martedì 24 luglio 2012

Pontinia viva l'ignoranza, Sep i danni e il fuoco, Caritas, truffe e discariche

Qualche amico lettore mi ha chiesto come mai ci sono poco miei commenti sulle varie notizie che pubblico. Partiamo dalle dichiarazioni attribuite all'assessore all'ambiente. Che dimostra di non conoscere la recente sentenza della Corte Costituzionale a proposito dell'assegnazione dei servizi. L'incendio della Sep sembra la solita scusa per chi non sa o non vuole prendere una decisione. Anche per fare l'amministratore ci vogliono coraggio e competenza. Sempre attiva la Caritas che progetta e realizza l'integrazione. Le truffe invece sono sempre dietro l'angolo. Poi il solito problema del degrado urbano. Latina Oggi 24 luglio 2012 Pontinia, il rischio è quello di un nuovo costoso contratto con la Fatone Sep, i danni «collaterali» Si cercano soluzioni per lo smaltimento dell’umido dopo il rogo IL comune di Pontinia è costretto a riorganizzarsi nuovamente sul piano dei rifiuti. Con la riapertura della Sep, prevista proprio per oggi, se non ci fosse stato l’incendio, l’am - ministrazione comunale pensava di poter abbattere i costi e riorganizzare tutto il ciclo de ll’umido. L’inc endio dell’altra sera ha complicato tutto e costretto l’a s se s s or e all’ambiente, Valterino Battisti, a rivedere tutti i piani. «Avevano rinnovato con la Fatone per il solo mese di luglio – afferma Battisti - ma adesso siamo costretti a riconsiderare tutte le opzioni almeno finché non sapremo come e quando riaprirà l’impianti di compostaggio di Mazzocchio». Ricordiamo che con la Fatone si pagano 160 euro a tonnellata per lo smaltimento dell’umido mentre la Sep, con una convenzione, faceva pagare solo 30 euro. Proprio per questo Battisti si sta impegnando, anche tramite l’assessore provinciale al l’ambiente, Gerardo Stefanelli, a trovare un’a l t e r n a t iva valida all’impianto di Latina Scalo. «Ieri mattina ho sentito Stefanelli per valutare l’opzio - ne di conferire alla Kyklos di Aprilia – afferma Battisti -. In settimana dovremmo avere delle risposte altrimenti rinnoveremo con la Fatone, anche perché, ad oggi, non abbiamo alternative ». Oltre alle difficoltà l egate al conferimento dell’umido c’è sempre la questione legata alla Trasco, società che entro settembre 2013 dovrà andare in pensione. «La legge nazionale ci ha letteralmente tagliato le gambe – affer - ma Battisti -. Per adesso abbiamo dato alla Trasco l’uso gratuito del camioncino per la raccolta differenziata. Una convenzione della durata di soli 6 mesi perché più avanti non sappiamo ancora come muoverci. Difficile trovare accordi con altre amministrazione. L’unica strada sarà quella imposta dalla legge: affidare la raccolta rifiuti a società private che risponderanno positivamente ai bandi di gara». Il comune di Pontina si trova nuovamente tra due fuochi. Riccardo A. Colabattista Pontinia, il progetto per favorire l’integrazione «Una finestra sul mondo», l’adesione IL comune di Pontinia ha deciso di partecipare ad un bando provinciale denominato «Una finestra sul mondo». Questa iniziativa è rivolta a tutte le amministrazioni comunali che hanno la necessità di far integrare nel migliore dei modi gli stranieri presenti sul proprio territorio. Sul territorio di Pontinia i fenomeni migratori si sono intensificati negli ultimi anni, ed hanno interessato in particola modo la comunità indiana. «Il Comune di Pontinia – afferma il delegato ai servizi Sociali, Stefano Boschetto - ha sempre sostenuto progettualità nell’ambi - to dell’immigrazione, mettendo in cantiere diversi progetti tra cui ‘la sicurezza per amico’, ‘parla con noi’ ‘storie, sapori e suoni interculturali’ realizzato grazie all’apporto della scuola e della Caritas di Pontinia. Sono esperienze che hanno apportato ricchezza a livello culturale ed umano, ed hanno favorito una cultura dell’integrazione che l’Ente ritiene di dover continuare a perseguire». R.A.C. Pontinia, insospettabili con stratagemma rubano 400 euro Anziano truffato davanti casa IERI mattina due signori ben vestiti sono riusciti a farsi consegnare 400 euro da un anziano residente nel quartiere di Borgo Pasubio. I due si sono qualificati come amici del figlio dell'anziano di cui hanno fatto nome e cognome. L'episodio si è verificato alle 9,30, quando l'anziano, reduce dall'Ufficio postale, si è trovato dinanzi i due signori mentre stava aprendo il cancello di casa. I due, con modi cortesi, hanno detto di essere amici del figlio, con il quale avrebbero avuto dei rapporti d'affari e un credito di 600 euro. L'anziano, preso alla sprovvista, prestava fede alla richiesta e sborsava all'istante i 400 euro di cui disponeva al momento, promettendo di andare in casa a prendere gli altri 200 per il saldo. A quel punto interveniva una donna conoscente dell'anziano che dalla finestra aveva assistito all'insolita e sospetta manovra e gli gridava di entrare in casa e chiedere spiegazioni al figlio. Questi preferivano rinunciare ai 200 euro e battere in ritirata. All'anziano, una volta accertata la truffa di cui era stato vittima, non restava che denunciare il fatto ai carabinieri del luogotenente De Pascalis che hanno avviato le indagini a caccia dei truffatori non mancando di avvertire la cittadinanza di non prestare ascolto a persone sconosciute ma a segnalarle subito alle Forze dell'Ordine. A.S. Pontinia, il nuovo appello di Liberi e Forti Discariche e prostituzione, fenomeni incontrollabili DOPO le segnalazioni per la mancanza di manutenzione del verde pubblico Giuseppe Anitori, di Liberi e Forti, torna a puntare i riflettori sulla zona industriale di Mazzocchio. Questa volta sono le numerose discariche a colpire l’attenzione del presidente dell’assoc iazione. «Molti a Pontinia vorrebbero che si facesse un’opera completa di bonifica – affer - ma Anitori -. Purtroppo, però, sono ancora molte le zone buie in cui le persone possono gettare, a proprio piacimento, ogni tipologia di rifiuto. La zona industriale di Mazzocchio, essendo fuori dal centro cittadino e lontano da occhi indiscreti, è sicuramente una delle più bersagliate per quando riguarda le discariche abusive». Come testimonia la foto ci sono armadi, frigoriferi e scarti industriali abbandonati sul ciglio della strada. Una situazione che si ripete ormai con una regolarità spaventosa senza che l’amministra - zione abbia le risorse e la capacità di tamponare. La zona industriale, che secondo il progetto iniziale sarebbe dovuto diventare il fulcro dello sviluppi della città di Ponitinia ed un centro importante per l’industria pontina, si sta trasformando, tra discariche, incuria e prostituzione, in una periferia poco accogliente. «Le aziende private, se vogliono continuare a lavorare in un luogo sano – afferma Anitori –, dovrebbero iniziare a raccogliere le forze e impiegarle almeno per la pulizia della zona. Con questo pessimo biglietto da visita molto difficilmente si troveranno nuovi investitori pronti a mettere le radici in un luogo dove l’incuria e la prostituzione regna». Questa la realtà descritta da Anitori e messa all’attenzione di chi dovrebbe garantire pulizia e controlli. R.A.C.

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