lunedì 22 aprile 2013

Pontinia centrale a biomasse alcune considerazioni dalla riunione istruttoria di oggi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri


Oggi presso la presidenza del Consiglio dei Ministri in via della Mercede in una Roma particolare di bandiere e manifestazioni, divise e tantissimi turisti a festeggiare il rinnovamento del presidente della Repubblica si è tenuta una riunione istruttoria per l'esame del progetto della centrale a biomasse proposta dalla società Pontinia Rinnovabili nell'area industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia. La Dottoressa Gargano (della Segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri) ha presieduto una lunga riunione con la presenza della Regione Lazio, della Provincia di Latina, del comune di Pontinia e della società proponente. Assenti Asl, Arpa, VVF, vari enti di controllo, tutti i comuni limitrofi cui la questione sembra poco interessare.
iniziano ad avere paura?
Anche se non lo ammetteranno mai, anche se quando l'ho detto c'è stata una sdegnata reazione, è opinione comune (come ha ammesso la Società proponente) che il progetto è tecnologicamente superato, poco efficiente e non rispetta l'attuale normativa. Una alla volta vengono confermate le obiezioni di cittadini e comune di Pontinia (ma anche queste non possono essere ammesse). Così come danno fastidio le mie divulgazioni sull'argomento. L'energia è diventato uno dei maggiori settori economici con il più grande sviluppo, uno dei pochi insieme ai rifiuti. Opporsi a questo non è facile proprio per i numerosi aspetti legali che cambiano e si sovrappongono con una confusione che sembra fatta apposta per stancare i cittadini, i comitati locali, i medici, gli esperti, gli enti locali che difendono salute e territorio da questa continua aggressione. Un sistema difficile da districare con progetti di varia competenza e modalità fatti quasi per disorientare e tutti con l'obiettivo di semplificare.
energia necessaria o speculazione?
Che tradotto significa realizzare prima possibile, con minore difficoltà e costi, quindi maggiori guadagni per chi prima investe e specula. Magari con la compiacenza di qualcuno. Sappiamo che anche molti nelle pseudo associazioni ambientalisti sono favorevoli ai minori controlli. Così ai cittadini piovono in testa impianti sempre più inquinanti spesso con autorizzazioni già rilasciate, senza informazione, controllo, confronto, normative, verifiche, controlli. Scusate l'espressione ma, ancora una volta ci fanno la pipì in testa e ci dicono che piove. Mi chiamano da tante situazioni spesso quando è troppo tardi o quando non si hanno strumenti per capire come opporsi da questo attacco continuo. Ormai da ogni parte i cittadini si accorgono che avere contro un amministrazione, un ente di controllo o almeno enti o amministrazioni non imparziali non è un gioco alla pari. Il parere di un funzionario (più o meno attento più o meno preparato e informato) può significare vita e morte (in senso reale come ci insegnano statistiche e indagini epidemiologiche), perdita dell'agricoltura e della qualità della vita, allontanamento dell'economia. So che gli stessi Enti interessati leggeranno queste mie righe e che ovviamente saranno liberi di criticare (come hanno fatto oggi a volte in modo "vibrante" per dirla alla Napolitano) ma di non certo non di smentire quello che loro stessi hanno detto ed affermato. Come non potevano smentirmi quando ho citato l'intervento del progettista a proposito del fatto che a loro non conviene utilizzare il legname del posto (anche panzana della filiera corta) piuttosto importarlo con le navi al Sudamerica. Ovviamente nessuno pensa al disboscamento illegale e all'attacco del polmone verde dell'Amazzonia. Il Sudamerica è grande. 
difendiamo la nostra salute o lasciamo che ci ammazzino?
Qualcuno chiede perchè si dica sempre no. La mia risposta è semplice. Se mi chiedono: ti posso investire (oppure se non me uno dei miei cari)? La mia risposta è no. Allora mi chiedono ma non puoi dire no. Devi dare le prescrizioni è la legge. Così come gli enti non possono dire no, devono approvare tutto quello che prevede la legge. Torniamo all'investimento. E gli enti (quelli che dovrebbero tutelare i cittadini e la salute pubblica, quelli che dovrebbero prima garantire il bene comune e poi, se si può la speculazione privata) ti dicono: va bene. Se ti investe un Tir ti fa male. Il Tir è commercio, quindi non puoi fermare il commercio lo devi favorire. Se lo fermi danneggi la società. Ma se dai le prescrizioni gli puoi dire, per esempio di non superare i 50 km/h così tu lo vedi e forse ti puoi scansare. Tu gli dici se quello mi prende anche alla velocità di 1 km/h quello mi stende. No dai le prescrizioni. Per esempio fatti investire con la macchina... Oppure con la moto. Ecco è come se i le forze dell'ordine obbligassero i Tir (o le macchine, i trattori, i furgoni, i suv, le moto fate voi) a investirci e noi non ci possiamo opporre. E' la legge del commercio. Questa è la legge della produzione di energia. La legge del commercio, degli speculatori, di chi ci investe e noi non possiamo dire di no. Dobbiamo dare le prescrizioni così anziché ammazzarci ci rendono storpi.. E non vale dire che non servono altre merci che ne abbiamo già troppo delle nostre e che è solo uno spreco in nome della speculazioni di pochi che uccidono tanti cittadini, senza distinzioni tra giovani e anziani. Scusate se sono stato crudo ma che gli impianti di biomasse e biogas siano cancerogeni lo sanno tutti. La domanda è sono proprio necessari anche se non abbiamo bisogno di altra energia?
Veniamo all'esito della riunione di oggi
e scusate per le chiacchere. Dopo 7 anni di questo lungo e tormentato iter procedurale la riunione di oggi ha dato tempo fino al 7 maggio per inviare pareri aggiornati e prescrizioni a Regione Lazio, Provincia di Latina, Asl di Latina, Comune di Pontinia e alla stessa società Pontinia Rinnovabili eventuali memorie. La novità di oggi è stato il parere totalmente contrario della Regione Lazio messo per iscritto. La Provincia di Latina ha affermato che non è possibile oggi esprimere un parere favorevole al progetto in quanto non risponde alla normativa attuale modificata ovviamente dopo il progetto. Anche la società proponente ha affermato appunto che la tecnologia proposta è stata nel frattempo superata e migliorata. A questo punto la presidenza della riunione ci ha informato che è il primo caso di un progetto dove tutti gli enti sono contrari. (più o meno lo stessa situazione ci era stata riferita del ministero dello sviluppo economico per la centrale a turbogas che poi non si è fatta anche perchè non si riusciva a superare le opposizioni tecniche del comune di Pontinia). In genere si deve superare il parere di un ente dissenziente. Ma in questo caso Regione Lazio, Provincia di Latina, Comune di Pontinia (oltre al Consorzio per lo Sviluppo Industriale) sono contrari.
Quindi cosa si manda a fare il progetto in consiglio dei ministri un progetto bocciato da tutti?
Non conviene ritirarlo?
Allora tutti fanno a gara per salvarlo il progetto miracoloso delle biomassa.
In fondo il comune di Pontinia si può esprimere solo sulla salute (secondo qualcuno) quindi se tutti gli altri enti sbagliano a dare il parere il comune deve accettare gli errori degli altri?
Sappiamo che non è così perchè tutte le osservazioni sono state recepite dai vari enti e mai smentite.
Quindi vabbè: la Regione Lazio si prende tempo fino al 7 maggio per rivedere il suo parere. Contrario sì. Ma con prescrizioni. Che quindi se ci impegniamo (giurin giurello) a rispettare il parere positivo ci sarà. Anche per la Provincia di Latina, che si incontrerà con la Regione Lazio per mettersi d'accordo su come esprimere il parere, entro il 7 maggio dirà che va bene. Il progetto non è conforme alla normativa vigente ma se lo adegua andrà bene con prescrizioni. Resta da capire come fa una società a non cambiare un progetto e a renderlo conforme senza cambiarlo. Ogni tanto si leva anche qualche voce del buon senso. Fate prima a ritirarlo sto progetto che non risponde a nessuna norma, lo modificate e lo ripresentate come la norma comanda.



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