mercoledì 20 febbraio 2013

la parentopoli del pd con la giunta Zingaretti nelle assunzioni della provincia di Roma?

Il concorso dei “figli di” Ultima grana per il Pd di Eduardo Di Blasi L’interrogazione che il senatore Alberto Filippi, leghista passato con La Destra di Francesco Storace negli ultimi tornanti della legislatura, ha presentato a Palazzo Madama il 18 dicembre scorso, per adesso non ha avuto risposta. Vicentino di Arcugnano, classe 1966, il senatore chiedeva al ministero della Pubblica amministrazione dell’incredibile coincidenza di parenti e “figli di” che comparivano in calce alle graduatorie di due concorsi banditi dalla Provincia di Roma nel 2008. Il primo, 15 posti per “istruttore amministrativo categoria C” (stipendio di 1.100 euro al mese circa) ha tenuto le proprie graduatorie aperte sino al giugno 2012, consentendo un contratto a tempo indeterminato a 147 persone. Il secondo, 20 posti per “operatore di centro di formazione, categoria B3” (8-900 euro mensili), ha invece scalato la graduatoria fino alla casella 77. “Tra gli istruttori amministrativi – leggiamo nell’interrogazione – figurerebbero Maria Teresa Giuliano, figlia di un sindacalista della Uil, Sara Fratoni, figlia della dottoressa Maria Budoni, a sua volta segretaria del presidente della Provincia Nicola Zingaretti, Eleonora Formaggi, figlia di un rappresentante sindacale unitario (Rsu) della Cgil eletto nella Provincia di Roma, Valerio Vanzo, figlio del proprietario del ristorante tavola calda “Bibo Bar”, luogo frequentato da dirigenti e politici della Provincia, Marta Loche, figlia del segretario dello scomparso ex presidente della Provincia, Fregosi, Carlo Carrino, figlio di un dirigente della Provincia, Raffaello Toppi, figlio di un dirigente della Provincia, Eleonora Socci, figlia di un altro sindacalista della Provincia, Francesco Zacco, figlio del direttore della Deas, società specializzata nelle selezioni concorsuali pubbliche di cui si è avvalsa in passato la Provincia (in realtà Zacco non è il figlio, ma proprio il consulente dei precedenti concorsi ndr. ), Andrea La Spina della Cimarra, figlio del capo del cerimoniale del Campidoglio al tempo del sindaco Walter Veltroni”. E ancora: “Diana Toscano, figlia di un sindacalista della Cgil, Simona Cavallaro, figlia di un dipendente della Provincia, Federica Piccini, figlia di un dipendente della Provincia, Chiara Grimaccia, figlia di un ex dipendente della Provincia, ed infine Chiara Capitani, figlia di un dipendente della Provincia”. TRA GLI “O P E R ATO R I dei centri di formazione risulterebbe di nuovo Marta Loche, ma anche Andrea Alfarone, figlio di un componente della segreteria del consigliere regionale Bruno Astorre” nonché “numerosi congiunti di semplici dipendenti della Provincia, come Valeria Pompi, moglie di un dipendente, Monica Miriello, sorella di un dipendente, Alessio Ilari, figlio di un dipendente, Manuela Pisciarelli, figlia di un dipendente e sindacalista della Uil, Giorgia Sanetti, figlia di un dipendente, Olimpia Prosperini, cognata di un dipendente sindacalista della Cisl”; A essere chiamato in causa è Nicola Zingaretti, all’epoca presidente della Provincia (il concorso fu in verità bandito un paio di mesi prima del suo arrivo a Palazzo Valentini). La risposta dei suoi, oggi impegnati nella campagna del Lazio anche contro Storace, è la seguente: “Al primo concorso parteciparono 11 mila persone, al secondo 2.528: dopo i quiz, la prova scritta e l’orale svolto in forma pubblica, furono selezionati rispettivamente 372 e 326 idonei. La graduatoria è poi scalata negli anni perchè abbiamo aperto tre centri per l’impiego nelle università e il progetto di Porta Futuro. Poi ci sono stati i pensionamenti. Il risparmio di questa operazione – affermano – è stato di 6 milioni di euro” Il fatto quotidiano 20 febbraio 2013

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