venerdì 27 gennaio 2012

Acqualatina illegittimo l'adeguamento del contratto della conferenza dei sindaci

LATINA Acqualatina, illegittimo l’adeguamento del contratto approvato in Conferenza dei Sindaci
Sancito nella seduta congiunta delle commissioni consiliari Lavori Pubblici – Affari Generali/Contenzioso

LATINA, 27 GENNAIO 2012 - La seduta congiunta delle commissioni consiliari permanenti III Lavori Pubblici e IV Affari Generali e Contenzioso ha licenziato favorevolmente la proposta di delibera di non approvazione dello schema di convenzione di gestione del servizio idrico integrato, atto n. 4 dell’11 novembre 2011 approvato in sede di Conferenza dei Sindaci dell’Ato4.

Le modifiche e le integrazioni con le quali è stato adeguato il contratto di gestione non hanno soddisfatto infatti il Comune di Aprilia, sulla scorta di due considerazioni: in primo luogo il sindaco Domenico D’Alessio già in Conferenza dei Sindaci aveva contestato la scelta di demandare al Presidente dell’Ato4 Armando Cusani l’immediata esecutività dell’atto, che ha comportato come logica conseguenza lo svuotamento delle prerogative e della sovranità dei singoli Consigli comunali; in secondo le modifiche non appaiono sostanziali per l’uniformità alla convenzione tipo della Regione Lazio. In particolar modo i commissari hanno a lungo dibattuto sull’opportunità della società Acqualatina di scaricare sugli enti pubblici, e quindi sui cittadini, il rischio d’impresa privato.

Alla seduta di commissione di ieri, in aula consiliare, presieduta da Vittorio Marchitti, hanno preso parte il sindaco Domenico D’Alessio (nella foto), l’avvocato del Comune di Aprilia Massimo Sesselego e gli assessori di competenza. La proposta di delibera è stata presentata ai commissari dall’assessore agli Affari generali Luigi Bonadonna. Dopo il diniego dell’opposizione di centrodestra e il parere favorevole dell’intera coalizione di maggioranza e dell’opposizione di centrosinistra, le due commissioni riunitesi congiuntamente hanno licenziato positivamente la proposta di delibera che sarà ora sottoposta al voto del Consiglio comunale. Sarà la massima assise cittadina a dare mandato al sindaco di agire in tutte le sedi che riterrà opportune al fine di far accertare e dichiarare o pronunciare l’illegittimità, l’inefficacia e la nullità di quanto deciso l’11 novembre in Conferenza dei Sindaci dell’Ato4.

«Le nostre ragioni – ha detto il sindaco Domenico D’Alessio – sono state confermate dal Consiglio di Stato, che ha comprovato il principio di sovranità del Consiglio comunale che non deve solo ratificare, ma approvare o non approvare il contratto di gestione del servizio idrico integrato, e che ha sancito la legittimità dell’azione della Regione Lazio che si è rifiutata di esercitare poteri sostitutivi per la ratifica del contratto stesso, avendo appurato modifiche di sostanza alla convenzione tipo. Pur potendo modificarne alcuni elementi, non è possibile discostarsene sugli aspetti fondamentali, come è avvenuto nel caso di Acqualatina. L’atto aggiuntivo alla convenzione, contro il quale agiremo politicamente e, laddove opportuno, anche per vie legali, non solo mantiene inalterate tutte le criticità segnalate dalla Regione e confermate dalla giustizia amministrativa, ma inoltre perpetua i disagi nei confronti degli enti pubblici e della comunità. L’atto aggiuntivo della Conferenza dei Sindaci non riporta il contratto di gestione agli standard della convenzione tipo; peraltro, se questo fosse avvenuto, si sarebbero verificati automaticamente alcuni passaggi nei singoli Comuni, tra i quali l’immediato abbattimento delle tariffe per il servizio idrico. Tutto ciò non è avvenuto. Oggi pomeriggio in aula consiliare la maggioranza ha compiuto una scelta di grande responsabilità nei confronti della collettività e del bene pubblico, mentre sono costretto a prendere atto nuovamente della chiusura di parte dell’opposizione, dettata nuovamente da ragioni di schieramento politico e non di interesse comunitario».
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