domenica 25 marzo 2012

Circeo il promontorio, nel parco nazionale, sarà svenduto?

SAN FELICE, PRIVATI METTONO IN VENDITA UN PEZZO DI MONTAGNA
Promontorio «svenduto», l’annuncio per il Piccohttp://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5d80bedce/pag27sabaudia.pdf
PARCO del Circeo in vendita, il prezzo d’acquisto crolla di cinquecento mila euro. Evidentemente due milioni di euro per due milioni di metri quadri di Parco Nazionale del Circeo erano troppi, per cui il venditore, nonché fantomatico proprietario di quasi tutto il Promontorio del Circeo, ha deciso di abbassare il prezzo base: un milione e cinquecentomila euro. Ad invogliare un ipotetico e facoltoso acquirente, anche un video comparso sul sito «Youtube», che illustra le bellezze naturalistiche della «porzione del Parco del Circeo » - come definita nell’annuncio – che è in vendita. «La prestigiosa proposta – si legge – include anche il ‘Picco di Circe’, che con i suoi 541 metri sul livello del mare è il punto più alto di tutto il promontorio ». Andando ancor più nel dettaglio, si apprende che «la proprietà è costituita da un unico corpo, ubicato alle pendici settentrionali del monte, in località ‘Quarto Caldo’ e ‘Quarto Freddo’».
La destinazione d ’uso dell’area è quella d i «comprensorio naturalistico del Monte Circeo». «La richiesta per questo bene – specifica nel dettaglio l’agenzia immobiliare che sta curando il tutto – è di 1 milione e 500 mila euro nel caso di acquisto del 100% delle quote societarie», mentre si parla di «2 milioni e cinquecento mila euro nel caso di acquisto diretto, senza
subentro nelle quote societarie». Gran parte del promontorio, con un’estensione che va da Quarto Caldo a Quarto Freddo, comprendendo anche il Picco di Circe, continua quindi ad essere in vendita. Il caso, già tempo fa, aveva suscitato scalpore e sdegno tra i cittadini di San Felice Circeo, che, increduli, seguitano a domandarsi come sia possibile che il «loro» promontorio sia diventato un «oggetto» acquistabile da qualunque facoltoso compratore interessato. Federico Domenichelli

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