venerdì 22 febbraio 2013

la discarica di Borgo Montello, le galline e l'infrazione europea

Qualcuno potrebbe essere rimasto sorpreso dalla notizia che si sta procedendo al rinnovo delle autorizzazioni alle 2 discariche, che secondo ArpaLazio, Asl e Tribunale di Latina sarebbero causa dell'inquinamento delle falde, dell'aria, del suolo di Borgo Montello. In realtà comune di Latina e provincia di Latina avevano già annunciato nel tavolo della trasparenza del 4 febbraio che tale approvazione era “solo una mera formalità” e che ovviamente non si sarebbero affatto opposti. Scrive a questo proposito Latina Oggi (21 febbraio 2013 pag. 8 “. Sia il Comune di Latina che la Provincia, tramite i loro delegati, hanno espresso parere favorevole ai rinnovi delle autorizzazioni all’esercizio delle discariche in essere ma a patto che sia «presentato un nuovo progetto di bonifica del sito, che contenga la rimodulazione delle attività e un cronoprogramma delle stesse attività aggiuntive richieste». In realtà negli enti locali, come fatto rilevare anche dagli assessori all’am - biente di Comune e Provincia, Fabrizio Cirilli e Gerardo Stefanelli, sussiste il timore che ci possa essere un sovraccarico in grado di intaccare ulteriormente le falde, vanificando anche il lavoro di recupero fatto finora.” Alcune considerazioni: il processo per l'inquinamento delle falde in corso presso il Tribunale di Latina contesta (tra l'altro) proprio il mancato o insufficiente risanamento ambientale. Le cose sono due o chi doveva effettuare il proprio lavoro di bonifica non l'ha svolto come concordato (e si tratta di capire come e quando gli organi di controllo hanno controllato e chi doveva intervenire è intervenuto) oppure il progetto di risanamento non era adeguato. In ogni caso sembra che oggi (secondo le proposte di comune e provincia) si rischia di ripetere lo stesso errore in una realtà particolarmente compromessa e inquinata (sempre secondo comune e provincia). Scrive infatti ancora Latina Oggi nello stesso articolo sopra citato “approfondire le c o n s eg u e n z e ambientali e sulle falde e per dare modo ai gestori di produrre gli atti richiesti da Arpa Lazio e dal Comune di Latina, quale prova dell’an - damento ottimale della bonifica delle discariche precedenti. In particolare l’Arpa ha ribadito la «necessità di procedere alla definizione dei valori di fondo naturale dell’acquifero soggiacente il sito delle discariche»; inoltre ancora l’Arpa ha rappresentato la «necessità di integrare all’interno dell’Aia (autorizzazione sull’impatto ambientale) il piano di monitoraggio relativo alle attività di bonifica, trattandosi del medesimo sito». Cioè l’autorizzazione a continuare il conferimento nelle discariche insiste su un’area dove è stato già accertato l’inquinamento delle falde e dove è in corso la bonifica. Se non c’è certezza assoluta che i lavori di bonifica si stanno svolgendo nel pieno rispetto delle prescrizioni adottate (anch’esse) in una precedente conferenza di servizi, allora l’autorizzazione attuale non può andare avanti.” Parole e affermazioni che sembrano normali e invece sono una sentenza terribile e un timore grave. Cioè, sembra dalle dichiarazioni relative all'Arpa, che non ci siano le garanzie né che i lavori in corso siano corretti, né che sia tutelata la salute pubblica. Allora le domande sono: se si chiude un semplice allevamento a Borgo Bainsizza per la presenza di mosche o di cattivo odore, cosa si dovrebbe fare per un simile impianto con un impatto sanitario e di inquinamento da tutti riconosciuto particolarmente grave? Ammesso che non si possa chiudere una discarica perchè l'incapacità politica e dei dirigenti a livello provinciale e comunale non consente il rispetto delle norme, proprio le norme precauzionali imporrebbero di non approvare di continuare ad inquinare? Quali potrebbero essere le soluzioni nel breve e nel medio tempo? Portarci i rifiuti di altre province? Oppure rinviare l'approvazione (tanto comunque si continuano a portarci i rifiuti) in attesa che ci sia un piano di bonifica condiviso? Portare i rifiuti altrove (in impianti di trattamento come impone la normativa europea)? Siamo sicuri che un'eventuale approvazione del rinnovo dell'autorizzazione alle discariche (per le quali è in atto la valutazione di infrazione da parte della comunità europea) non comporti una sanzione ulteriore dalla UE se non vengono attuate le relative normative?

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