mercoledì 24 aprile 2013

discarica Borgo Montello l'ultima verifica oggi riunione per le autorizzazioni

Arriva anche la relazione di EcoAmbiente L’ultima verifica sul futuro di Montello Oggi riunione sulle autorizzazioni Latina Oggi 24 Aprile 2013 Ulteriori carichi di rifiuti vanno valutati in base alle condizioni delle falde E’ fissata per questa mattina la riunione tecnica con Arpa, Comune, Provincia e gestori delle discariche per valutare la richiesta di rinnovo dell’Aia (autorizzazione di impatto ambientale) dei siti dei rifiuti. EcoAmbiente si è impegnata a consegnare la relazione con le modifiche richieste a febbraio da Comune e Regione in considerazione dell’impat - to che una nuova autorizzazione potrebbe avere su un assetto ambientale già molto fragile. L’incontro di oggi è propedeutico alla analisi finale che dovrà fare la Regione Lazio prima del definitivo rilascio dell’Aia. Sulle due discariche di Montello, come è noto, si concentrano interessi e anche visioni contrastanti circa il futuro e la gestione complessiva dell’area. Un paio di settimane fa la Regione Lazio aveva ipotizzato una «facile» concessione all’ampliamento delle discariche, poiché aveva allargato e di molto le maglie relative al pre trattamento obbligatorio dei rifiuti solidi urbani, cosa ritenuta inevitabile un anno fa dalla Regione medesima. In più questa posizione entra in collisione con quanto asserito dal Ministero dell’Am - biente al momento della pubblicazione del decreto che imponeva il pre trattamento al fine di evitare le multe dell’Unione Europea. Il Ministero aveva formalmente chiarito che i rifiuti possono essere collocati nelle discariche (comprese quelle di Montello) solo dopo il trattamento in impianti autorizzati, altrimenti ricorre la fattispecie dello smaltimento illecito dei rifiuti che può portare contestazioni di ordine penale a carico di chi conferisce, in questo caso i Comuni che non effettuano il trattamento preliminare. Ci sono alcune (ma poche) eccezioni e riguardano i rifiuti inerti poiché l’obietti - vo è quello di ridurre il più possibile la quantità di rifiuti e quindi arrivare progressivamente alla chiusura delle discariche. Il caso di Montello è emblematico poiché ormai i siti di abbancamento occupano un’area di oltre cinquanta ettari e un ampliamento potrebbe sconvolgere l’habitat.

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