sabato 19 novembre 2011

Pontinia, consumo suolo contro agricoltura 34. progetto centrale fotovoltaica

Arriva l'aggiornamento con la 34. centrale fotovoltaica dal sito della
Regione Lazio nel comune di Pontinia
Ecco l'elenco aggiornato del 2011

Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE ABB SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico da 2 MWp in loc.
Mazzocchio VERIFICA Pontinia RIFIUTI CENTRO ROTTAMAZIONE E
DEMOLIZIONE PONTINA SRL Ampliamento attività gestione rifiuti speciali
pericolosi e non in V. S. Carlo
snc VERIFICA Pontinia CENTRALI GREENERGY SRL Realizzazione di una
centrale di generazione elettrica da fonte rinnovabile da 4968 KW
denominata DG1 sito su un terreno agricolo VERIFICA Prot. 485831 del
14/11/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con
prescrizioniPontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE RENEW CONSORZIO ENERGIE
RINNOVABILI Realizzazione impianto fotovoltaico della potenza di 5,97
MWp in loc. Strada Salceto VIA Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC
SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 4,9 MWp in loc. Strada
Lungo Ufente VERIFICA Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC
SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 4,9 MWp in loc. Strada
Migliara 53 dx VERIFICA Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE VICTORIA
SOLAR PONTINIA SRL Realizzazione impianto fotovoltaico da 2,29632 MWp
in loc. Migliara 48 SX Podere 2655 VIA Prot. 301847 del
07/07/2011 Favorevole con prescrizioni


---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: giorgio libralato
Date: 02 ottobre 2011 08:53
Oggetto: Pontinia 32. progetto centrale elettrica
A:


Dopo il mio primo articolo su Terra del 31 marzo a proposito del
proliferare delle centrali elettriche nel comune di Pontinia è stata
presentata, al riguardo, l'interrogazione parlamentare da parte di 3
senatori dell'Idv: Bugnano Pedica e
Belisario.http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=530102
Atto n. 4-04967
Naturalmente i progetti continuano ad arrivare e ad interessare il
comune di Pontinia, siamo infatti a 32 come dall'elenco aggiornato
pubblicato sul sito della Regione Lazio.
Intanto non essendo ancora scongiurati i progetti peggiori (centrali
elettriche a biomasse e a turbogas) il tavolo tecnico continua il suo
lavoro e a breve ci saranno le notizie aggiornate sui procedimenti in
corso. Giorgio Libralato
Progetto 2008
LT Pontinia CENTRALI SOC. BIO POWERED SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da 589,9 Kwp in
loc. Mazzocchio VERIFICA Prot. 102699 del 11/6/08 Escluso dal
procedimento di VIA con prescrizioni

progetti 2009
LT Pontinia CENTRALI 5G SOLAR SRL Realizzazione impianto fotovoltaico
denominato TPS06 S. Giacomo in V. Migliara 48 sinistra VERIFICA Prot.
159523 del 14/08/2009 Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI E.R. ENERGIA RINNOVABILE SRL Realizzazione di un
impianto fotovoltaico della potenza di 4 Mwp in loc. Quartaccio Via
Migliara 49 sx VERIFICA Prot. 46925 del 23/02/2010 Escluso dal
procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ELE ENERGIA SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza di 4.423,68 KWp in loc. V. Quartaccio
VERIFICA Prot. 76933 del 02/12/2010 Escluso dal procedimento di VIA
con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ELE ENERGIA SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza di 4.060,80 KWp in loc. V. Tomarone
VERIFICA Prot. 76319 del 02/12/2010 Escluso dal procedimento di VIA
con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI ISR ECOINDUSTRIA Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza nominale di 2151,19 kWP in V. Migliara, 50
VERIFICA Prot. 236154 del 13/11/09 Escluso dal procedimento di VIA con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI PROGETTO SOLE SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza nominale di 2,69 MWp da realizzarsi in V.
Migliara KM 52 e 1/2 destra VERIFICA Prot. 102905 del 03/06/2009
Escluso dal procedimento di VIA con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI RENEW CONSORZIO ENERGIE RINNOVABILI Realizzazione
di un impianto fotovoltaico della potenza di 5,97 Mwp in loc. Strada
Salceto VERIFICA Prot. 29427 del 4/11/10 Rinviato a V.I.A.
LT Pontinia CENTRALI SPRAE SOLARE Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza di 1545,6 KWp sito in loc. Quartaccio
VERIFICA Prot. 262275 del 14/12/09 Escluso procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI SUNEON SRL Realizzazione centrale fotovoltaica
della potenza di 4003,2 KWp denominato Fontanile in loc. Migliara 45
VERIFICA Prot. 236146 del 13/11/09 Escluso procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI SUNEON SRL Realizzazione centrale fotovoltaica
Pianette e opere e infrastrutture connesse in loc. C. Corvina VERIFICA
Prot. 236146 del 13/11/09 Escluso procedura di V.I.A. con prescrizioni
RM Pontinia CENTRALI VICTORIA SOLAR SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico da 2.296,32 KWp in loc. Migliara 48 VERIFICA Prot. 162915
del 9/7/10 Rinviato a VIA

progetti 2010
LT Pontinia CENTRALI GREENEYES SRL Realizzazione impianto fotovoltaico
da 2306,88 in loc. V. Migliara 48 dx VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI GREENEYES SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza di 2531,25 KWp in loc. Via Migliara n°50 sx
VERIFICA Prot. 28791 del 25/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A.
con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI H THREE SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico da 8,6 MWp in loc. Strada della Migliara 52 sx VERIFICA
Prot. 81935 del 23/02/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI H TWO SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico da 8,3 MWp in loc.Strada della Migliara 49 sx VERIFICA
Prot. 28824 del 25/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI MGE SRL Realizzazione di un impianto fotovoltaico
da 5,99 MWp in loc. Strada della Migliara 50 dx VERIFICA Prot. 113503
del 29/12/2010 Escluso dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni
LT Pontinia RIASSETTO URBANO RECKITT BENCKISER ITALIA S.P.A. Progetto
recupero e riconversione complesso industriale dismesso ex Mira Lanza
con cambio di destinzazione d'uso da industriale a commerciale VIA
Prot. 92345 del 01/03/11 Favorevole con prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SINTEC SRL Realizzazione di un
impianto fotovoltaico della potenza di 3,88 MWp in loc. Forcellata
VERIFICA
LT Pontinia RIFIUTI SO.GE.RI.T SRL Realizzazione impainto integrato
trattamento, riciclaggio e recupero beni durevoli e apparecchiature
elettriche ed elettroniche in loc. Mazzocchio VIA
LT Pontinia CENTRALI FOTOVOLTAICHE SOCIETA' SD SRL Realizzazione di un
impianto fotovoltaico della potenza di 3,78 MWp in loc. Migliara 48
VERIFICA
LT Pontinia CENTRALI SOLARGMS SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico da 2 MWp in loc. Strada della Beccaccia/Migliara 50 dx
VERIFICA Prot. 77372 del 2/12/10 Escluso dalla procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione impianto
fotovoltaico da 2751,84 KWp in loc. Strada della Foiella VERIFICA
Prot. 36938 del 28/01/2011 Escluso dalla procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione impianto
fotovoltaico della potenza di 9,9876 Mwp in loc. V. Migliara 55 strada
consorziale Frasso VERIFICA Prot. 28845 del 25/01/2011 Rinviato a
V.I.A.
LT Pontinia CENTRALI TEAM CONSULTING SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza di 2526,24 KWp in loc. Frassonetta VERIFICA
Prot. 50267 del 4/2/11 Escluso dalla procedura di V.I.A. con
prescrizioni
LT Pontinia CENTRALI WPD LAZIO 1 SRL Realizzazione di un impianto
fotovoltaico della potenza di 1,46 MWp in loc. Piniette VERIFICA

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=530102
Atto n. 4-04967

Pubblicato il 6 aprile 2011
Seduta n. 535

BUGNANO , PEDICA , BELISARIO - Ai Ministri dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
secondo quanto riportato il 30 marzo 2011 da un articolo del
quotidiano "Terra", a firma di Giorgio Libralato, nella città di
Pontinia, in provincia di Latina, proliferano i progetti per impianti
energetici;
l'economia della città, ubicata nell'agro pontino, è ancora
strettamente legata all'agricoltura, ma questo non ha impedito lo
sfruttamento dei terreni per attività diverse da quelle agricole. Dal
2002 ad oggi sono 30 le proposte passate per enti pubblici, Regione,
Provincia e Comune, finalizzate alla realizzazione di centrali. Nel
2002 è stato avanzato il progetto della centrale a turbogas da 400 MW.
Nel 2004 è stato presentato il progetto della prima centrale a
biomasse di 20 MW, nel 2010 altre due centrali a biomasse. Solo nel
2011, sono 3 i progetti per cui è stata chiesta la valutazione di
impatto ambientale (VIA), come si evince dallo stesso sito della
Regione Lazio. Si tratta di centrali fotovoltaiche per cui sono state
individuate aree specifiche. I progetti, ovviamente, sono ancora in
attesa di valutazione. L'amministrazione comunale ha inoltre destinato
più di 200 ettari di terreni agricoli agli impianti fotovoltaici a
terra (da 4 a 10 ettari);
secondo quanto si apprende dall'articolo citato, l'amministrazione
comunale di Pontinia dal 2006 si oppone alle centrali elettriche a
turbogas e a biomasse. Le motivazioni sono legate all'aumento di
emissioni in atmosfera, all'immissione di diossina e al dato non
trascurabile che il Lazio produce oggi il doppio dell'energia che
consuma. La Regione Lazio, già nel 2008, decise, infatti, che il
settore termoelettrico laziale disponeva di una potenza sufficiente a
sostenere i consumi prevedibili al 2020, per cui non sembrava
necessario aumentare la potenza attualmente installata;
il territorio pontino è già gravemente compromesso dalla realizzazione
nel Comune di Aprilia di un'ulteriore centrale turbogas (che avrà una
potenza di 770 MW e una produzione annua stimata di 4 miliardi di kWh
circa, con un investimento di 450 milioni di euro e la cui entrata in
funzione è prevista per il secondo semestre 2011), nonché dalla
presenza delle scorie radioattive di Borgo Sabatino che continuano a
stazionare in loco. Come se non bastasse, pare che lo stesso
territorio di Borgo Sabotino sia uno dei siti prescelti per la
costruzione di una nuova centrale nucleare;
relativamente alla presenza di rifiuti radioattivi sul territorio
pontino, è opportuno ricordare che sono attualmente stoccati presso la
centrale citata rifiuti radioattivi pari ad un volume di 950 metri
cubi. Sul sito della ex centrale di Borgo Sabotino si sta realizzando
un deposito temporaneo per rifiuti radioattivi, la cui realizzazione è
quasi ultimata: il nuovo deposito temporaneo per lo stoccaggio di
rifiuti radioattivi di seconda categoria avrebbe una superficie di
2.100 metri quadri. Non si può trascurare il fatto che la sua
costruzione è stata affidata ad un'associazione temporanea di imprese
rappresentata dal consorzio stabile AEDARS: del consorzio fanno parte
ben 55 aziende, alcune delle quali detentrici di una sola azione. Di
queste, la maggior parte hanno sede in Campania tra le province di
Napoli e Caserta. Si deve sottolineare che tutta la procedura di
affidamento dei lavori è avvenuta utilizzando le poco trasparenti
procedure di "decretazione di emergenza", che più volte hanno favorito
comportamenti collusivi in diversi appalti su lavori pubblici;
da tale quadro emerge chiaramente che ci si trova dinanzi ad una
pianificazione caotica e poco coerente di progetti concernenti
impianti di produzione di energia elettrica. L'impianto turbogas di
Pontinia, che interessa un'area di quattro ettari, comprende la
realizzazione di un elettrodotto di 6,5 chilometri e di un metanodotto
di 7,3 chilometri ed oltre all'emissione di gas combusti e sostanze
chimiche (in particolare biossido e monossido di carbonio, ossido di
azoto, anidride solforosa, benzene, particolato, polveri fini ed ultra
fini) comporterà anche il prelievo ed il consumo di ingenti
quantitativi di acqua dagli acquedotti e dalle falde, incidendo quindi
sull'equilibrio idrogeologico di una zona a vocazione agricola;
la costruzione, in un raggio ristretto di territorio, di ben due
centrali termoelettriche turbogas, quella di Aprilia e quella di
Pontinia, rischia di causare danni, che devono quindi essere
compiutamente valutati, sia all'ambiente, in termini di scarichi ed
immissioni, che alla salute delle persone, derivanti dall'emissione di
polveri fini ed ultra fini a proposito delle quali recenti studi
epidemiologici hanno confermato l'esistenza di una correlazione con
l'insorgere di patologie dell'apparato respiratorio e cardiovascolare;
è inoltre da valutare, come già accennato, l'effetto combinato degli
impianti sulle attività agricole, che continuano a ricoprire un ruolo
centrale nell'economia locale, dal momento che la realizzazione di
questi impianti vanificherebbe, di fatto, molti investimenti e sforzi
compiuti verso un'agricoltura di qualità;
la localizzazione di entrambi gli impianti a turbogas in un contesto
che presenta profili naturalistici di rilievo impone una
riconsiderazione della localizzazione stessa. In particolare l'area
archeologica denominata Latium Vetus insiste sul sito destinato alla
centrale di Aprilia, mentre la turbogas di Pontinia è destinata ad
essere costruita ad appena tre chilometri dall'abbazia di Fossanova,
al centro di quattro fra aree protette e siti di interesse della
Comunità europea;
per quel che riguarda gli impianti produttori di energia da fonti
rinnovabili, pur sempre riconoscendo l'insostituibile ed
imprescindibile importanza di tali fonti, si può affermare che le
decisioni prese nel caso specifico del territorio pontino, così come
accade anche in altre aree del nostro Paese, disconoscono totalmente i
criteri sulla base dei quali i progetti vengono valutati
positivamente: il minor consumo possibile di territorio, il riutilizzo
di aree già degradate (tra cui siti industriali, cave, discariche,
siti contaminati) e il collegamento tra progettazione e specificità
dell'area in cui viene realizzato l'intervento. Anziché destinare, nel
caso specifico, nuovi ettari di terreni agricoli alla realizzazione di
impianti fotovoltaici a terra, ad avviso degli interroganti sarebbe
più opportuno prevedere, ad esempio, che sul 10 per cento degli
edifici già esistenti si proceda all'installazione di pannelli
fotovoltaici, giungendo così ad ottenere il quantitativo di energia
elettrica necessaria alle esigenze di consumo dell'intero comune per
uso domestico o assimilato;
la necessità di favorire prioritariamente la diffusione dei piccoli
impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici, nonché la collocazione
delle strutture non domestiche, ove possibile, in aree marginali, in
modo da produrre energia in una misura più rispettosa del paesaggio ed
alla specifica storia e tradizione locale, rappresenta una priorità su
tutto il territorio nazionale;
il caso di Pontinia evidenzia chiaramente che in Italia la
pianificazione energetica non ha mai funzionato. Non si è mai
provveduto ad una comparazione delle diverse esigenze che gravano su
un territorio al fine di individuarne un punto di sintesi. Non si è
mai proceduto ad una valutazione combinata tra piani energetici, piano
dei trasporti, piani di sviluppo industriale, piani urbanistici. Di
fatto non si è mai compiuta a priori alcuna valutazione delle
necessità di una collettività al fine di determinare i conseguenti
interventi sul territorio;
gli effetti di tali mancanze sono molteplici. È di tutta evidenza,
infatti, che l'inserimento sul territorio nazionale di impianti di
produzione energetica dovrebbe avvenire all'interno di una cornice
sistematica complessiva delineata in sede di programmazione degli
interventi e delle aree di destinazione delle nuove opere. In materia
energetica, tale compito potrebbe essere assolto a livello nazionale
dal Piano energetico nazionale (Pen), ma l'ultimo atto di
programmazione di questo tipo risale al 10 agosto 1988, e risulta
ovviamente superato poiché si riferisce al quadro istituzionale
e di mercato di quegli anni, a fronte di uno scenario nazionale e
mondiale profondamente mutato, che ora comprende i meccanismi del
Protocollo di Kyoto e le energie rinnovabili. A livello regionale e
locale, invece, già a partire dalle leggi n. 9 e n. 10 del gennaio
1991 è stato previsto l'obbligo per le Regioni di dotarsi di uno
specifico Piano energetico ambientale regionale (Pear), in attuazione
e specificazione di quello nazionale. Anche tale previsione normativa,
però, è rimasta a lungo lettera morta e solo da qualche anno questa
forma di programmazione ha iniziato a vedere la luce tra molte
difficoltà,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza delle questioni inerenti
ai progetti per impianti energetici relativi al territorio di Pontinia
e quali misure, nell'ambito delle proprie competenze, intendano
adottare al fine di evitare che l'area continui ad essere sfruttata ai
fini della realizzazione di impianti energetici di ogni tipologia;
se non si ritenga, nello specifico, che la realizzazione dell'impianto
di Pontinia, anche alla luce del vicino impianto di Aprilia, non sia
in linea con gli impegni assunti in adempimento delle disposizioni
comunitarie o nazionali di abbattimento delle emissioni;
se non si ritenga comunque opportuno, in ordine alla localizzazione
dell'opera, effettuare una più approfondita valutazione dell'impatto
delle polveri sottili e ultrasottili tipicamente emesse dalle centrali
a gas, in quanto la produzione del particolato primario e secondario a
determinati livelli di concentrazione è suscettibile di provocare
effetti nocivi per la salute dell'uomo, approfondendo inoltre
l'effetto combinato della emissione di NOX che andrebbe ad incidere su
un territorio regionale già saturo per le attività urbane, agricole ed
industriali presenti;
se si intenda porre rimedio all'errore di concentrare in provincia di
Latina, in un territorio limitato e per di più ad alta vocazione
agricola, più di una centrale per la produzione di energia;
se non si ritenga prioritaria e non più procrastinabile l'adozione di
un Piano energetico nazionale, la cui mancanza, e la conseguente
assenza di indicazioni puntuali sulle potenzialità e possibilità di
inserimento sul territorio di infrastrutture energetiche, fanno sì che
le amministrazioni locali valutino, caso per caso, l'idoneità del sito
prescelto per l'ubicazione dell'impianto, circostanza suscettibile, in
difetto di un'indispensabile visione d'insieme, di generare situazioni
anomale alla stregua di quelle riportate in premessa;
se non si ritenga necessario ed urgente, in ragione dell'assenza di
una pianificazione energetica efficace, provvedere al coordinamento e
all'integrazione tra il contenuto dei piani nazionali e regionali di
sviluppo energetico;
se non si intenda favorire, attraverso l'adozione degli strumenti più
idonei, la più ampia informazione e partecipazione della cittadinanza
e degli enti locali alle scelte concernenti l'utilizzo corretto del
territorio.

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