lunedì 2 gennaio 2012

Sabaudia: furto e danneggiamenti nel presidio di Libera Giancarlo Siani

ricevo e pubblico
OGGETTO: FURTO E DANNEGGIAMENTI ALLA SEDE DI LIBERA A SABAUDIA PRESIDIO “GIANCARLO SIANI”

Nella mattinata odierna, il coordinatore regionale di Libera Lazio ed il referente del presidio di Sabaudia, recandosi presso la sede di Libera ubicata in Corso Principe di Piemonte per lo svolgimento delle normali attività associative, hanno purtroppo scoperto che la porta della sede ( un immobile di proprietà comunale) era stata danneggiata e forzata. La catena che chiudeva la serratura era stata tagliata di netto, probabilmente con delle tronchesi. Immediata la chiamata ai Carabinieri di Sabaudia che, insieme ai colleghi della scientifica e della Questura, si sono recati sul posto per effettuare i rilievi del caso. Presente anche il sindaco di Sabaudia ed alcuni dipendenti degli uffici comunali. Da un primo inventario è emerso che dalla sede è stato sottratto un computer piuttosto datato del valore di circa 50 euro nonchè alcuni fascicoli appartenenti ad altre associazioni ed infine locandine e libri dell’associazione Libera. “E’ un furto sicuramente singolare – ha commentato il referente regionale di Libera Antonio Turri – qualsiasi ladro avrebbe saputo valutare quanto contenuto nella sede. Senza contare il fatto che gli immobili accanto sono occupati da altre associazioni ed anche dalla Capitaneria di Porto ma evidentemente interessava solo il computer da 50 euro dato in uso a Libera dal Comune insieme alla sede. C’era anche un televisore ma lo hanno lasciato. Però chi è venuto a farci vista la scorsa notte aveva tronchesi ed anche una macchina e chi conosce la zona sa benissimo che per arrivare alla sede, che non è illuminata occorre conoscere il posto. Da capire anche l’utilità del furto delle locandine dell’iniziativa recente al Cafè de Paris di Roma e dei libri sui beni confiscati. Una bravata? Spesso si dice così in questi casi. Molti aspetti di questo strano furto restano comunque da chiarire, sicuramente l’obiettivo non era quello di fare soldi con il materiale rubato. Ma Libera a Roma e nel Lazio continuerà senza fare alcun passo indietro 365 giorni l’anno come ci invita a fare Don Luigi Ciotti contro le ingiustizie, la corruzione e le mafie”.

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