono andati a spulciare nella catena societaria che sta dietro la proprietà dell’impianto di Bainsizza che è stato realizzato dalla Agri Power, una centrale definita più volte «modello » da Legambiente. Ma l’associazione ambientalista, come risulta dalle visure della Camera di Commercio, ha quote di «AzzeroCO2» che, a sua volta, partecipa in Recall-Escolazio; quest’ulti - ma è, appunto, collegata ad Agri Power che gestisce la contestata centrale a biogas di Bainsizza. In realtà alcuni controlli su quell’impianto non sono andati benissimo e sono tuttora in corso verifiche di Arpa Lazio. «Sembra evidente - dice Giorgio Libralato dei Verdi - che un giudizio di Legambiente sulla validità di questi impianti possa essere definito interessato. Legambiente in questo contesto è un’azienda che partecipa ai vantaggi economici ». Ma comunque il sodalizio commerciale prose gue e ingloba anche il numero due di Confindustria Latina, Francesco Traversa. Infatti è stata appena costituita una società che dovrà realizzare un altro impianto a biogas nell’area industriale di Latina Scalo. La società è stata iscritta in Camera di Commercio il 10 settembre 2013 e vi partecipano Esco Lazio, AzzeroCO2 (quella di Legambiente) e Mad Pontina srl di Francesco Traversa. Qualche giorno fa sempre a Latina si è tenuto un incontro sul futuro del biogas organizzato, tra gli altri, da Legambiente, e tra i relatori ci doveva essere Francesco Traversa che però ha disdetto all’ulti - mo minuto. Pare che l’assen - za sia legata a pressioni che Legambiente nazionale avrebbe fatto dopo le polemiche sollevate dai Verdi proprio sugli affari comuni portati avanti da Legambiente con i costruttori di impianti come quello di Bainsizza. Francesco Traversa sarebbe dovuto diventare presidente di Confindustria Latina e fino alla fine ha combattuto una dura battaglia contro l’attuale presidente Paolo Marini. Tra i motivi che dividevano le due candidature l’adesione a Confindustria Lazio, cosa che adesso è diventata imminente. Traversa era contrario prima che le polemiche interne rientrassero. Al momento né la Regione Lazio né la Provincia di Latina possono dire di avere il controllo di cosa sta succedendo nella realizzazione degli impianti a biogas; quelli più piccoli vengono costruiti dopo una semplice comunicazione, gli altri in seguito a conferenze di servizi.

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