mercoledì 31 ottobre 2012

Pontinia trasparenza amministrativa al 10%

I risultati di una indagine effettuata da Rinascita Civile indicano un quadro preoccupante Trasparenza sconosciuta I Comuni in ritardo rispetto alla normativa sulla pubblicazione degli atti http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0beccb/pag11latina.pdf La percentuale più elevata si registra nei siti dei Comuni di Sezze (43%) e di Aprilia (38%). Per gli altri Comuni la situazione è la seguente: percentuali attorno al 25% (Amm.ne provinciale, Comuni di Latina e Cisterna); percentuali attorno al 20% (Fondi, Formia, Sabaudia); percentuali attorno al 10% (Comuni di Castelforte, Cori, Gaeta, Pontinia, Roccagorga, S.Felice Circeo, Sermoneta, Sonnino, Sperlonga, SS. Cosma e Damiano, Terracina), punte minime, dal 2 al 6% (Bassiano, Campodimele, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Monte S. Biagio, Norma, Ponza, Priverno, Prossedi, Rocca Massima, Spigno Saturnia). In particolare, le informazioni sulla retribuzione dei dirigenti sono state pubblicate solo da 9 Comuni (Latina, Aprilia, Castelforte, Cisterna, Fondi, Formia, Gaeta, Sabaudia, Sezze). Le informazioni dei compensi relativi agli amministratori appaiono solo nei siti di 2 Comuni (Aprilia e Cori). Nel sito delle amministrazioni provinciali di Rieti e Viterbo sono pubblicate le retribuzioni di dirigenti.

Pro Sonnino e gestione della biblioteca

Secondo alcune voci di corridoio (fonte diverse tra loro) il bando per la gestione della biblioteca di Pontinia sarebbe stato assegnato alla pro loco che si avvarrebbe della gestione di un cittadino di Sonnino. Siamo in democrazia (quando pare a chi comanda) ognuno può partecipare e di conseguenza chiunque partecipa può vincere. Senza limiti o vincoli. Questa amministrazione ha detto spesso che voleva favorire i locali, i giovani, addirittura che imponeva assunzioni persone del posto. Come ho già scritto ci sono 3 associazioni composti in prevalenza da giovani (di Pontinia) che hanno in diversi momenti, in vario modo segnalato l'esigenza di ampliare e di migliorare il servizio insufficiente (come qualità, orari, offerta) della biblioteca. Che ovviamente viene utilizzata (o vorrebbe esserlo) dai giovani di Pontinia per migliorare il loro futuro e quindi Pontinia. Questi giovani e associazioni hanno offerto il loro tempo, le loro idee anche per migliorare questo servizio. Adesso che l'amministrazione ha preso atto del problema (grazie a questi giovani e associazioni) c'è un bando (siamo in democrazia), vengono assegnati fondi che sono poco più che rimborsi spese. Fondi che potrebbero aiutare qualche ragazzo a uscire, studiare, acquistare libri o programmi o semplicemente mangiarsi una pizza (a Pontinia). Ed è strano che invece ad un'associazione pro loco (o pro loro?) che dovrebbe promuovere e vigilare turismo e cultura, iniziative a favore dei cittadini di Pontinia, sia sfuggito il problema biblioteca. Ancora più strano se la pro loco si rivolga a personale di fuori comune... Ovviamente non credo a queste voci di corridoio e spiego perchè: 1) se ci fosse stata una decisione la avremmo conosciuta ufficialmente; 2) il bando prevedeva che le associazioni avessero al loro interno le persone qualificate per partecipare al bando; 3) non credo, quindi, sia possibile che una persona non residente a Pontinia faccia parte della pro loco; 4) per una questione di opportunità e di correttezza (dopo le note polemiche interne alla pro loco con un numero di voti per l'elezione del direttivo superiore agli iscritti) ritengo che la pro loco intenda continuare verso il rinnovamento e la trasparenza; 5) per lo stesso motivo con l'obiettivo di lavorare per Pontinia e i suoi abitanti non avrebbe mai tentato di superare le associazioni locali con un mezzuccio del genere. L'atteggiamento dell'amministrazione comunale, in ogni caso, è ineccepibile. E' comunque significativo che a 3 settimane circa dalla presentazione delle proposte non sia ancora stata assunta una decisione e questo nel clima generale contribuisce a far vivere leggende metropolitane non vere. Siamo sempre alla non notizia.

Pontinia mancano i pediatri ne è rimasto 1 solo

PONTINIA, PER LA ASL VISTE POSSIBILI SOLO NEI COMUNI LIMITROFI Mancano i pediatri, genitori «dirottati» ARRIVANO le prime influenze e come sempre le fasce più colpite sono anziani e bambini. Nei momenti di emergenza, la quasi totale assenza di certi servizi sanitari si nota ovviamente di più come la «carenza» di pediatri a Pontinia. Parliamo ovviamente del servizio pubblico ridotto all’osso, in poco più di un anno i pediatri disponibili sono passati da quattro a uno che ovviamente ha già raggiunto il numero massimo di pazienti. E chi deve prenotare una visita alla Asl viene dirottato a Sabaudia o a Latina. A denun ciare n uovam e nt e l’ingombran - te disservizio è il portavoce di Ecologia e Te r r i t o r i o Giorgio Libralato. «Più volte - commenta Libralato - ho sollevato il problema dei pediatri a Pontinia in numero insufficiente, in seguito a segnalazioni di diversi genitori. Ne erano rimasti solo 2» considerando anche la popolazione straniera. «Inutile dire - continua - che come per la differenziata, così per l'arsenico, che per tante altre necessità erano arrivate le rassicurazioni e gli impegni dell'assessore alla sanità. Già prima i genitori di Pontinia erano costretti ad andare fuori comune, con evidenti disagi per chi non ha la macchina. Immaginate cosa può significare per chi ha dei bambini malati, magari con la temperatura alta, sobbarcarsi oltre mezz’ora di viaggio per arrivare dal pediatra fuori sede, altrettanto per rientrare. Senza avere la possibilità che il pediatra visiti a domicilio. E adesso è rimasta una sola pediatra. D'altronde abbiamo visto come la Regione Lazio ha speso i soldi». Nel mese di ottobre dello scorso anno erano anche arrivate rassicurazioni da parte della Asl circa il rapido risolvimento del problema qualcuno si era attivato almeno formalmente. Ma sembra che nulla sia cambiato. E’ sin - golare tra l’altro che un ’associazione ambientalista intervenga su una questione che almeno in teoria riguarda tutt’altro. Forse la situazione va vista da un’altra prospettiva, da quella cioè dei genitori che vogliono fare sentire la loro voce e le loro lamentele attraverso un’as - sociazione che le cose, non le manda a dire. Il problema comunque resta, una goccia in mezzo al mare dei tagli alla sanità che però sta fortemente penalizzando un comune. M.S.G.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0beccb/pag26sabaudia.pdf

Pontinia arsenico assessore senza risposte, ritorno all'agricoltura

Pontinia l'assessore alla sanità non risponde sulle domande, tanto per cambiare, sull'arsenico. Ma sa di cosa sta parlando? Pontinia, per l’assessore i valori sono nella norma Nessun rischio per l’arsenico, Battisti rassicura i cittadini L'Assessore alla Sanità Valterino Battisti e il Sindaco Tombolillo quale medico di base, sono gli strenui difensori della salute pubblica. Per questo entrambi tengono a riassicurare la cittadinanza sulla potabilità dell'acqua del civico acquedotto, ribadendo che il contento dell'arsenico nel flusso idrico rientra nei parametri di legge per cui ogni allarmismo è fuori luogo. In questi giorni l'Assessore ha organizzato un convegno mirato alla tutela della salute dei cittadini e degli anziani in particolare. Già nei mesi scorsi, lo stesso assessore, in piena sintonia con Sindaco Tombolillo, aveva orgamizzato altri due convegni per illustrare alcune patologie che si vanno diffondendo in modo preoccupante anche nel nostro territorio. Il nuovo incontro è previsto il 21 novembre, ore 16, presso il centro anziani di Via Aldo Moro e si occuperà delle patologie del colon-retto sulle quali relazionerà il dott. Luigi Greco del Santa Maria Goretti con due distinti interventi, il primo sulla corretta alimentazione per una buona prevenzione, il secondo incentrato sulla corretta diagnosi e giusta terapia. A.S.Pontinia, i dati della Cia sul lavoro nei campi I giovani tornano alla terra, l’effetto della crisi economica ANCHE a Pontinia molti giovani tornano a lavorare la terra come facevano il loro nonni negli anni della bonifica. Oggi l'agricoltura è l'unico settore che crea occupazione e nel corso del precedente semestre ha assorbito trecentomila giovani disoccupati. Lo ha dichiarato il Presidente della CIA Giuseppe Politto, il quale ha definito l'Agricoltura «il vero ammortizzatore sociale». Che l'agricoltura italiana sta riscoprendo una nuova vitalità, viene riconosciuto anche dalla Coldiretti, la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli, il cui Presidente Sergio Marina, ha dichiarato che almeno 200mila giovani hanno trascorso l'estate 2012 a lavorare nei campi dimostrando di non essere affatto «schizzinosi» come ha detto il Ministro Fornero, ma disposti a sporcarsi le mani di terra. Per molti giovani, lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro del lavoro in un momento di crisi dove è difficile trovare alternative occupazionali impegnandosi nelle attività di raccolta di frutta, ortaggi e nella vendemmia. Nell'agricoltura il lavoro c'è sia per chi vuole intraprendere iniziative lavorative autonome , sia per chi chiede occupazione. Nel 2012 le imprese agricole individuali condotte da under 30 sono cresciute del 4,2% mentre sono aumentati del 10% i lavoratori dipendenti una opportunità importante per molti giovani disoccupati, immigrati e donne. A Pontinia, una testimonianza in tal senso è rappresentata dalla Gestal della ditta Simonetti, azienda del settore conserviere che ogni anno dà lavoro stagionale a circa 200 persone alla loro prima esperienza lavorativa. A.S.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0beccb/pag26sabaudia.pdf

Pontinia crisi udc in attesa degli ordini dopo dimmissione Donnarumma

Pontinia, è caos dopo le dimissioni di Donnarumma Crisi Udc, la parola ai vertici Il segretario Emiliozzi attende l’intervento di Michele Forte LE dimissioni dell'Avv. Alfonso Donnarumma da assessore alle Finanze, stanno provocando un autentico caos all'interno del suo partito, l'Udc, il cui segretario Enrico Emiliozzi, ieri riconosceva che il partito non è più rappresentato nella Giunta Tombolillo, in quanto l'assessore Maurizio Ramati, a suo parere, non fa più parte del partito di Casini per effetto della sua autosospensione del 20 giugno scorso. Ieri lo stesso Ramati ha promesso che presto risponderà al Segretario in attesa di portare la vicenda all'attenzione del Segretario provinciale Michele Forte. Una volta dimessosi, Donnarumma attende le contromosse dei suoi compagni di cordata e dallo stesso Sindaco che, stando ai si dice, starebbe pensando di passare la delega alle Finanze a Giovanni Bottoni sempre dell'Udc allo scopo di non alterare troppo i rapporti Partito Democratico -Udc. Della questione si è parlato ieri sera nell'incontro informale Tombolillo-Moscardelli svoltosi presso la discoteca S.p.q.r. sulla Migliara 51. In alcune dichiarazioni Donnarumma ha rinnovato la stima al Sindaco dicendosi soddisfatto per il lavoro svolto a tutela delle risorse del comune, rimpinguate grazie all'azione di recupero crediti pregressi da lui stesso promossa, quali i condoni edilizi e al contenimento delle tariffe e delle imposte tra cui la stessa Imu, mantenuta ai livelli minimi consentiti tanto per la prima che per la seconda abitazione. A.S. http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0beccb/pag27sabaudia.pdf

Pontinia 5 mila € dalla Regione iniziative culturale

Ai giovani filarmonici pontini rassegna concertistica. Non finanziato progetto Airone il laboratorio teatrale Stanilanskji

Pontinia compostaggio rifiuti arriva la variante alla Sep

Dal: 31.10.2012
Al: 15.11.2012
2012/73864Nulla Osta variante non sostanziale. Ditta: SEP S.r.l., con insediamento in Comune di Pontinia, Via Marittima II, Km. 7,190.Autorizzazioni e ConcessioniEcologia ed Ambiente NullaOsta SEP S.r.l.pdf
 Allegato Nullaosta SEP.pdf
http://www.provincia.latina.it/flex/FixedPages/IT/PubblicazioneAtti.php/L/IT

Dal: 31.10.2012
Al: 15.11.2012
2012/71945D.Lgs. 152/06. Parte terza. Autorizzazione allo scarico delle acque reflue domestiche e delle acque di prima pioggia dei piazzali esterni. Ditta: SEP S.r.l., Via Marittima II Km. 7,190, in Comune di Pontinia.Autorizzazioni e ConcessioniEcologia ed Ambiente Autorizzazione allo scarico SEP Srl.pdf

Salta il condono edilizio battuto di nuovo il pdl


Salta condono edilizio, Pdl battuto. I senatori campani: “Niente più fiducia a Monti”

Approvazione con il sì di Lega, Pd, Idv e Udc della proposta di togliere dal calendario d’Aula la sanatoria sugli abusi. Nitto Palma annuncia: i senatori pidiellini toglieranno la fiducia all'esecutivo

Nitto Palma
“Atteso l’intollerabile immotivato atteggiamento tenuto dal ministro Clini e dal suo sottosegretario di Stato, da oggi i senatori campani non voteranno più la fiducia al Governo”. Così il commissario Regionale del Pdl Campania, Francesco Nitto Palma e il presidente del Gruppo “Coesione Nazionale”,Pasquale Viespoli, in una nota, dopo il voto che ha tolto dal calendario dei lavori dell’aula del Senato l’esame del ddl che prevede la riapertura dei termini della sanatoria edilizia del 2003. Il Senato ha infatti approvato, con il sì di Lega, Pd, Idv e Udc, la proposta di togliere dal calendario d’Aula il condono edilizio
“Ancora una volta il Partito Democratico – sostiene NItto Palma- complici l’Italia dei Valori, la Lega ed il Ministro Clini, ha impedito che il provvedimento sulla riapertura dei termini del condono edilizio del 2003 approdasse in aula per la discussione e il voto, malgrado la calendarizzazione fosse stata decisa all’unanimità dalla conferenza dei capigruppo appena due settimane fa. Con il voto di oggi pomeriggio – prosegue – la sinistra non ha consentito che si aprisse un dibattito trasparente sulla sanatoria edilizia in Campania, negata a causa di arbitrari provvedimenti della giunta Bassolino cancellati dalla corte costituzionale con ben due sentenze. La discussione pubblica avrebbe fatto emergere le gravi responsabilità di una sinistra incapace di fermare il fenomeno dell’abusivismo in Campania e di licenziare una legge regionale per disciplinare in maniera tempestiva termini e modalità della sanatoria. La discussione inoltre avrebbe chiaramente fatto emergere la deplorevole demagogia di una sinistra che, incapace di garantire la tutela del territorio, ha paventato un fantomatico e inesistente legame tra un abusivismo di necessità e la criminalità organizzata. Alla presidente Finocchiaro – conclude l’ex guardasigilli – che afferma che oggi il Pd ha battuto il Pdl, diciamo soltanto che oggi il Pd ha per un verso battuto la povera gente e per altro verso ha coperto le illegalità che si sono perpetrate in Campania quando la regione, le provincie ed i comuni erano governati dal centrosinistra”.
La presidente del gruppo del Pd Anna Finocchiaro aveva chiesto di cancellare dal calendario del Senato il disegno di legge “non solo perché siamo radicalmente contrari a questa proposta, ma anche perché il governo ha espresso in modo chiaro un parere contrario. Porteremmo dunque in aula un provvedimento senza relatore, sul quale non c’è accordo politico e che l’Esecutivo osteggia. Stessa cosa succederebbe per la riforma del Titolo V. Credo che l’aula possa utilizzare molto meglio il tempo a disposizione, dal momento che ci sono molti provvedimenti ultimati dalle commissioni sui quali c’è accordo e che hanno dunque chance di essere approvati”.
Mentre il senatore del Pd Francesco Ferrante ha ricordato che “quello dell’ex ministro della Giustizia è il sedicesimo tentativo del Pdl da gennaio 2010 di riaprire i termini del condono edilizio del 2003, una coazione a ripetere veramente preoccupante, che dà la misura di quanti e quali siano gli interessi che si vorrebbero favorire con una misura tanto scellerata. Del resto i numeri parlano chiaro: il Rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente stima in 258.000 gli immobili abusivi sorti tra il 2003 e il 2011, per un fatturato complessivo stimato in 18,3 miliardi di euro”. “Il solo ‘effetto annuncio’ nelle precedenti sanatorie edilizie di Berlusconi – ha sottolineato il senatore ecodem – generò nel 2003 40 mila nuove case illegali, con un incremento della produzione abusiva superiore al 41% tra 2003 e 2011”. “Il cemento illegale è un settore che purtroppo ha un’ottima tenuta, in controtendenza rispetto al mercato degli immobili costruiti legalmente, e dunque è indecente che per favorire questo business i parlamentari del Pdl si facciano schermo con pretestuose e pericolose esigenze di equità e necessità” conclude Ferrante.
Contro la possibilità di un condono sugli abusi si è schierata soprattutto Legambiente, che nella sua campagna contro il ddl ha raccolto oltre 5mila firme in un giorno. Gli effetti del condono edilizio proposto nel disegno di legge, primo firmatario il senatore Francesco Nitto Paola, in discussione al Senato, sarebbero stati “gravissimi e irreparabili” secondo l’associazione ambientalista. Le “speculazioni sulle spiagge, nei parchi – si sottolinea – nelle zone più belle e pregiate del Paese che dovrebbero essere tutelate e preservate per la fruizione di tutti e così invece diventano proprietà privata dei furbi, di chi ha costruito illegalmente, senza chiedere autorizzazioni e permessi e che ora viene anche premiato”.

Pontinia tra Vendola, Berlusconi, Legambiente, Pd, pdl


Pontinia acqua e arsenico, colabrodo, udc in maggioranza e hallowen

dal quotidiano online de La Provincia di Latina: Borgo San Michele contro hallowen http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/121031latina/index.html#/14/ Pontinia tanti i problemi irrisolti della gestione dell'acqua si passa dall'arsenico, le dichiarazioni sbagliate e fuori luogo di Battisti alle continue interruzioni per la rete colabrodo http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/121031latina/index.html#/22/ sempre a Pontinia per adesso l'udc resta in maggioranza, mentre sul web inizia il toto assessore alle finanze: http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/121031latina/index.html#/24/

martedì 30 ottobre 2012

discarica Malagrotta: comanda Clini "decido io altrimenti rifiuti in strada"

Discarica, vertice con europarlamentari Clini: "Decido io, altrimenti rifiuti in strada" Presso la sede romana del Parlamento europeo incontro a porte chiuse con il ministro Clini e il commissario straordinario che avverte: "L'alternativa a Monti dell'Ortaccio è via Nazionale". Critico il Partito democratico http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/10/30/news/discarica_vertice_con_europarlamentari_sottile_rischiamo_rifiuti_nelle_strade-45579082/?ref=HREC1-2 "O il governo si fa carico di iniziative eccezionali o Roma si riempirà di rifiuti". Corrado Clini, ministro dell'Ambiente, lancia l'allarme sulla discarica romana al termine del vertice a porte chiuse nella sede romana del Parlamento europeo con gli europarlamentari e il commissario straordinario ai rifiuti per Roma e provincia Goffredo Sottile. "Basta con il gioco dell'oca che va avanti da 8 mesi" ha detto il ministro. "Il 31 dicembre deve chiudere la discarica di Malagrotta. Il commissario sta lavorando sulle soluzioni. Se queste non risultano praticabili perché c'è un'opposizione politica, a questo punto delle due l'una: o Roma si riempie di rifiuti oppure il governo si fa carico di iniziative eccezionali" ha aggiunto. Uno scenario allarmante prospettato anche dal prefetto Sottile: "L'alternativa a Monti dell'Ortaccio sono i rifiuti a via Nazionale". "Alternative vere non ce ne sono - ha spiegato - Rischiamo dall'1 gennaio di avere i rifiuti nelle strade di Roma". "Io faccio il ministro dal 2011 - ha aggiunto poi Clini - la discarica di Malagrotta c'è da 40 anni ed è stata gestita da amministrazioni elette dai cittadini. Siccome - continua - la storia di Roma è esattamente questa, ossia che ogni proposta che viene formulata trova un'opposizione e nessuno si assume la responsabilità di scegliere, siccome il ministro dell'Ambiente non può tollerare l'idea che dal 1 gennaio 2013 i rifiuti di Roma vadano in strada perché nessuno si è assunto la responsabilità di scegliere, sceglieremo noi e le scelte purtroppo piacciono a qualcuno e ad altri no''. Per Sottile lascelta inevitabile resta Monti dell'Ortaccio: "Abbiamo esaminato tutto l'esaminabile e siamo purtroppo arrivati alla conclusione che non ci sono alternative. Nelle discariche della provincia di Roma non ci sono volumetrie alternative a Monti dell'Ortaccio". Dubbiosi gli eurodeputati Pd Guido Milana e Roberto Gualtieri che in una nota scrivono: "L'audizione del prefetto Goffredo Sottile davanti alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo in visita a Roma continua a non fugare i dubbi sull'individuazione del sito di Monti dell'Ortaccio e la sua strategia risulta non pienamente comprensibile". "Niente di personale - sottolineano Milana e Gualtieri - ma da Sottile vorremmo capire come sia possibile trovare, in soli 18 mesi, una soluzione definitiva al problema dei rifiuti, quando per quella provvisoria si brancola nel buio da oltre un anno, durante il quale, nonostante la gestione commissariale, non sono migliorate né la raccolta differenziata, né il trattamento biologico meccanico". Milana ha poi aggiunto: "Chiedo al prefetto Sottile quale sia stato il criterio che ha portato a preferire il sito di Monti dell'Ortaccio a quello della Solfatara" esortando, infine, il prefetto a prestare maggiore attenzione agli enti locali, soprattutto i due municipi coinvolti (il XV e XVI), fortemente contrari all'utilizzo di quel sito. "Sottile - prosegue Gualtieri - non ha fornito risposte a 2 quesiti fondamentali: perché si preferisce la costruzione di una discarica temporanea invece di utilizzare la piena capacità delle strutture di altri siti, fino ad oggi non completamente sviluppata? E ancora, per quale motivo dovrebbe convenire inviare all'estero i soli rifiuti non trattati e costruire una discarica provvisoria di 18 mesi per quelli trattati, anziché mandare i rifiuti all'estero e non costruire alcuna discarica provvisoria? Purtroppo non abbiamo avuto risposta neanche alle domande dirette sui costi e la convenienza di queste opzioni. Ammesso che si sia disposti a credere che a Monti dell'Ortaccio arriveranno davvero solo rifiuti trattati e che sarà una 'soluzione temporanea', con le conseguenze drammatiche che questi dubbi sollevano sui rischi per la salute dei cittadini". (30 ottobre 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lazio Polverini voto entro gennaio

Polverini: «Al voto entro gennaio Lazio insieme alla Lombardia» Formigoni ha incontrato il ministro Cancellieri per discutere la data delle elezioni PER APPROFONDIRE polverini, lazio, assieme, lombardia, regionali, voto ROMA - «Al voto entro gennaio. E comunque, a questo punto, credo sia necessario farlo in una unica giornata assieme alla Lombardia». Ad affermarlo è la presidente della Regione Lazio Renata Polverini. E aggiunge, prevedendo un taglio dei consigleiri regionali da 70 a 50: «Non si può che andare a votare per 50 consiglieri regionali». E conclude: «Auspico una convocazione del Consiglio regionale del Lazio per effettuare le modifiche, come già avevo scritto al presidente Mario Abbruzzese, che mi auguro abbia concluso le sue verifiche politiche». Formigoni dalla Cancellieri. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha avuto oggi un lungo colloquio, di quasi un'ora, con il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri: al centro della discussione, la decisione in merito alla data da fissare per tenere le elezioni regionali in Lombardia. Il ministro - a quanto si apprende - avrebbe detto al governatore che porterà la questione all'esame del Consiglio dei ministri di oggi, al termine del quale il presidente Formigoni e il ministro Cancellieri si risentiranno telefonicamente. Il presidente della provincia di Roma. «Anche se è difficile commentare indiscrezioni, noi continuiamo a pensare che sarebbe stato giusto votare il 16 dicembre ma se presto si arrivasse alla certezza di una data a gennaio sarebbe una prima buona notizia - commenta Nicola Zingaretti - Ripeto, finchè non ci sono certezze noi continueremo a chiedere chiarezza perchè è giusto dare risposte alla regione, ai cittadini, alle forze produttive e sociali che semplicemente vogliono sapere che cosa accade». Martedì 30 Ottobre 2012 - 16:56 Ultimo aggiornamento: 19:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

rifiuti la battaglia dei fusti tossici mai rimossi a Borgo Montello

AI CONFINI TRA LATINA E NETTUNO Rifiuti, la battaglia di Borgo Montello e il mistero dei fusti tossici (mai rimossi) A sud di roma la discarica più grande dopo Malagrotta: sempre verso la chiusura (poi prorogata). Bloccato lo scavo per individuare rifiuti speciali: non si sa dove metterli LATINA - Un'altra battaglia, in tema di gestione dei rifiuti, si sta consumando a sud di Roma. E' quella che vede protagonista la discarica di borgo Montello, un ecomostro che negli anni è arrivato ad occupare un'area di 50 ettari distruggendo per sempre un territorio di alto valore agricolo ai confini tra Latina e Nettuno. La paura delle amministrazioni - comune e provincia di Latina in particolare - è che il sito possa essere ulteriormente ampliato. Montello è la Malagrotta della provincia pontina: chiusura sempre prossima, salvo ripensamenti e proroghe dell'ultimo minuto. http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_giugno_15/borgo-montello-latina-discarica-pontina-fusti-tossici-201619425266.shtml La discarica di Borgo Montello (foto dal web) GIALLO ECOMAFIE - L'ultima polemica intorno alla discarica su cui pende un'inchiesta per l'inquinamento delle falde acquifere - a luglio il tribunale deciderà il rinvio a giudizio dei gestori Bruno Landi, Nicola Colucci e Vincenzo Rondoni - è quella relativa allo scavo di presunti fusti tossici. Una operazione resa possibile da un cospicuo finanziamento regionale - 850mila euro - tesa ad indagare sulla natura della masse ferrose individuate da un lontano studio dell'Enea del 1996 nell'invaso più antico, denominato "S zero". Un giallo che trova riscontro nei racconti del pentito di camorra Carmine Schiavone risalenti ai primi anni novanta: dopo qualche anno di oblio il tema è tornato nell'agenda del Comune, subito contestato per le procedure adottate nell'affidare l'appalto degli scavi ad una società amica, e per questo oggetto di un esposto in procura presentato da Libera e Legambiente. PROCEDURE IGNORATE - Perplessità che, sotto il profilo tecnico, vengono sposate dall'agenzia Arpa Lazio che nei giorni scorsi ha bloccato l'avvio degli scavi per un motivo ovvio, ma che il Comune aveva ignorato: la rimozione dei rifiuti speciali dovrà prevedere il trasporto dei medesimi presso una discarica autorizzata al loro smaltimento. Strano non pensare ad una evenienza simile: o si credeva di non trovare niente, oppure la superficialità ha guidato l'ente in questa strana operazione. Tutto sospeso, dunque, sino alla prossima conferenza dei servizi prevista il 22 giugno: una ulteriore beffa a fronte di fondati sospetti sulla operazioni delle ecomafie sorti da oltre 15 anni. NESSUN INSABBIAMENTO - Ma guai a criticare l'amministrazione: in suo soccorso intervengono i vertici regionali dell'agenzia ambientale: «L’approfondimento e la verifica –afferma il direttore di Arpa Lazio Corrado Carrubba -, anche alla luce delle nuove normative , della questione legata allo smaltimento dei fusti tossici che eventualmente verranno ritrovati, non è sinonimo di insabbiamento, ma significa portare avanti con senso di responsabilità tutti gli aspetti e le procedure legate alla delicata situazione delle discariche di Borgo Montello. Di contro, proprio l’omissione e la superficialità rispetto a questo ulteriori passaggi avrebbe potuto creare i presupposti per impedire l’accertamento dei fatti. Si è ritenuto quanto mai opportuno esperire tutta una serie di passaggi, affinché si potesse evitare e mettere in preventivo l’insorgere di problematiche nel corso dell’escavo che quindi avrebbero determinato una fase di stallo nel corso dei lavori. Pertanto il prossimo 22 giugno si terrà la conferenza di servizio definitiva e già in quella data la questione verrà definita sotto ogni aspetto, anche alla luce degli approfondimenti effettuati, e soprattutto in quella sede si procederà al fare il via libera all’apertura dei cantieri». ACCUSE DEI VERDI - «L'interruzione dei lavori alla discarica di Borgo Montello aggiunge l'ennesimo incredibile tassello di incuria ambientale. - affermano il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio e il Portavoce dei Verdi di Latina, Giorgio Libralato. Se da un lato può essere apprezzabile l'iniziativa del comune di Latina di effettuare gli scavi dei fusti tossici e di conferire i rifiuti non differenziati a un centro di trattamento prima dell'invio in discarica, di prevenire ulteriori ampliamenti della discarica (o dei relativi impianti di trattamento dei rifiuti) nella zona della stessa discarica con il risarcimento ai cittadini confinanti della discarica non si può dimenticare che: Cirilli, attuale vice sindaco e assessore all'ambiente è stato assessore all'ambiente del comune di Latina proprio nel periodo 1993/1997 durante il quale sarebbero accaduti fatti importanti nella discarica; anche l'attuale sindaco Di Giorgi è stato in passato assessore comunale; il comune di Latina è tutt'ora a livelli molto bassi di raccolta differenziata (a parte il balletto dei numeri di poco superiore al 30%) con evidenti problemi da una parte della ditta che gestisce il servizio (Latinambiente) e dall'altra con la restituzione dell'Iva sulla Tia». CINTURA ALBERATA - In una battaglia ad alto tasso di scontro politico intorno alla gestione dei rifiuti si inserisce anche l'amministrazione provinciale di Latina guidata dall'esponente del Pdl Armando Cusani. Parte civile nel processo per l'inquinamento, promotore di un ricorso al tar contro il piano rifiuti targato Polverini, Cusani è fautore della chiusura del ciclo dei rifiuti a livello provinciale non nascondendo la necessità di realizzare un termovalorizzatore collocandolo proprio nell'area di borgo Montello. Dal canto suo il comune non resta a guardare, intanto scegliendo di non conferire più i rifiuti a Montello, servendosi invece di un altro impianto dove è possibile il pretrattamento, portando in discarica solo il "rifiuto del rifiuto." Inoltre la giunta ha presentato una proposta di delibera con cui si definisce il perimetro della maxi discarica e si prevede, per ostacolare ulteriori ampliamenti, l'istituzione di una fascia di rispetto destinata ad ospitare un bosco che racchiuderà la discarica stessa. Inoltre è previsto un ristoro economico per gli abitanti dei terreni confinanti agli invasi. Il tutto, ovviamente, è ancora sulla carta. Michele Marangon 15 giugno 2012 (modifica il 16 giugno 2012)

Pontinia Mochi invita Donnarumma a tornare nella destra

Pontinia, l’Udc non ha più rappresentanti Cengia e Ramati si sospendono, bufera all’interno della maggioranza IL Segretario dell'Udc di Pontinia, Enrico Emiliozzi, in un comunicato-stampa, dopo le dimissioni dell'Assessore alle Finanze Alfonso Donnarumma, tiene a precisare che le dimissioni sono state prese a titolo del tutto personale, per cui nulla è cambiato rispetto agli impegni presi dall'Udc con il Sindaco Tombolillo riguardo al patto elettorale del 2011 per il governo della città. Emiliozzi sottolinea inoltre, che dopo le dimissioni dell'Assessore, l'Udc non ha più rappresentanza politica all'interno della Giunta in quanto gli altri due consiglieri Ramati e Cengia eletti nel 2011 nelle fila dell'Udc, si sono autosospesi dal partito, per cui al momento gli unici consiglieri appartenenti al partito Italia Unione di Centro sono Alfonso Donnarumma e Giovanni Bottoni. Adesso si attende la risposta di Ramati e Cengia che si sono appellati al Segretario Provinciale Michele Forte. La bufera all’i nt e rn o dell’Udc hanno sollevato un vero e proprio vespaio su cui interviene il consigliere Mochi che commenta «le dimissioni dell'avv. Alfonso Donnarumma da assessore al Bilancio, per quanto fatte passare senza troppo clamore e con reciproci atti di stima e ringraziamenti tra Sindac o e d e x assessore, rappresentano invece una importante frattura interna all'attuale maggioranza». E poi ancora «Donnarumma rappresentava nella Giunta Tombolillo, l'unico elemento di novità e la sua presenza, come sbandierato durante l'ultima campagna elettorale, era la testimonianza più convincente del cambiamento e dell' innovazione della politica cittadina. Le dimissioni, aggiunge non sono piovute dal cielo, come ha dichiarato Tombolillo, il quale si è dimostrato sorpreso, dimenticando i distinguo emersi in Consiglio comunale tra Pd e Udc non solo su alcuni atti politici ma anche sui metodi adottati dal primo cittadino nella guida della maggioranza che ha spinto l'ex Assessore fino alla costituzione di un gruppo autonomo con il consigliere Giovanni Bottoni». Infine Mochi invita Donnarumma a rivedere «la sua appartenenza a questa maggioranza». A.S. http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0becca/pag27sabaudia.pdf

Pontinia emergenza pediatri: grazie allo scandalo pdl sanità nel Lazio sempre peggio

Più volte ho sollevato il problema dei pediatri a Pontinia in numero insufficiente, in seguito a segnalazioni di diversi genitori. Ne erano rimasti solo 2 in numero chiaramente insufficiente sia per l'aumento degli abitanti, sia per la numerosa popolazione straniera, che per il numero crescente (per fortuna) di nascite dai pontiniani. Inutile dire che come per la differenziata, così per l'arsenico, che per tante altre necessità erano arrivate le rassicurazioni e gli impegni dell'assessore alla sanità. Quella che è un'evidente presa in giro oppure, se preferite, la mancanza di qualsiasi capacità di coinvolgere altri enti per migliorare la situazione è peggiorata. Già prima i genitori di Pontinia erano costretti ad andare fuori comune, con evidenti disagi per chi non ha la macchina. Immaginate cosa può significare per chi ha dei bambini malati, magari con la temperatura alta, sobbarcarsi oltre mezzora di viaggio per arrivare dal pediatra fuori sede, altrettanto per rientrare. Senza avere la possibilità che il pediatra visiti a domicilio. Specie per chi si deve affidare ad amici o parenti per un passaggio. E adesso è rimasta una sola pediatra. D'altronde abbiamo visto come la Regione Lazio ha speso i soldi. Li ha tolti alla sanità per bagordi, festini, maialate in maschera, pranzi e cene, elicotteri per sagre, la scorta e l'auto blu per un paio di scarpe. E se i romani "rompono" si va in via Montenapoleone, sempre con la scorta a Milano, per lo shopping. Mentre vengono eliminati anche i servizi minimi. Giorgio Libralato Pontinia arrivano consiglio comunale e pediatri http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/07/pontinia-arrivano-consiglio-comunale-e.html 11 luglio 2012 Dovrebbe essere imminente la convocazione del consiglio comunale di Pontinia. Secondo l'assessore alla sanità, Valterino Battisti, già dal 2011 i genitori di Pontinia avrebbero un pediatra a disposizione cui poter iscrivere i figli e ci sarebbe anche l'autorizzazione ad iscrivere agli altri pediatri superando il numero di legge. A me risulta il contrario...Gli ho chiesto se coloro che hanno già un pediatra imposto di fuori comune possono cambiare con uno di Pontinia, non ha saputo rispondere e mi ha detto che si informerà.

Pontinia oggi manca l'acqua

Interruzione a Pontinia - 29/10/2012 - lunedì 29 ottobre 2012 Si informa che, a causa di un guasto sulla rete distributrice Comunale, nel Comune di Pontinia si verificherà un’interruzione del flusso idrico dalle ore 10:00 alle ore 16:00 di domani 30 ottobre 2012 Le zone interessate dall’interruzione sono: Intero Comune di Pontinia Si rende noto inoltre che sarà disponibile un servizio sostitutivo a mezzo autobotte site in Piazza Kennedy. Si prevede la normalizzazione del servizio alle ore 17:00 di oggi, salvo imprevisti di cui si darà pronta informazione.

Pontinia udc torna nella destra, raccolti 10 mila € popolazioni terremoto Emilia, Latina ambiente sempre peggio

dal quotidiano on line de La Provincia di Latina - la classifica della vivibilità Latina sempre peggio tra smog e rifiuti http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/121030latina/index.html#/12/ Pontinia l'udc torna nella destra, speculazione, acqua privatizzata e arsenico. Le iniziative in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia raccolti 10 mila € http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/121030latina/index.html#/24/

Roma no raccordo bis manifestazione sabato 10 novembre

Sabato 10 novembre 2012 10.00 Antico Granaio via Nardodipace 20 ECOLOGISTI RETI CIVICHE VERDI LAZIO LA FIERA DELL’EST INVITANO LA CITTADINANZA A DIRE NO A QUESTA GRANDE OPERA INUTILE. 6 CORSIE+ 2 DI EMERGENZA;•40 MT DI LARGHEZZA; •35 km TUTTI A PEDAGGIO; •1,7 MILIARDO DI COSTI; •48,2 MILIONI A CHILOMETRO; •DA TOR DE CENCI ALLA BRETELLA MI-NA (VALLE MARTELLA); 9 KM. DI GALLERIA, 8,6 KM. DI VIADOTTO E ALTRETTANTI IN TRINCEA; •38 SOGGETTI INTERESSATI (COMUNI, ENTI, LOCALI, SOPRAINTENDENZA, SOCIETÀ); •12 AREE PROTETTE VIOLENTATE; •AGRO ROMANO E CASTELLI ROMANI SFREGIATI (A RISCHIO PRODUZIONE DI VINO DOC E DOCG FRASCATI, OLIO, PECORINO ROMANO); •AZIENDE AGRICOLE, CANTINE E AGRITURISMO A RISCHIO CHIUSURA; INQUINAMENTO ATMOSFERICO, ACUSTICO, AMBIENTALE. SABATO 10 NOVEMBRE ALLE ORE 10.00 PRESSO IL RISTORANTE L’ANTICO GRANAIO VIA NARDODIPACE, 20 - ROMA-FINOCCHIO INTERVENGONONANDO BONESSIO-ECOLOGISTI RETI CIVICHE VERDI LAZIOPALOLO BERDINI-URBANISTA DOCENTE UNIVERSITARIO CRISTIANA MANCINELLI-FORUM SALVIAMO IL PAESAGGIO ROMAPIVETTA NORIS-COMITATO NO GRANDE RACCORDO BIS tratto RM-NA/MI-NA IL GRA BIS PER IL TRATTO CHE CI INTERESSA: SVINCOLO ROMA-NAPOLI, CITTÀ DELLO SPORT, VIA GROTTE DI PORTELLA, BANCA D'ITALIA, VIA DI VERMICINO ATTRAVERSA VIGNETI A PRODUZIONE DOC E ULIVETI, VIA GROTTE DI DAMA, VIA NICOLOSI ECC, VIA PRATAPORCI, VIA TOR FORAME, VIA FONTANA CANDIDA, VIA CASALE DEL FINOCCHIO, VIA QUARTO GRANDE, VIA DELLA FONTANA CORVIA, VIA FONTANA ROTTA, VIA DEL PONTE DI PANTANO, VIA DELLA LITE (MASTROFINI), VIA COLLE DELLA LITE, VIA PONTE DI PANTANO (DIREZIONE LAGHETTO), VIA S.MARIA LE QUINTE, VIA CASILINA, CAVE DI LAGHETTO, ZONA SUD DI VALLEMARTELLA SVINCOLO BRETELLA MILANO-NAPOLI VERSANTE PRENESTINO..QUASI TUTTO SU VIADOTTO!!!! LA SOLUZIONE: UTILIZZARE I FONDI PUBBLICI PER IL TRASPORTO FERROVIARIO PENDOLARE E LA REALIZZAZIONE DI METROPOLITANE LEGGERE DI SUPERFICE PER DARE UNA VERA ALTERNATIVA AL TRSPORTO PRIVATO SU GOMMA PAZZESCO INVESTIRE I NOSTRI SOLDI IN SIMILI PROGETTI MAI CONDIVISI! PARTECIPATE ATTIVAMENTE E DIVULGATEEEEE!!!! SARA’ PRESENTATO IL VIDEO DEL PROGETTO AUTOSTRADALE SEGUITECI SU FACEBOOK “COMITATO NO GRANDE RACCORDO BIS tratto RM-NA/MI-NA”

riapertura condono edilizio fino a 31 dicembre, tutela del territorio in senato

Condono e tutela del territorio, doppia partita in Senato Riapertura della sanatoria edilizia fino al 31 dicembre 2012 e prevenzione del rischio idrogeologico in Commissione Territorio e Ambiente di Paola Mammarella 30/10/2012 - Condono e prevenzione del rischio idrogeologico. Su questi argomenti diametralmente opposti si aprono oggi i lavori della Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali del Senato. La Commissione è infatti impegnata da una parte nell’esame del ddl 3134 presentato dal senatore Nitto Palma, che propone la riapertura del condono 2003 fino al 31 dicembre 2012, in modo da sbloccare la situazione della Campania (Leggi Tutto). Sul versante opposto si pone l’esame del ddl 2644 per la messa in sicurezza del territorio nazionale. Riapertura del condono Il disegno di legge allo studio della Commissione Territorio propone la modifica del DL 269/2003, riaprendo fino al 31 dicembre 2012 i termini del condono edilizio per gli abusi commessi fino al 31 dicembre 2003 ed estendendo la sanatoria agli abusi sui beni ambientali e paesistici. Secondo il primo firmatario, Nitto Palma, la norma risolverebbe la situazione creata in Campania dalla sentenza 49/2006 della Corte Costituzionale che, annullando la LR10/2004, ha reso inapplicabile nella regione il condono del 2003, consentendo la demolizione di poche costruzioni, mentre la maggior parte degli edifici abusivi è rimasto in piedi. La proposta ha già destato un’ondata di proteste (leggi tutto). In particolare, Legambiente ha avviato una raccolta firme per fermare l’iter del disegno di legge, che può essere sottoscritta sul sito dell’associazione o su twitter (#nocondonoedilizio).Per il presidente Vittorio Cogliati Dezza, “il Paese ha bisogno di interventi di messa in sicurezza del territorio, di risanamento ambientale, di riqualificazione del patrimonio edilizio, il contrario della politica dei condoni, che ogni volta produce nuovo abusivismo, moltiplica i cantieri illegali, saccheggia ed espone a nuovi rischi i territori”. Prevenzione del rischio idrogeologico Punta invece sugli incentivi alla riqualificazione e alla messa in sicurezza il disegno di legge per la prevenzione del rischio idrogeologico. Il testo prevede infatti una detrazione Irpef del 41% sulle spese di ristrutturazione edilizia, nel limite di 78 mila euro, sostenute per l’adozione di misure antisismiche e di mitigazione del rischio da frana e da alluvione nelle aree a rischio idrogeologico e idraulico elevato e molto elevato. Nelle aree diverse da quelle a rischio idrogeologico e idraulico elevato e molto elevato, i bonus fiscali seguirebbero invece quelli delle ristrutturazioni edilizie. Agli interventi di messa in sicurezza entro i 48 mila euro verrebbe quindi riconosciuta una detrazione del 36%. L’attenzione alla messa in sicurezza del territorio è stata recentemente confermata dal Governo. Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini a fine settembre ha annunciato la presentazione del Piano nazionale per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici e sismici”, che individuerà anche gli strumenti finanziari per far sì che la prevenzione possa prendere il posto della logica dell’emergenza (Leggi Tutto). http://www.edilportale.com/news/2012/10/normativa/condono-e-tutela-del-territorio-doppia-partita-in-senato_30111_15.html (riproduzione riservata)

lunedì 29 ottobre 2012

smog e rifiuti Latina tra le peggiori d'Italia

Smog e rifiuti, Latina tra le peggiori d’Italia http://www.latina24ore.it/latina/50276/smog-e-rifiuti-latina-tra-le-peggiori-ditalia 29/10/2012, di Redazione (online) (modificato il 29/10/2012 alle 6:13 pm). Traffico e smog, tanta immondizia e perdite idriche: stallo per Roma e i capoluoghi del Lazio sul fronte ambientale. La Capitale rimane a fondo classifica tra le grandi città italiane, in 10a posizione su 15; tra le medie città, Latina è terzultima, al 42° posto; Frosinone a fondo classifica tra le 45 piccole città, al 42° posto; Viterbo scende oltre la metà classifica in 33a posizione, Rieti in controtendenza migliora di poco e si piazza al 17° posto. È questa la foto scattata dalla XIX edizione di Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani. Un quadro che, nel grigiore generale, a livello nazionale vede emergere Venezia, tra le grandi città, Trento, tra i centri urbani di medie dimensioni, e Verbania, tra le piccole. In tutti e tre i casi, però, si tratta di primati relativi: non sono le città più sostenibili, ma sono le meno insostenibili. Rimane invece indietro il sud Italia con Messina, Reggio Calabria e Vibo Valentia ultime in classifica, sia che si parli di grandi capoluoghi, sia di medi o piccoli centri. Roma e il Lazio soffocano tra ingorghi e smog, in quanto a traffico non ci batte quasi nessuno: tra le grandi città italiane peggio di Roma, con 70 auto ogni 100 abitanti, fa solo Catania, Latina rimane saldamente ultima tra le medie con 73 auto/100 abitanti; Viterbo penultima tra le piccole con 75 auto/100 ab., Frosinone 43a su 45 con 73 auto/100 ab., Rieti 37a con 70 auto/100 ab. Altrettanti i motocicli circolanti, con la Capitale è in vetta a livello regionale con 15 motorini ogni 100 abitanti, seguita da Viterbo che ne conta 14, Latina 12, Rieti 11 e Frosinone 9. Lo smog torna a peggiorare in quattro capoluoghi su cinque: la Capitale cresce per la concentrazione di biossido di azoto (NO2) e con 60,2 microgrammi supera decisamente la soglia di 40 microgrammi per metro cubo (media annua) considerata pericolosa per la salute umana, così come Latina con 45; risalgono le polveri sottili PM10, a Roma da 30,7 microgrammi per metro cubo nella media annua a 33,6 a Latina da 28,5 a 32, a Rieti da 23 a 27. Crescono i giorni di superamento del limite per l’ozono (O3), con 19,1 giorni a Roma e 36 a Rieti. A Frosinone rimane una situazione molto preoccupante, con qualche miglioramento che non riporta però il capoluogo nei limiti di legge: la concentrazione di biossido di azoto (NO2) cala da 48 a 40,5 microgrammi per metro cubo, quella delle polveri sottili PM10 da 46,5 a 43,8 microgrammi, mentre i giorni di superamento per l’ozono sono ben 64. A fronte di questo quadro, il trasporto pubblico non aumenta offerta e viaggiatori: Roma rimane sul podio, dopo Milano e Venezia, tra le grandi città ma diminuisce l’offerta da 64 a 61 km-vetture per abitante; Viterbo rimane a fondo classifica tra le piccole con solo 15 km-vetture per abitante, a Frosinone se ne registrano 21, a Rieti 25 e 16 a Latina, quasi in fondo tra le medie. I rifiuti ci sommergeranno? Nel Lazio sembra proprio di sì. Diminuisce ovunque la produzione, come nel resto del Paese, ma le nostre città rimangono tra le peggiori nel panorama italiano. Roma con i suoi 645,7 kg di rifiuti pro-capite prodotti all’anno è tra le peggiori grandi città italiane (11a su 15), ma il problema è di tutto il Lazio visto che Latina produce ben 585,3 kg/ab/anno, Frosinone 557,8 kg/ab/anno, Rieti 502,5 kg/ab/anno ed infine Viterbo 499,8 kg/ab/anno. La differenziata cresce a passi da lumaca, si scelgono ancora poco i sistemi porta a porta e i risultati sono ben lontani dalla media nazionale: se Verona è al 52,7% e Torino al 43,7%, Roma fa un timido passetto avanti dal 21,6% rimanendo inchiodata al 24,2%; Rieti rimane al 14,9% e Viterbo dal 10,9% al 14,3%, mentre Latina dal 29,2% risale al 30,8% e Frosinone, dal 15,1% va al 17,6%. “Altro che smart cities, i nostri amministratori non sanno proprio cosa siano l’innovazione e la qualità della vita, a Roma e nei capoluoghi del Lazio siamo all’anno zero tra il traffico sempre più congestionato e lo smog, troppa immondizia malgestita e perdite idriche da capogiro -dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Manca un’idea per il futuro del Lazio, ma una delle sfide più importanti si gioca proprio nelle città, nei capoluoghi ma anche negli altri quattordici grandi centri sopra i 40mila abitanti del Lazio. Servono scelte e politiche da parte della Regione, recuperando il ruolo di pianificazione e programmazione, e una migliore capacità di spesa nella direzione della sostenibilità, del quasi miliardo e mezzo di euro di fondi europei. Le ricette ci sono e vanno applicate governando i processi: sui rifiuti differenziata porta a porta ovunque piuttosto che nuove discariche e programmi per la riduzione e il riuso, sul trasporto una nuova stagione di limitazione del traffico privato e di potenziamento di quello pubblico per battere lo smog con nuove pedonalizzazioni e ZTL, sull’acqua gestioni pubbliche e partecipate colpendo le perdite di rete. Nel Lazio le politiche zoppicano, ma a Roma siamo nel centro del ciclone: in questi anni di amministrazione, il Sindaco Alemanno ha parlato molto di sostenibilità, ma le scelte principali hanno poi portato sempre più traffico, più rifiuti e più cemento. I cittadini sono pronti, lo abbiamo verificato ancora una volta con le firme per la pedonalizzazione dei Fori Imperiali, serve un nuovo futuro verde, nel quale qualità della vita, comunità, lavoro siano gli assi portanti.” Sul fronte idrico, diminuiscono i consumi in quattro capoluoghi su cinque: Roma con 200,8 litri di acqua consumati ogni giorno da ciascun cittadino romano rimane a fondo classifica tra le città grandi;Viterbo migliora fra le città più piccole con 155,5 litri/giorno pro-capite e va un po’ meglio anche a Frosinone con 153,5 litri, e tra le medie città a Latina con 152,3 litri; l’unica ad aumentare i consumi è Rieti con 162,6 litri. Assurde le perdite d’acqua nella rete: Roma sale dal 27% al 36%, ma il dato peggiore rimane quello di Latina con il 62% di perdite idriche, seguita da Rieti con il 45%, Frosinone con il 39%; peggiora anche Viterbo dall’11% al 14% di perdite di rete, quarta nel Paese tra le città piccole. Migliora la depurazione: l’efficienza del sistema di depurazione a Roma torna al 97%, Latina sale al 99% e Rieti al 90%, mentre Viterbo rimane al 95% ma Frosinone non sale e rimane solo all’80%. Ferme al palo le isole pedonali: Roma ha 14 centimetri quadrati pedonalizzati per abitante, Frosinone 21, Latina solo 2 e Rieti solo 4, mentre Viterbo continua a non fornire dati. Tra le ZTL quella di Roma rimane tra le più grandi e importanti, con 1,83 mq per abitante, ma viene superata da Firenze, Bologna e Padova tra le grandi città; Rieti diminuisce la ZTL da 0,60 a 0,05 mq abitante, colpevole di non scegliere seriamente. Non va meglio ai ciclisti: le poche piste ciclabili continuano a diminuire con i nuovi criteri più restrittivi: a Roma sono disponibili solo 1,06 metri eq./100 abitanti, a Viterbo solo 0,34, a Frosinone 3,07 mentre Rieti non risponde e Latina aumenta qualcosa con 2,81. I consumi elettrici domestici sono in leggera diminuzione quasi ovunque, ma a Roma invece crescono facendo piazzare la Capitale ultima tra i 15 grandi capoluoghi con ben 1.459 kWh/abitante al giorno.Latina consuma 1.215 kWh/ab/g, Viterbo 1.135, Rieti 1.037 e Frosinone 1.054. Ancora una volta i dati per solare termico, fotovoltaico e teleriscaldamento scarseggiano o sono a valore zero: su questo la Capitale cresce nel solare termico da 0,18 a 0,28 mq su edifici comunali ogni 1.000 abitanti; si conferma anche quest’anno Frosinone con 2,59 kW di solare fotovoltaico installati su edifici comunali ogni mille abitanti. Va da sé che in quanto a politiche innovative su energia, partecipazione e pianificazione ambientale ed Eco Management da parte delle Amministrazioni, il Lazio continui a non dare prova di eccellenza. Poche sono anche le aziende laziali certificate ISO 14001: Roma si piazza al penultimo posto tra le grandi città, ma anche Latina, Rieti e Viterbo conquistano gli ultimi posti in classifica. Frosinone sale, invece, al diciassettesimo posto tra le piccole città. Per il verde urbano fruibile (esclusi parchi e aree protette) i numeri restano quelli dell’anno precedente (non essendo stati validati quelli più recenti), bassi rispetto alla media nazionale: a Rieti sono 19,05 mq per abitante, il valore più alto tra i capoluoghi laziali, a Roma 12,55, a Frosinone 12,28, Viterbo solo 2,42 mq/abitante e Latina 4,08. Non va meglio per gli ettari comunali di superficie verde in cui spicca Romaprima a livello nazionale con 3.650 mq aree verdi su ettari superficie urbana, staccando di gran lunga Latina (466) e Rieti (419), e ancor più Frosinone (162) e Viterbo (128). “L’assordante assenza di politiche regionali utili ai cittadini in questi due anni e mezzo di governo è dimostrata dai dati di Ecosistema urbano -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Lo smog è tornato a crescere quasi ovunque, in mancanza di politiche per la qualità dell’aria che applicassero il piano di risanamento regionale, puntando sul trasporto pubblico e su iniziative coordinate tra le varie città; sull’acqua abbiamo assistito solo all’annullamento degli investimenti del piano di tutela delle acque, mentre il problema dell’arsenico rimane irrisolto in tanti Comuni e non si investe per contrastare perdite idriche allucinanti; nulla si è mosso sulle politiche energetiche e il piano energetico regionale non è stato approvato nemmeno in questa consiliatura, mentre è stata talmente evidente l’incapacità di gestire la partita sui rifiuti tanto che la Regione ha preferito farsi commissariare. Se questo è il quadro regionale, Roma ne è davvero l’emblema: smog, doppie e triple file caratterizzano la vita dei cittadini, in centro e periferia, mentre sui servizi pubblici si sprecano un’infinità di soldi e falliscono le politiche di trasporto pubblico insieme alle aziende, vengono abbandonate scelte innovative come il car sharing e il bike sharing, il piano della ciclabilità è fermo senza finanziamenti, per non parlare dei soldi che continuano a essere buttati sui rifiuti, utilizzati per promozioni e tanto altro tranne che per la raccolta differenziata. Serve un nuovo rilancio di queste politiche, che se messe in campo, non solo migliorerebbero la qualità della vita dei cittadini, ma creerebbero anche tanti posti di lavoro, aiutando il Lazio a uscire dalla crisi.” Ecosistema Urbano è una ricerca annuale di Legambiente e Ambiente Italia realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore. Quest’anno alla sua diciannovesima edizione, è realizzata attraverso questionari e interviste dirette ai 104 comuni capoluogo di provincia e sulla base di altre fonti statistiche, con informazioni su 25 parametri ambientali per un corpus totale di oltre 100mila dati. I dati di questa edizione del rapporto fanno quindi prevalentemente riferimento all’anno 2011.

Provincia matrigna niente soldi per musei e biblioteche a Pontinia

A Pontinia la destra sbanca ad ogni elezione tranne che provinciale o comunale quando si candida Eligio Tombolillo. Però Pontinia viene trascurata quando si tratta di investimenti. Basta vedere la storia della rotatoria di Borgo Pasubio. E' diventata una barzelletta rimandata dal 2005 al 2013... eppure è l'incrocio più pericoloso del comune. Musei (3) e biblioteca comunale (sono tutti d'accordo operatori, esperti, fruitori, forze politiche, associazioni) hanno bisogno di finanziamenti. Quando le associazioni fanno domanda di finanziamenti l'unica che viene sempre beneficiata è Arte e Teatro. Adesso diversi musei e biblioteche della provincia vengono aiutati dalla provincia. Ancora una volta manca Pontinia. Come mai? Giorgio Libralato Questo l'elenco approvato dalla Giunta Provinciale ripartito per Comune, Struttura, tipologia di intervento e finanziamento proposto. Aprilia Biblioteca Attrezzature e arredi € 7.000,00, Bassiano Biblioteca Impianti € 3.500,00 Castelforte Biblioteca Impianti € 2.000,00 Cisterna di Latina Museo Impianti € 15.748,60 Itri Archivio Impianti € 3.000,00 Latina Biblioteca Comunale Manuzio Impianti € 19.000,00 Norma biblioteca Ristrutturazione sede € 3.000,00 Priverno archivio Ristrutturazione edificio €10.000,00 Roccagorga Museo Impianti € 1.500,00 Roccagorga archivio Ristrutturazione € 2.000,00 Roccagorga archivio Impianti € 1.000,00 Sabaudia Museo Emilio Greco Ristrutturazione sede € 8.000,00 Sabaudia Archivio Attrezzature e Allestimenti € 2.000,00 Sezze biblioteca Costruzione, ampliamento e ristrutturazione sede € 8.000,00 Sezze Scalo biblioteca Interventi strutturali € 2.000,00 Sonnino Museo Manutenzione e restauro € 2.000,00 Ventotene biblioteca Impianti € 3.000,00.

Pontinia biblioteca la scelta tra Pro Loco e Gap

Pontinia, quattro le associazioni partecipanti Biblioteca, la nuova gestione Al vaglio i progetti per rilanciare lo spazio SONO quattro le associazioni che hanno risposto al bando del Comune di Pontinia per la gestione della biblioteca comunale. Si tratta di Cantiere Creativo, Gap, il Chinino ed infine della Pro Loco. Quindi tre associazioni recentemente costituite ma da giovani che si sono messi in gioco per la città e poi la Pro Loco che invece è una realtà di più anni e con molta esperienza. Sarà difficile scegliere, soprattutto in considerazione dei progetti già svolti dalle associazioni in città ciascuna per le sue competenze, da quelle ambientali, a quelle culturali, dagli spettacoli in piazza ad importanti servizi giornalistici. Sembra che il bando non sia stato strutturato per una sorta di co-gestione della struttura anche se adesso l’interesse primario è quello di rendere fruibile nel migliore dei modi il servizio e di rilanciare uno spazio importante come la biblioteca. I progetti al vaglio dell’amministrazione comunale sono già stati presentati circa due settimane fa. L’auspicio è che quindi si possa cominciare sin da subito con una nuova programmazione.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0bedc3/pag19sabaudia.pdf