domenica 26 maggio 2013

emergenza rifiuti: Rida diffida la Regione istanza di modifica AIA ferma a distanza di 4 mesi dalla richiesta

L'azienda se entro 1 mese non riceverà risposta è pronta a rivalersi in tutte le sedi... ancora una volta quando si tratta di ambiente arrivano i consigli Istanza di modifica dell’Aia ancora ferma a distanza di quattro mesi dalla richiesta Rida, diffida alla Regione L’azienda: pronti a rivalerci in tutte le sedi se non arriveranno risposte entro 30 giorni LA Rida Ambiente passa al contrattacco e diffida la Regione Lazio. La difficoltà nel conferimento dei rifiuti in eccedenza, che ha portato la società a non ricevere alcuni camion per due giorni, ha spinto l’azien - da di via Valcamonica a chiedere chiarimenti. Per questo motivo nei giorni scorsi è stata inviata una nota al direttore ed al dirigente del Dip ar t im e nt o Istituzionale e Territorio, Luca Fegatelli e Maria Grazia Pompa, nel quali si chiedono i motivi per i quali, a distanza di quattro mesi dalla richiesta, non è stato ancora avviato il procedimento per la modifica dell’autorizzazione integrale ambientale (Aia). Lo scorso 14 gennaio l’azienda per il trattamento dei rifiuti ha chiesto una modifica dell’Aia per poter ospitare nuovi volumi rispetto alle 80 tonnellate al giorno (200 mila tonnellate annue). Un modo per far fronte all’aumento nell’im - mondizia nel periodo estivo in alcuni Comuni costieri che conferiscono alla Rida Ambiente. A questa prima istanza tuttavia la Regione non ha risposto, costringendo la società ad un nuovo apposito atto per ottenere la conclusione di tutti i procedimenti in corso con l’am - ministrazione regionale. Soltanto a seguito di questo sollecito la direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti ha trasmesso la richiesta di aggiornamento dell’Aia, precisando però di restare in attesa della valutazione degli uffici ai fini dell’av v i o dell’i t e r. In pratica, secondo la società, malgrado siano passati oltre 120 giorni dalla presentazione dell’istanza la direzione regionale non ha dato riscontro all’ist anz a, né ha spiegato le ragioni per cui non ha ancora dato il via libera all’autorizzazione integrale ambientale. Ragioni, a giudizio della dirigenza, che comunque non sussistono perché non ci sarebbe nessuna disposizione di legge che impedisca l’avvio contestuale di Aia e Vi a . Per questo lo scorso 21 maggio la società ha diffidato il direttore, il dirigente ed il funzionario responsabile del procedimento a provvedere, entro 30 giorni, a ll ’apertura del procedimento per l’impianto di Aprilia. Anche perché, in caso contrario, procederà a tutelarsi in tutte le sedi amministrative, civili e penali eventualmente competenti. Luca Artipoli http://www.latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/2e8e8228c79709e45515cb5e67bf02d6

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