martedì 29 novembre 2011

acqua pubblica: politicamente ladri e disonesti

ricevo e pubblico
Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
www.acquabenecomune.org/aprilia
www.acquabenecomune.org

Comunicato stampa del 25 novembre 2011

politicamente .. LADRI E DISONESTI !

I sindaci che lo scorso 11 novembre hanno approvato la richiesta del gestore di non decurtare dalla tariffa la remunerazione del capitale, sotto la minaccia del blocco degli investimenti, sono come ladri che provando a scippare il risultato referendario con cui ben 27 milioni di italiani lo scorso 12 e 13 giugno hanno abolito i profitti sull’acqua.

Sono anche disonesti poiché molti di loro si erano schierati a favore di quei referendum lodando anche la forte partecipazione popolare che ha segnato un risveglio della nostra democrazia diretta. Addirittura taluni (…come il sig. CIRILLI, vicesindaco di Latina) sostengono che i cittadini hanno travisato gli effetti del referendum!
In realtà sono loro a fare orecchie da mercante!

L’abrogazione di una legge oltre ad essere un atto tecnico-giuridico è anche un atto di alto valore d’indirizzo politico, poiché i cittadini hanno indicato direttamente alla rappresentanza politica le scelte politiche, legislative ed amministrative da intraprendere sui servizi pubblici.

Abroga la legge che prevedeva la privatizzazione dei servizi pubblici locali ed i profitti sull’acqua vuol dire che sia per il futuro che per il passato bisogna rispettare la volontà popolare, e cambiare strada.

Di politicanti disonesti ne abbiamo piene le tasche!

Ma ormai molti sindaci dell’ATO4 sono addomesticati dal gestore che li tiene sotto scacco promettendo a taluno una fogna, ad un altro un tratto di rete, ad un altro l’ufficio “punto acqua” (.. a spese del comune!) salvo poi ritrovarsi a 9 anni dall’inizio di gestione con solo 120 milioni d’investimenti fatti rispetto ai 148 che dovevano onorare nei primi 6 anni, il canone di gestione mai pagato, i mutui preesistenti non rimborsati, ed un mare di debiti “traslati” dalla società sulle spalle dei comuni.

In più hanno anche ritoccato il piano tariffario che porterà ad un aumento della tariffa media per il 2012 di quasi il 9% rispetto al 6,7% precedentemente stabilito nel 2006.

Tutto ciò condito anche da molta ignoranza tecnico-giuridica, se è vero come è vero che oggi molti di loro sostengono (…con il gestore) che non possono ridurre le bollette dei cittadini del 7% di remunerazione del capitale, adducendo la scusa di un “vuoto normativo” o del “blocco consequenziale degli investimenti”.

Niente di più FALSO!

E’ la stessa Corte costituzionale (sentenza 26/2011), che ammettendo i quesiti referendari chiarisce che "la normativa residua è immediatamente applicabile” poiché “la nozione di tariffa come corrispettivo è determinata in modo tale da assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio chi inquina paga” e che “…coessenziale alla nozione di rilevanza economica del servizio è la copertura dei costi, non già la remunerazione del capitale”.

La verità è che, come rilevano molti giuristi di rango, togliendo i profitti sull’acqua per molte multinazionali come Veolia, dominus di Acqualatina, finisce l’affare sull’acqua.

Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia

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