mercoledì 25 settembre 2013

Acqua, cambio difficile Cusani ha proposto ai sindaci di acquistare le quote dei privati

Latina Oggi, Mercoledì 25 Settembre 2013 La mozione non è passata ieri per l’opposizione di nove Comuni Acqua, cambio difficile Cusani ha proposto ai sindaci di acquistare le quote dei privati SI e’ rivelato uno scoglio difficile da superare il punto per la ripubblicizzazione della gestione dell’acqua, inserito nell’agenda della conferenza dei sindaci dell’Ato4 convocata per ieri mattina. Che non fosse un’as - sise semplice lo si era già capito perché si è ricompattata l’opposi - zione dei sindaci del centrosinistra che hanno spinto e poi ottenuto un rinvio della discussione sulla proposta del presidente dell’as - semblea, Armando Cusani, di trattare con i soci privati (Idrolatina srl) la cessione delle quote ai Comuni. «Intanto è inaccettabile che sia proprio il presidente Cusani a volere la delega a trattare con i privati poiché è stato un convinto assertore della gestione privata praticamente fino a ieri. - ha detto Claudio marciano, delegato del sindaco a rappresentare il Comune di Formia e capo della cordata che ha ottenuto il rinvio della decisione - E in ogni caso è necessario che sia certo il quadro dei debiti e tale certificazione la deve fare un organismo terzo non certamente una società pagata dal controllato, Acqualatina spa. Al momento noi soci pubblici non sappiamo quale sia il monte debiti reali della spa e quindi non sappiamo in quale situazione economica potremo subentare con l’eventua - le acquisto delle quote. Certo è perlomeno curioso che la proposta di pubblicizzazione della gestione arrivi dal presidente Cusani giusto qualche giorno dopo che il Comune di Formia ha convocato (per il 5 ottobre ndc) una riunione dei sindaci dei Comuni che sono critici nei confronti dell’attuale gestore e per questo chiedevano un reale ritorno al pubblico». In questo momento gli scenari realmente in campo sono due. La bozza di delibera del presidente della conferenza dei sindaci (che comunque può contare sulla maggioranza dei voti dei sindaci) prevede un mandato esplorativo a Cusani perché tratti con Idrolatina il prezzo della cessione delle quote private pari al 49% del totale delle azioni. L’altra proposta che verrà presentata come mozione alternativa di nove sindaci prevede la preventiva certificazione del debito e successiva valutazione. In realtà sussiste una terza via: la nomina di un commissario e la messa in liquidazione della spa. In questo caso qualcuno dovrebbe portare i libri in Tribunale visto lo stato di liquidità. E si aprirebbero le porte all’ipotesi di bancarotta. Solo in questo modo le responsabilità sarebbero a carico di chi ha amministrato i conti della società e non di tutti i Comuni e gli utenti, cioè anche di coloro che il sistema privatistico non lo hanno mai voluto.

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