domenica 28 ottobre 2012

Pontinia, associazioni, finanziamenti e aiuto popolazioni terremoto Emilia

Parlare delle associazioni è come parlare dei partiti e dei sindacati. Le associazioni dovrebbero servire a collaborare con le istituzioni per il raggiungimento del bene comune, ognuna per il suo ambito sociale. Spesso  vengono finanziate dai vari enti pubblici per tali scopi e per questo importante lavoro al servizio della comunità. Poi gli speculatori ci sono in ogni campo. Senza voler fare dei confronti con la politica dove forze politiche sane (cioè non padronali) ne sono rimaste pochine e nessuna siede oggi in parlamento. Con i sindacati (la Polverini ammetteva tranquillamente di aver gonfiato il numero di tessere). Senza pensare a quelle associazioni a livello nazionale che costano più di sedi, personale che non i soldi effettivamente impiegano per il loro scopo sociale anche a Pontinia ci sono associazioni che ricevono decine di migliaia di euro l'anno e associazioni che regalano soldi e beni e opere alla comunità. Questo è successo anche per l'aiuto alle popolazioni terremotate che hanno raccolto circa 3800 €. Ci sono associazioni che, per i motivi di cui sopra, non solo non ricevono aiuti o finanziamenti ma che se volessero organizzare iniziative a scopo benefico avrebbero l'ostracismo delle strutture comunali. Quindi non possono certo contribuire alla causa. Altre quelle che ricevono questi finanziamenti, che sono i gestori di strutture pubbliche (quindi pagate con i soldi nostri) non mi risulta che abbiano contribuito alla gara di solidarietà o se lo hanno fatto non sono stati certo all'altezza. Poi in tanti abbiamo fatto donazioni privatamente e in molti con associazioni o forme più efficaci.

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