mercoledì 30 ottobre 2013

I dati della discarica di Penitro dopo le dichiarazioni di Schiavone sui rifiuti tossici: il Comune di Formia diffonde gli esiti degli ultimi esami disponibili

Latina Oggi 30 ottobre 2013 Le verifiche di questi giorni procedono in modo parallelo ma indipendente dall’inchiesta GLI ultimi due giorni sono stati roventi per la discarica di Penitro che, tutto sommato, non ha mai avuto così tanta attenzione come in questo momento. In effetti il sito è oggetto di un’indagine per fatti relativi a 16 anni fa, data di rinvenimento dei fusti. Ma, nel frattempo, si sta verificando il suo status attuale. La ricostruzione della «storia» dei fusti tossici certamente rinvenuti a Penitro nel ‘97 ma di cui non risulta la bonifica si sta intrecciando con le verifiche attuali sullo stato del sito nel quale vengono stoccati inerti dell’edilizia. Due giorni fa, nello stesso giorno in cui c’è stato il sopralluogo del Movimento Cinque Stelle nella discarica di Penitro, il Comune ha diffuso i dati delle analisi aggiornati a ottobre del 2011 e relativi alla qualità chimica e morfologica sia dei terreni che delle acque piovane. Secondo i risultati delle analisi diffusi ieri sempre dal Comune «i sondaggi effettuati in varie parti della discarica a profondità variabili fino a venti metri indicano che relativamente a metalli pesanti, solventi ed altri elementi chimici, i valori sono pari a quelli attesi in un giardino pubblico, ben al di sotto dei limiti previsti dalla legge». Nello specifico per quanto riguarda le acque sono stati effettuati prelievi a monte e a valle e anche in questo caso è emerso che i valori «rientrano nella norma, fatta eccezione per quello relativo ai solfiti che supera gli standard a causa della conformazione chimica di tipo gessoso che ha l’argilla presente nella discarica». Su quest’ul - timo punto è stato annunciato un approfondimento da parte dell’assessore alla sostenibilità urbana, Claudio Marciano, il quale ha anche fatto cenno al «procedimento iniziato nel 1997» sostenendo che «l’in - tenzione dell’amministrazio - ne è quella di supportare tutte le richieste di chiarimento e le attività di controllo, monitoraggio ». Nel dibattito in corso a latere dell’inchiesta della Procura di Cassino si vanno sovrapponendo non solo due ordini di valutazioni ma anche due «vite» diverse della discarica. Il sito di oggi è affidato in gestione ad un consorzio di imprese private che rispondono direttamente dello stato dei luoghi con la supervisione di enti pubblici a partire dal concessionario per arrivare all’Arpa e alla Provincia. La discarica del 1997 era del Comune ed era un luogo facilmente accessibile a chiunque e a qualsiasi ora come provano proprio i documenti dell’epoca. Per questa ragione è impossibile mettere insieme le condizioni odierne e quelle di sedici anni fa, per quanto nel 1997 potrebbero essere cominciati i problemi di questa discarica con la presenza dei fusti.

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